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Anche la Premier su Kvara, Folorunsho alla Fiorentina

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Da Frattesi a Rashford passando per Kvaratskhelia il mercato invernale continua a correre sulle ali di trattative abbozzate e indiscrezioni senza però produrre, almeno per ora, grandi colpi. E’ così che sul centrocampista dell’inter e della Nazionale italiana ci sono la Roma, la Juve e il Napoli con la prima che sembra la più propensa a far tornare nella Capitale il giocatore nerazzurro. Come pedina di scambio con l’obiettivo di limitare il prezzo i giallorossi potrebbero proporre Cristante. Discorso diverso per Kvaratskhelia per il quale non si starebbe muovendo seriamente solo il Paris Saint Germain ma anche alcune squadre di Premier League come United, Chelsea e Liverpool.

L’avventura del calciatore georgiano a Napolisembra così ormai arrivata ai titoli di coda, con i parigini che ad oggi sembrano pronti a presentare ad Aurelio De Laurentiis una proposta importante. Il Napoli, dal canto suo, ha chiarito in maniera netta di non scendere al di sotto degli 80 milioni di euro per lasciar partire il calciatore. Per quanto riguarda il giocatore del Manchester United Rashford a farsi sempre più avanti è il Milan, anche se il tecnico rossonero Sergio Conceiçao non ha voluto svelare le mosse del club: è stato stuzzicato anche sul tema mercato: “Devo dire la verità: la dirigenza ha provato a parlarmi di questo tema, ma il momento era sbagliato perché avevamo partite importanti. Non è il momento giusto, so che è importante e dobbiamo parlarne, ma in questo momento la cosa più importante per me è la partita col Cagliari, il giorno dopo forse avremo tempo di parlare anche di questa cosa, che sicuramente è importante”.

A parlare di mercato è invece il numero uno del Monza Adriano Galliani a proposito di Insigne: “Non ci ho mai parlato e ha un ingaggio…”. Dalle parole ai fatti: con l’acquisto di Billing da parte del Napoli, via libera al passaggio di Folorunsho alla Fiorentina: il giocatore arriverà in città nelle prossime ore, la formula è quella del prestito oneroso con obbligo di riscatto a certe condizioni per 8 milioni di euro. Tornando alla Roma nuovo nome per il reparto avanzato: i giallorossi avrebbero messo gli occhi su Fullkrug, in uscita dal West Ham e accostato anche alla Juventus. Ma non solo: al ds Ghisolfi piace pure Paixao, esterno del Feyenoord.

Questo fronte però, può scaldarsi quasi esclusivamente per giugno. Tra i club più attivi sul mercato resta il Como che vuole a mettere a segno un altro colpo di grido: portare Nemanja Matic sul lago. L’idea di Fabregas è quella di portarlo subito in Italia dal Lione: l’ex Roma si unirebbe al gruppo continuando così a fare il calciatore, per poi spostarsi dietro alla scrivania come per ricoprire un ruolo da dirigente. Al momento però i francesi non aprono alla cessione. Matic sarebbe seguito anche da Ipswich Town, Napoli e Fiorentina. Affare fatto per l’Udinese: è un nazionale norvegese il nuovo portiere bianconero che va a completare il reparto degli estremi difensori: si chiama Egil Selvik e arriva in Friuli dopo aver giocato nell’ultima annata in patria con la maglia dell’Haugesund.

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De Laurentiis attacca Fifa e Uefa: “Mi hanno restituito Rrahmani e Anguissa sfasciati, basta con troppe partite e nazionali obbligatorie”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis critica Fifa e Uefa per l’eccessivo numero di partite e per gli infortuni subiti dai giocatori convocati in Nazionale. “Le società devono poter decidere se mandarli o no”.

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (foto Imagoeconomica) torna a puntare il dito contro Fifa e Uefa, denunciando ancora una volta l’eccessivo numero di partite e la gestione delle pause per le Nazionali, che stanno compromettendo le stagioni dei club.

In collegamento video con l’evento Motore Italia – America’s Cup, De Laurentiis ha espresso tutta la sua rabbia per gli infortuni che hanno colpito Amir Rrahmani e Frank Anguissa dopo gli impegni internazionali.

Ho prestato Rrahmani ed è tornato sfasciato, Anguissa è tornato sfasciato. Non si può andare avanti così. Quando ci sono i campionati devo arrivare fino alla fine senza interruzioni. Bisogna avere meno squadre e fare meno partite”.


“Le società devono decidere se mandare i giocatori in Nazionale”

Il patron azzurro ha rilanciato la sua proposta di riforma dei rapporti tra club e federazioni:

I giocatori prendono uno stipendio dalle società e le società devono poter decidere se mandarli o no in Nazionale. Se un calciatore si infortuna durante gli impegni internazionali, deve essere previsto un risarcimento e la riapertura del mercato per sostituirlo”.

Un attacco diretto al sistema internazionale del calcio, che secondo De Laurentiis penalizza i club a vantaggio degli organismi sovranazionali.

