Cantante ed attrice, Anna Capasso è un’artista che spazia a livello canoro dalla musica italiana a quella inglese e che si destreggia abilmente anche con brani classici napoletani. Protagonista per sei anni all’“Accademia della canzone di Sanremo”, dove è giunta alla finale nazionale, è stata anche finalista della manifestazione canora “Sanremo Rock”. Nel suo curriculum vanta, da giovanissima, anche la partecipazione, nel ruolo di corista, al tour della cantante Giorgia. A 16 anni, invece, ha inciso con Enzo Gragnaniello il provino del brano “Alberi”, poi portato in gara al Festival di Sanremo nel 1999 dallo stesso Gragnaniello (anche autore del testo) e da Ornella Vanoni.
Apprezzata attrice di teatro e cinema, Anna Capasso porta in tour, con successo di pubblico e critica per la Campania e anche fuori dai confini regionali, il suo spettacolo di prosa e musica dal titolo “Donne in viaggio da Napoli a Broadway”. Recentemente è stata tra le protagoniste femminili dello spettacolo teatrale “Lacreme napulitane” con la regia di Nino D’Angelo, del mediometraggio “Bruciate Napoli”, con la regia di Arnaldo Delehaye”, al fianco di Patrizio Rispo, Mariano Rigillo e Mario Porfito, della serie tv “Sangue del tuo sangue” trasmessa da “Nove-Deejay Tv”, e dei cortometraggi “Don Vesuvio”, con la regia di Maurizio Fiume, e “La musica è finita”, diretto da Vincenzo Pirozzi con Miriam Candurro e Ivan Castiglione. Al cinema è stata tra i protagonisti del film “Gramigna, al fianco di Biagio Izzo, Enrico Lo Verso e Gianluca Di Gennaro, candidato ai “Premi David di Donatello” 2018 per la categoria “Giovani”: per aver interpretato uno dei ruoli femminili principali di questa pellicola, Anna Capasso ha vinto il “Premio Penisola Sorrentina-Arturo Esposito” con il giornalista Michele Cucuzza, autore del libro dal quale il film è stato tratto.
Autrice iscritta alla Siae, ha lanciato lo scorso mese il brano “Come pioggia”, primo singolo di un lavoro discografico di brani inediti che sarà pronto per fine 2019: il testo racconta di una rivincita che segue un episodio che ha segnato la vita dell’artista: un brano per gridare al mondo la voglia di vivere e di amare.
Questo singolo rappresenta la partenza del nuovo progetto musicale di Anna Capasso che la porta anche alla sperimentazione di nuove sonorità dopo tanta gavetta fatta di musica, teatro e cinema. Il prossimo settembre, per il quarto anno consecutivo, sarà tra le cantanti che si esibiranno sul palco di “Rtl 102.5” in occasione del “Napoli Pizza Village” sul lungomare di via Caracciolo: «Sono felicissima – confida – perché sono l’unica cantante sempre riconfermata da quando l’emittente radiofonica ha affiancato la kermesse gastronomica.
Per me è motivo di grande orgoglio e soddisfazione». Anna attualmente sta valutando diverse proposte sia dal punto di vista teatrale che cinematografico: «Bisogna scegliere ponderatamente, mai con fretta». Testimonial per campagne di sensibilizzazione di Unicef, Avis e Lilt Napoli, l’artista nel 2012 – per la Fondazione Melanoma presieduta dal professore Paolo Ascierto dell’Istituto dei Tumori Pascale – ha ideato l’evento “L’Arcobaleno Napoletano”, che accende i riflettori sulla prevenzione legata al melanoma, nel corso di una serata di gala in programma nel mese di dicembre al teatro Sannazaro di Napoli, nel corso della quale vengono consegnati riconoscimenti a personaggi del mondo della cultura, del cinema, del teatro, della musica, dello sport, delle istituzioni e dell’imprenditoria campana. Un percorso, il suo, sempre caratterizzato dal forte impegno sociale. Molto legata alla religione, fu scelta per esibirsi alla Rotonda Diaz, il 1° maggio 2017, per i 50 anni di sacerdozio del cardinale Crescenzio Sepe che la volle poi anche protagonista musicale, il successivo 13 dicembre, sul palco dell’Auditorium della Rai di Napoli, per la tradizionale “Asta di beneficenza”.
