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Economia

Amazon scommette sulla sanità, compra OneMedical

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 Amazon scommette sulla sanita’ e compra OneMedical per 3,9 miliardi di dollari in contanti, in quella che e’ la prima importante acquisizione dell’era di Andy Jassy, il successore di Jeff Bezos alla guida del colosso delle vendite al dettaglio. Con OneMedical Amazon conquista l’accesso a una rete che opera in piu’ di 180 uffici medici sparsi in 25 stati americani e che lavora con piu’ di 8.000 aziende per la fornitura di benefit sanitari ai dipendenti. “Riteniamo che la sanita’ sia fra le esperienze che hanno bisogno di essere reinventate”, afferma Neil Lindsay, vice presidente di Amazon Health Services. “Vediamo molte opportunita’ per migliorare la qualita’”, aggiunge. L’acquisizione conferma il crescente interesse dei giganti tecnologici nella sanita’, settore che vale 4.000 miliardi di dollari, considerato anche l’aumento della domanda di visite mediche virtuali. Un settore non facile pero’ da controllare e innovare. Proprio Amazon insieme a Berkshire Hathaway e JPMorgan ci hanno provato con scarsi successi negli anni scorsi. Una volta che l’acquisizione sara’ completata. l’amministratore delegato di OneMedical Amir Dan Rubin manterra’ la guida della societa’. L’operazione spinge i titoli OneMedical a Wall Street, dove arrivano a guadagnare il 68,47%. In rialzo anche Amazon, dove l’amministratore delegato e’ determinato a perseguire le occasioni di crescita nella sanita’, una delle poche aree meno suscettibili alla recessione.

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Economia

La bolletta del gas resta ferma. L’ira dei consumatori

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Rabbia dei consumatori per l’impercettibile calo della bolletta del gas di maggio, del solo 0,2% rispetto ad aprile. La forte riduzione del prezzo della materia prima sul mercato di Amsterdam (considerato di riferimento) aveva alimentato l’aspettativa di un taglio consistente, oltre il 10%, della tariffa per i consumi del mese scorso per i quasi 7 milioni di utenti del mercato tutelato. Ma la brutta sorpresa è arrivata dall’azzeramento dello sconto Ug2 degli oneri generali. Una “scelta scellerata” dicono i consumatori che chiedono al governo di “rivedere le sue decisioni”. La numero uno della Bce, Christine Lagarde, smorza una ipotesi del genere invitando i governi dell’Eurozona a “ritirare tempestivamente e in modo concertato le relative misure di sostegno” adottate nei mesi scorsi, “per evitare di aumentare le pressioni inflazionistiche a medio termine, che richiederebbero una risposta di politica monetaria più energica”. La notizia del lieve calo della bolletta del gas di maggio ha lasciato l’amaro in bocca a famiglie e imprese in regime di tutela. L’Arera, l’autorità pubblica di regolazione per energia, reti e ambiente nella ormai consueta nota mensile (è così da luglio 2022) ha spiegato che il taglio del 13,2% della spesa per la materia gas naturale di maggio è stato controbilanciato dall’aumento del 13% degli oneri generali per la parte legata all’Ug2, la componente di sconto prevista dal decreto bollette (DL 34/2023), utilizzata nell’ultimo anno a beneficio dei consumatori per compensare gli aumenti nei momenti dei prezzi gas più elevati.

La prima riduzione dello sconto è stata il 31 marzo ed ora c’è stato l’azzeramento. Ecco che la variazione è del solo 0,2%. La spesa per la famiglia tipo (che ha consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui) nell’anno scorrevole (giugno 2022-maggio 2023) è di 1.514 euro circa, al lordo delle imposte, registrando un -6,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (giugno 2021- maggio 2022), ha precisato l’Arera. I calcoli del Codacons indicano che ci sarà “un risparmio irrisorio per le famiglie, pari a 2,5 euro annui a nucleo rispetto alle tariffe in vigore ad aprile”. Nonostante “le quotazioni internazionali in forte discesa – osserva il presidente Carlo Rienzi – il Governo avrebbe fatto meglio a prolungare per tutto il 2023 gli sconti in bolletta, per alleggerire la spesa energetica a fronte di una inflazione ancora altissima nel nostro paese che, assieme alla spesa per luce e gas, incide sui redditi delle famiglie e impoverisce i consumatori”. Il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini, ha ricordato che il prezzo del gas viene calcolato sulla media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il Psv day ahead) e non su quello di Amsterdam, anche se sono praticamente allineati.

Comunque per Assoutenti “il costo del gas è ancora troppo alto” in Italia. Besseghini, parlando a Rainews24, ha detto che il prezzo si prevede “ancora molto basso in estate” ma “c’è ancora un segnale di rialzo che caratterizza l’inverno, che porta i prezzi intorno ai 40 euro a Mwh nei forword e bisognerà vedere come evolve”. Tuttavia, ha ricordato, il governo ha messo a punto interventi “che si attiveranno nell’inverno qualora i prezzi dovessero conoscere una crescita significativa”. Parlando alla commissione Economica del Parlamento europeo, Lagarde ha frenato proprio sugli aiuti da parte dei governi spiegando che “con l’attenuarsi della crisi energetica, tutte le misure andrebbero ritirate” e che quindi la Bce “accoglie favorevolmente la raccomandazione della Commissione europea ai Paesi membri di ridurre nel 2023 le misure adottate in risposta allo shock dei prezzi dell’energia”.