Alla Fifa e all’Uefa dei campionati nazionali non interessa nulla”, ha concluso con tono polemico.


Un grido d’allarme che divide il calcio europeo

Le parole di De Laurentiis riaccendono un dibattito mai sopito: quello sull’iperinflazione del calendario calcistico.
Tra Champions, campionati, Nations League e tornei continentali, le squadre sono costrette a giocare quasi senza soste, con il rischio di aumentare infortuni e stress fisico.

Il presidente del Napoli, da anni tra i più critici verso il sistema Fifa-Uefa, chiede una riforma radicale: meno partite, più tutele per i club e maggiore equilibrio tra interessi economici e sportivi.

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Ben Shelton chiude le Finals a testa alta: “Fa male, ma mi spingerà a lavorare di più”

Dopo la sconfitta contro Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino, Ben Shelton ammette la delusione per il 0-3 nel girone ma promette di tornare più forte nel 2026. “Fa male, ma mi spingerà a lavorare di più”.

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Si chiude con amarezza l’esperienza di Ben Shelton alle Atp Finals di Torino. Dopo la sconfitta contro Jannik Sinner, lo statunitense ha terminato il torneo con tre ko nel girone, ma senza perdere la lucidità e la fiducia nel suo percorso.

“È difficile concludere la stagione in questo modo, con uno 0-3 alle Finals – ha detto Shelton in conferenza stampa –. Per me è stato comunque un anno fantastico, con tanti aspetti positivi. Il tennis è pieno di alti e bassi: questo mi spingerà a lavorare ancora più duramente nella pausa invernale e mi renderà ancora più entusiasta per la stagione 2026. Fa male, questo è certo.”


“Superato al servizio, ma non è stata una brutta partita”

L’americano ha analizzato con onestà la sfida contro Sinner, riconoscendo la superiorità dell’avversario ma anche alcuni segnali incoraggianti nel suo gioco:

“Sicuramente non è stata la mia migliore prestazione, ma non direi nemmeno che sia stata una brutta partita. Dopo un periodo di assenza, mi ci vuole un po’ per ritrovare il ritmo, e farlo alla fine dell’anno, quando gli altri sono in grande forma, è complicato. Ho giocato bene dalla linea di fondo e a rete, ma sono stato semplicemente superato al servizio: è stato il tema ricorrente di tutte e tre le partite qui.”


L’obiettivo: ripartire con più forza nel 2026

Shelton guarda già avanti: la delusione per Torino è solo uno stimolo in più. A 22 anni, il talento americano resta una delle promesse più brillanti del circuito e promette di tornare più competitivo nella prossima stagione, con l’obiettivo di stabilizzarsi tra i primi dieci al mondo.

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Sinner vola in semifinale: “Felice e grato al pubblico, una partita difficile ma ho tenuto duro”

Jannik Sinner batte Ben Shelton e vola in semifinale alle Atp Finals di Torino. “È stata una partita difficile, ma ho tenuto duro mentalmente. Sono felice e grato al pubblico che mi ha sostenuto”.

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Jannik Sinner chiude da imbattuto la fase a gironi delle Atp Finals di Torino e conquista la semifinale grazie alla vittoria in due set contro lo statunitense Ben Shelton. Al termine del match, l’azzurro ha voluto ringraziare i tifosi che lo hanno sostenuto dal primo all’ultimo punto.

“È stata una partita difficile – ha detto Sinner a bordo campo – ho solo cercato di restare lì mentalmente, soprattutto contro un giocatore di questo tipo. È stata un’ottima partita, il pubblico mi ha aiutato tantissimo e lo voglio ringraziare. Sono felice di essere in semifinale, cercherò di giocare con una buona energia, poi vediamo come va.”

Prima di lasciare il campo, il numero uno azzurro ha salutato i tifosi scrivendo sul vetro della telecamera “A domani”, un messaggio che è già diventato virale tra gli appassionati.


“Non sono una macchina, ma sto facendo le scelte giuste”

In conferenza stampa, Sinner ha poi analizzato la partita con la consueta lucidità, sottolineando l’importanza dei dettagli nei momenti chiave:

“Finora sto facendo le scelte giuste nei momenti giusti. Con Zverev, se non avessi servito così bene, so che avrei perso. Se oggi al tiebreak fossi andato sotto di un minibreak, potevo anche perdere il set. Nel tennis non si sa mai, sono piccoli momenti.”

L’altoatesino ha però ribadito che, pur essendo in un periodo di forma straordinario, non si sente invincibile:

“Una partita prima o poi la perderò, non sono una macchina. Però sono sempre contento di mettermi in gioco. Quando metti sempre pressione all’avversario, stai facendo le cose giuste: qualcosa di positivo esce sempre.”


Ora la semifinale con De Minaur

Domani alle 14:30, Sinner affronterà Alex De Minaur nella semifinale dell’Inalpi Arena. L’Italia del tennis sogna la finale, mentre il giovane campione altoatesino continua a mostrare la sua maturità tecnica e mentale, confermandosi tra i protagonisti assoluti del circuito mondiale.

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