Qual è il suo sogno nel cassetto? «Mi piacerebbe tanto interpretare una serie televisiva di quelle trasmesse dalla Rai e da Mediaset – ha dichiarato – e sono tranquilla e sicura che qualcosa di bello arriverà. Nel frattempo sto crescendo, seminando, sono curiosa di cose nuove, insomma non resto ferma. Nella vita di un artista ci sono alti e bassi e non soffro di questo, so bene che è così: ho ormai una mia forza e una solidità acquisite nel tempo».
In occasione del periodo pasquale, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato le attività di controllo sui prodotti tipici della Pasqua, con particolare riferimento a quelli dolciari, al fine di tutelare la salute dei cittadini e a garanzia degli imprenditori onesti che possono subire una concorrenza sleale da chi opera invece in modo illecito.
Le verifiche sulla corretta applicazione delle procedure igieniche e l’impiego di ingredienti sicuri hanno così fatto emergere violazioni relative alla carente pulizia ed igiene degli ambienti di lavorazione e deposito, alla mancata applicazione delle procedute preventive di sicurezza alimentare, all’omessa tracciabilità dei prodotti ed etichettatura irregolare. In alcuni casi sono stati scoperti ingredienti e semilavorati per dolci scaduti di validità e detenuti in ambienti umidi e con infestazioni di roditori.
La campagna ha visto coinvolti a livello nazionale i 38 NAS Carabinieri con oltre 840 ispezioni presso laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, quali uova di cioccolato e colombe, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie prime mediante la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e fornitura.
Gli esiti conseguiti documentano irregolarità accertate presso 324 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 38%), la contestazione di 574 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 425 mila euro, ed il sequestro di complessive 2 tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro. Nel corso degli interventi, sono state individuate, inoltre, anche colombe e uova di cioccolato prodotte industrialmente che, una volta scartate e riconfezionate, venivano vendute come produzione artigianale ad un prezzo superiore. Sono stati 6 i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”.
A causa di gravi situazioni igieniche e strutturali sono stati disposti 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali e produttive, stimate in un valore economico superiore a 5 milioni di euro.
Tra le situazioni più significative accertate dai NAS si evidenziano:
Nas Brescia
Nel corso del controllo presso una pasticceria della provincia di Bergamo sono stati rinvenuti, all’interno del laboratorio, 70 kg di cioccolato e 90 kg di prodotti dolciari con data di scadenza
superata, anche da alcuni anni, e con indicazioni non conformi in ordine agli ingredienti usati per la produzione. Contestate violazioni amministrative per un importo di 3.500 euro.
Nas Roma
A seguito dei controlli svolti presso due laboratori di pasticceria della provincia di Roma, sono stati deferiti in stato di libertà i titolari di entrambe le attività per aver posto in commercio prodotti dolciari tradizionali pasquali (colombe e uova di Pasqua) di produzione industriale artatamente etichettati e dichiarati come prodotti gastronomici artigianali. Riscontrate altresì, a vario titolo, carenti condizioni igieniche e strutturali e la mancata attuazione del manuale HACCP. Sequestrate 33 confezioni di colombe e 15 uova di cioccolato pasquali ed elevate sanzioni per un importo complessivo di 4.000 euro.
Nas Caserta
A seguito delle verifiche eseguite presso 2 pasticcerie ed una fabbrica di cioccolato della provincia di Caserta, sono stati sequestrati complessivamente 580 kg di prodotti tipici delle festività pasquali, poiché non sottoposti al piano di rintracciabilità alimentare.
Nas Catania
Controllati 2 laboratori di pasticceria ed un’industria alimentare della provincia di Catania, con conseguente sequestro di complessivi 1.415 kg di preparati e basi per prodotti dolciari in parte scaduti, privi di etichettatura e tracciabilità, ed in parte stoccati in un locale/deposito con gravi carenze igienico-sanitarie per presenza di escrementi di roditori.
