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I Sentieri del Bello

Ambiente è futuro, territorio è sviluppo: investire nella diportistica per preservare l’ambiente marino

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In questi ultimi anni, il principio della tutela ambientale si è sempre più strettamente legato ai concetti dello sviluppo sostenibile e della fruizione turistica responsabile. Ne costituisce un esempio la configurazione recente delle aree marine protette italiane, che sta diventando gradualmente più elastica e cerca di abbinare la protezione ambientale alle esigenze socio-economiche dei territori interessati, puntando principalmente sulla ricetta del turismo di qualità.

Le attività turistico ricreative associate al mare richiamano, infatti, l’attivazione di una grande varietà di servizi: il trasporto collettivo, le visite guidate, l’affitto di mezzi nautici di varia natura, i servizi di ricreazione, le attività sportive, i centri di immersione subacquea, la nautica da diporto, i servizi di ormeggio e rimessaggio. L’investimento in questo settore offre una possibilità per l’intera zona ed è di beneficio per tutte quelle attività che ruotano intorno alla nautica e non solo, visto che porti e stazioni di ormeggio sono dei punti di accesso turistico che collegano il mare alla terraferma, portando un notevole flusso turistico ed economico che giova al territorio.

L’isola di Ischia vive sempre di più un “assalto diportistico” che comporta delle problematiche che mettono in difficoltà non solo la qualità della vita in mare dei tanti avventori, ma prima di tutto l’ambiente naturale che è in se stesso il vero patrimonio economico di qualsiasi territorio costiero o insulare.

Queste premesse portano all’individuazione di nuove postazioni adibite a ricevere il turismo nautico, come lo sono i campi boe. Infatti lo scopo principale dei campi boe è quello di aumentare l’offerta di posti di ormeggio, pensati come infrastrutture di collegamento tra mare e costa, senza però andare a gravare sulla morfologia costiera con nuove importanti strutture quali sono i porti, le quali hanno un grosso impatto sul territorio e molto spesso non giustificano le spese né in termini economici né in termini ambientali.

Dunque i campi boe possono essere una soluzione per aumentare la ricettività del territorio e quindi portare nuove risorse al turismo ed all’economia locale tramite il settore nautico, il tutto rispettando una gestione del territorio sempre più ecosostenibile, andandosi ad allineare alle politiche di sviluppo degli ultimi anni.

I campi boe sono aree adibite alla sosta delle unità da diporto, attrezzate con boe ancorate al fondale, disposti in file ordinate e segnalati per la sicurezza della navigazione.

Lo scopo principale dei campi boe è quello di aumentare l’offerta di posti di ormeggio, pensati come infrastrutture di collegamento tra mare e costa, senza però andare a gravare sulla morfologia costiera con nuove strutture tipo i porti, guardando verso una politica di sviluppo più sostenibile.

Gli aspetti principali da tenere in conto per localizzazione di un luogo adatto al posizionamento di un campo boe sono:

• Riparo: la zona scelta non deve essere esposta a mareggiate o ai venti per troppo tempo, limitando l’utilizzabilità dell’ormeggio.

• Attrattività sul piano ambientale/culturale/paesaggistico: da questo punto di vista il campo boe deve essere pensato alla stregua di un porto; ovvero deve fare da collante tra il mare e la terraferma, ed essere un punto di unione tra le due. Quindi la valutazione del posizionamento di un campo di ormeggio non può esimersi da una serie di analisi che prendono in considerazione la ricettività di un luogo ed è necessario valutare la vicinanza con centri culturali, città d’arte, oppure luoghi di interesse sia paesaggistico che ambientale che da sempre attirano una grossa fetta di turisti.

• Vicinanza a porti turistici per i servizi: La vicinanza a porti turistici può permettere e/o facilitare l’erogazione di servizi per i diportisti. Infatti nell’era tecnologica fornire agli utenti servizi di qualità come acqua, elettricità e WI-FI non può che essere un vantaggio.

Come visto i campi ormeggio possono essere gestiti o non gestiti, e questo può comportare notevoli differenze, sia da un punto di vista di struttura sia per quanto riguarda l’erogazione di servizi.

Infatti un campo boe gestito può avere i seguenti servizi:
– Aiuto ormeggio
– Servizio navetta per la discesa a terra
– Servizio di raccolta della spazzatura
– Fornitura acqua
– Fornitura corrente elettrica
– WI-FI

Inoltre vi è la presenza fisica degli addetti che per qualsiasi evenienza possono essere chiamati.

Ovviamente il luogo in cui viene posizionato il campo di ormeggio influisce sulla quantità e sulla qualità dei servizi, in quanto fornire acqua e corrente tramite tubazioni disposte sotto il livello del mare ha costi notevoli sia di realizzazione che di gestione, ed è dunque ragionevole pensare di portare questi servizi in un luogo ben accessibile e vicino alla riva. Altresì, in un luogo più isolato, magari in zone protette, risulta quasi infattibile riuscire a portare questi servizi agli utenti, e spesso manca anche il servizio di aiuto ormeggio.

Molto spesso i campi boe vengono posizionati in luoghi protetti, dove si vuole evitare che i natanti gettino le ancora rovinando il fondale, quindi possono assumere anche un valore di salvaguarda ambientale, soprattutto in quelle zone dove nei mesi estivi si ha un’alta concentrazione di imbarcazioni.

Infatti si può pensare di far comunque usufruire ai natanti di un’area marina protetta da una parte alimentando il settore del turismo, e dall’altra salvaguardando il posto stesso, impedendo alti tipi di ancoraggio se non quello tramite gavitello, che non rovina il fondale. Ischia gode della presenza dell’organo di tutela del regno di Nettuno e della neo-riscoperta città sommersa di Aenaria nella Baia di Cartaromana; fortune che meritano impegno e sacrificio per garantirne la conservazione.

Questa idea di progetto vede da tempo me e l’avvocato Luigi Della Monica impegnati nella ricerca di soluzioni per un diporto 2.0 sull’isola verde. Il mio personalissimo sogno è quello di un isola realmente “green” nella mentalità di progettazione del futuro e dei fatti, un’isola che volga la propria visione davvero al presente prima che al domani, intervenendo in maniera strutturale e d’impatto.

 

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Brand Ischia e sana comunicazione, le sfide del sindaco di Serrara Fontana Irene Iacono per l’isola

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Scenari diversi denotano caratteristiche differenti con le proprie sfide e le proprie peculiarità. Il comune di Serrara Fontana è viva espressione di questa territorialità eterogenea e il suo Sindaco ne coordina le vicende con intenzioni unitarie. “Occorre un brand Ischia”, una sana comunicazione ed un tavolo di intenti. Sono queste alcune delle ricette nella visione di rilancio della prima cittadina, Irene Iacono. Ascoltiamola.

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Dall’inverno difficile alla riprogrammazione turistica toccando l’occupazione giovani e la necessita’ di fare impresa cosciente: ascoltiamo le lucide parole di Pascale nell’intervista che segue.

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