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Economia

 Un semaforo per la spesa contro il caro-prezzi

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Con il semaforo rosso stop all’acquisto, il prodotto costa troppo. Arriva un sistema “a semaforo” che utilizzerà i classici colori rosso, giallo e verde per orientare i consumatori negli acquisti di beni e servizi e aiutare le famiglie italiane alle prese con la spesa quotidiana sempre più salata, e un paniere di prodotti a prezzi calmierati da proporre a governo, Gdo, produttori ed enti locali come misura anti-inflazione. A lanciarlo Assoutenti, che sulla base degli ultimi dati Istat sull’inflazione ha pubblicato sul proprio sito internet e sui canali social dell’associazione un semaforo che coinvolge un lungo elenco di prodotti, beni e servizi e i relativi aumenti dei prezzi.

“I dati sull’inflazione di maggio dimostrano come l’emergenza prezzi è tutt’altro che risolta in Italia, con i listini al dettaglio che per alcuni comparti, come alimentari e carrello della spesa, rimangono a livelli elevati. – spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Tra i beni che registrano i rincari più forti figurano oggi lo zucchero (+52,6% su anno), i voli nazionali (+43,2%), il riso (+37,1%), i voli internazionali (+36,6%), il latte conservato (+28,7%), l’olio di oliva (+24,6%), le patate (+22,2%) e i gelati (+22%). All’interno del paniere dei beni utilizzato dall’Istat per il calcolo dell’inflazione, tuttavia, non tutti i prodotti subiscono gli stessi aumenti di prezzo. Alcuni latticini, ad esempio, rincarano a ritmo più sostenuto rispetto ad altri alimenti sempre a base di latte, oppure alcuni vegetali subiscono aumenti doppi rispetto ad altri della stessa categoria.

Lo stesso discorso vale per alcune tipologie di carne o di pesce, ma anche per beni per la casa, elettrodomestici, cura del corpo, accessori, abbigliamento, ecc.”. Per aiutare i consumatori il sistema elaborato da Assoutenti assegna il semaforo “verde” a quei prodotti e servizi la cui crescita percentuale su base annua risulta entro il tasso di inflazione programmata (5,4%); ottengono il semaforo “giallo” i beni che, nell’ultimo mese, hanno registrato un aumento su base annua superiore all’inflazione programmata ma entro il tasso medio di inflazione nazionale pari oggi al +7,6%; semaforo “rosso” invece per quei beni e servizi che rincarano oltre il tasso medio di inflazione nazionale.

“Con tale sistema semaforico, da articolare in un secondo momento a livello regionale, vogliamo fare trasparenza nel settore dei prezzi al dettaglio e aiutare le famiglie guidandole verso una spesa intelligente: utilizzando i dati pubblicati sui nostri canali, i consumatori sapranno in tempo reale quali prodotti hanno subito a livello nazionale i rincari maggiori nell’ultimo periodo, e optare, laddove possibile, per beni i cui prezzi sono cresciuti meno rispetto allo scorso anno.

Chiediamo inoltre a tutti i consumatori di aiutarci e segnalare rincari sul territorio o anomalie nell’andamento dei listini a livello locale. Infine Assoutenti lancia la proposta del Paniere salva-prezzi: sul nostro sito internet i consumatori potranno anche indicare i prodotti che vorrebbero trovare nei supermercati a prezzi scontati, beni da inserire di volta in volta in un apposito paniere “a listini calmierati” che sarà proposto a Governo, Mister Prezzi, Gdo, produttori ed enti locali, per aiutare le famiglie nella spesa quotidiana”, conclude Truzzi.

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Economia

Bankitalia,l’euro digitale non minaccia le banche

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L’euro digitale non minaccerà la stabilità delle banche private con una ‘fuga’ del denaro di risparmiatori e investitori dai loro depositi verso la moneta virtuale della Bce a patto che vengano presi alcuni accorgimenti come la riduzione delle riserve in eccesso e ,un aumento dei finanziamenti interbancari e dell’emissione di obbligazioni.

Mentre è ancora in corso la discussione se avviare la fase del proetto finale (la decisione sarà presa da Francoforte ad autunno e vi sta lavorando il componente del board Fabio Panetta), uno studio della Banca d’Italia prova a dissipare i timori espressi da una parte del sistema bancario e finanziario. “Gli effetti dell’euro digitale sulla raccolta del sistema bancario italiano – si legge – sarebbero nel complesso contenuti, se la domanda fosse tale da comportare una riduzione dei depositi al dettaglio inferiore al 15 per cento e la sua emissione avvenisse in un contesto di ampia liquidità e raccolta stabile per le banche.

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