In relazione alla descrizione di specifici interventi operati dai NAS nel presente comunicato stampa, le persone deferite all’autorità giudiziaria sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza in successiva sede processuale.
La situazione delle donne in Afghanistan continua a peggiorare. Con un annuncio shock, i talebani hanno detto che inizieranno a lapidare a morte in pubblico le donne accusate di adulterio, rivendicando il diritto di far rispettare la sharia (la legge islamica). Nel proclamarlo con un messaggio vocale trasmesso dalla tv di Stato, il leader supremo, Hibatullah Akhundzada, ha voluto avvertire principalmente coloro che, in Occidente, criticano il governo talebano, che Akhundzada controlla di fatto da Kandahar, attraverso editti basati sulla sua interpretazione rigorosa dell’Islam. Nel messaggio il mullah, che nessuno ha mai visto, ha definito i difensori dei diritti umani occidentali “rappresentanti del diavolo”.
“Voi dite che è una violazione dei diritti delle donne quando le lapidiamo. Ma presto attueremo la punizione per l’adulterio”, ha detto. “Fustigheremo le donne in pubblico. Le lapideremo in pubblico. Sono tutte cose che vanno contro la vostra democrazia, ma continueremo a farlo”, ha proseguito. Il leader supremo ha giustificato la mossa come il proseguimento della lotta dei talebani contro le influenze occidentali. “Il nostro lavoro non si è concluso con la conquista di Kabul, ma è appena iniziato”, ha aggiunto. La notizia è stata accolta con orrore, ma non con sorpresa, dai gruppi per i diritti delle donne afghane, secondo i quali lo smantellamento di ogni diritto e protezione residua per i 14 milioni di donne e ragazze del Paese è ormai quasi completato.
Secondo Safia Arefi, avvocata e responsabile dell’organizzazione afghana ‘Women’s Window of Hope’, l’annuncio dei talebani è stato favorito dal silenzio della comunità internazionale. “Con questo annuncio, è iniziato un nuovo capitolo di punizioni e le donne afghane stanno vivendo una profonda solitudine”, ha detto Arefi, citata dal Guardian. “Ora nessuno è al loro fianco per salvarle dalle punizioni talebane. La comunità internazionale ha scelto di rimanere in silenzio di fronte a queste violazioni dei diritti delle donne”, ha aggiunto.
I talebani hanno ripreso il potere nell’agosto del 2021, in seguito al crollo del governo sostenuto a livello internazionale e al ritiro di tutte le truppe occidentali guidate dagli Stati Uniti dopo quasi 20 anni di coinvolgimento nella guerra afghana. Da allora il regime ha bloccato l’istruzione femminile oltre le scuole elementari e ha imposto crescenti restrizioni alla partecipazione delle donne nei luoghi di lavoro pubblici e privati, impedendo loro di lavorare con l’Onu e altre organizzazioni umanitarie. Ma il mullah giustifica queste misure affermando di seguire la cultura afghana e i principi islamici.
La depressione Nelson continua a fustigare il Portogallo. La giornata di ieri è stata particolarmente difficile, con fenomeni climatici estremi che hanno provocato disagi e preoccupazione tra i portoghesi, i quali tuttavia non hanno mancato di testimoniare i fenomeni attraverso le loro reti sociali. Nel pomeriggio un tornado si è manifestato vicino al ponte Vasco da Gama, il più lungo dei due che a Lisbona collegano le sponde dell’estuario del Tago. Il vento forte ha obbligato anche a invertire la rotta di diversi aerei in fase di atterraggio nell’aeroporto Humberto Delgado. Ma la capitale portoghese non è stata l’unica a registrare fenomeni climatici rari. Le basse temperature, per esempio, hanno provocato delle inusuali nevicate all’isola Terceira, nell’arcipelago delle Azzorre. Il maltempo, dicono i meteorologi, si protrarrà in Portogallo almeno fino a Pasqua.