Collegati con noi

Politica

Analogie su programma, Ev-Si apre a convergenze con 5s

Pubblicato

del

Dallo stop alla caccia allo ius soli dal tpl gratuito, dal prelievo al 100% degli extraprofitti delle societa’ energetiche alla legalizzazione della cannabis che sarebbe una “enorme patrimoniale sulla malavita”. E’ questo in pillole il programma della federazione Europa Verde-Sinistra italiana presentato da Nicola Fratoianni (Si), Angelo Bonelli e Eleonora Evi (Ev). Nel manifesto elettorale sono diversi i punti di contatto con il piano pubblicato sul sito del Movimento 5 stelle: la riduzione dell’orario di lavoro a stipendio invariato, il salario minimo legale (9 euro all’ora per i pentastellati, 10 per i rosso-verdi), pari diritti per le persone Lgbt. A fronte di tutto cio’, il coordinatore di Europa Verde, Angelo Bonelli, apre: “Convergenze programmatiche, perche’ no? Se questo puo’ dare prospettive al paese…”. Mentre il leader di Si, Nicola Fratoianni, rimanda il giudizio su eventuali inteste post-voto tra la coalizione di centrosinistra e il Movimento di Giuseppe Conte al futuro Parlamento: “Il post voto e’ li’ – risponde, senza sbilanciarsi troppo – Li’ si misurano le proposta e si costruiscono le convergenze”. “Siamo stufi di essere etichettati come quelli del no – ha esordito in conferenza stampa Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde insieme a Bonelli -. Diciamo anche tantissimi si’, come alle rinnovabili, ai diritti e all’agricoltura sostenibile. Il tpl gratuito e’ gia’ realta’ in alcuni paesi Ue”. Tra gli altri punti programmatici c’e’ il salario minimo legale a 10 euro all’ora, “perche’ sotto i 10 euro e’ sfruttamento”, e’ intervenuto Nicola Fratoianni. Il quale, rispondendo a chi gli ha sottolineato le similitudini con il M5s sulla proposta della riduzione di orario di lavoro a salario invariato, ha replicato seccamente: “Sono contento che Conte abbia parlato di questo tema. Io ho presentato una proposta di legge su riduzione orari di lavoro. E ho faticato a trovare firme…”. A suo avviso oggi la priorita’ “e’ difendere la Costituzione” di fronte al “pericolo di una destra estrema”. “Siamo per lo ius soli e intanto per approvare subito lo ius scolae. Vogliamo garantire con legge pari tutela a chi esprime la propria scelta di amore e di genere”. Sul fisco, la proposta e’ di introdurre “un’imposta patrimoniale personale unica e progressiva”, abolendo per esempio l’Imu. In questo modo, ha spiegato il leader di Si, “chi ha molto di piu’ pagherebbe un po’ di piu’ di chi ha molto meno. Visto che siamo quelli della patrimoniale, sottolineo che intervenire sulla cannabis sarebbe una enorme patrimoniale sulla malavita”. Nel programma c’e’ anche l’approvazione di una legge per il clima “entro i primi 100 giorni” di governo. Bonelli ha parlato del caro bollette, partendo dal presupposto che “non possiamo pensare che i mesi di ottobre e novembre siano ricordati per un massacro sociale”. Quindi, sui profitti di “societa’ energetiche come l’Eni”, ha rincarato: “Riteniamo questa speculazione non tollerabile. Lo Stato deve prendere questi extraprofitti senza sbagliare le norme, come e’ successo, tanto che diverse societa’ non hanno pagato”.

Advertisement

In Evidenza

Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

Pubblicato

del

“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

Continua a leggere

In Evidenza

Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

Pubblicato

del

Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

Continua a leggere

In Evidenza

Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

Pubblicato

del

Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto