Anarchici a Milano, Bologna e in altre piazze d’Italia e manifesti a La Sapienza che indicano “chi sono gli assassini di Alfredo Cospito”, con tanto di foto delle autorità dello Stato. La giornata è iniziata così, con i manifesti apparsi accanto alla targa commemorativa per l’anarchico Giuseppe Pinelli, in cima alla scala della facoltà di Lettere della Sapienza di Roma occupata da giovedì da alcuni studenti dei collettivi che in serata hanno interrotto la protesta. Tra le foto, anche quelle di politici e di alcuni magistrati. “L’università è complice del silenzio. Fuori tutti dal 41 bis”, è la scritta comparsa sulla facciata del rettorato della Sapienza. Una dura condanna per il contenuto dei manifesti è arrivata da molti esponenti politici.
All’assemblea organizzata dai collettivi e dai movimenti Cambiare Rotta e Osa della Sapienza, già ieri i propositi erano apparsi subito bellicosi. “Abbiamo chiesto una presa di posizione da parte della rettrice Antonella Polimeni, la quale in passato non ha mancato di far schierare politicamente l’università. La rettrice ha invece riportato quel muro di silenzio che solo da poche settimane siamo riusciti ad abbattere”, hanno lamentato oggi gli occupanti che hanno sospeso l’occupazione per agevolare la partecipazione al corteo di domani. Clima di tensione anche a Milano, dove il presidio annunciato dagli anarchici in piazza Duca d’Aosta si è trasformato in un corteo non autorizzato mentre non ci sono stati particolari problemi a Bologna dove i manifestanti hanno raggiunto il carcere minorile in via del Pratello. All’iniziativa organizzata nel capoluogo lombardo dalle associazioni anarchiche, hanno partecipato anche cittadini non legati a particolari sigle politiche, esponendo lo striscione “Contro il 41bis – Per un mondo senza galere. Libertà per tutte e tutti”.
Durante il corteo fumogeni sono stati lanciati contro i fotografi ed un cameraman, dipendente di un service legato a Mediaset, è stato colpito alla testa da un fumogeno riportando una lieve ferita. Scene che potrebbero ripetersi anche nelle prossime ore in occasione degli altri due appuntamenti annunciati: un presidio davanti al carcere di Opera dove è detenuto Cospito e un corteo non autorizzato che partirà da piazza Vittorio, a Roma. Iniziative sono previste anche in altre città, tutte monitorate dalle forze di polizia. Intanto su ‘Rivoluzione Anarchica’, uno dei siti di riferimento dell’area, è stato diffuso un appello a tutti “gli individui, i gruppi, le organizzazioni e i collettivi”, ad organizzare, nei propri territori, una mobilitazione davanti le ambasciate italiane “per fare pressione sullo Stato italiano e sui carnefici di Alfredo”.
“Il compagno – si legge nell’appello alla mobilitazione – sta morendo perché lo Stato Italiano ha deciso così. Questo non è solo un problema di carattere ‘umanitario’, la lotta del compagno è un appello alla rivoluzione internazionale”. Parole ribadite anche dall’anarchico Pasquale Valitutti che è tornato a minacciare i vertici dello Stato in caso Cospito dovesse morire in carcere. La solidarietà “umana e politica” a Cospito, dicono i giovani di ‘Cambiare Rotta’ che hanno occupato Lettere alla Sapienza, “è più che legittima e non si deve reprimere, così come la lotta contro il 41bis. Il Governo non solo sta lasciando morire Alfredo ma sta anche innalzando un pericoloso clima da “caccia alle streghe” contro chiunque osi dissentire con le ingiustizie della nostra società”.