La terra continua a tremare nell’area dei Campi Flegrei, dove il fenomeno del bradisismo sta causando scosse sempre più frequenti e intense, generando preoccupazione tra la popolazione. Dopo il terremoto di magnitudo 4.4 della Scala Richter registrato nella notte tra Pozzuoli e Bagnoli, la situazione resta sotto stretta osservazione da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e della Protezione Civile.
LE SEQUENZE SISMICHE RECENTI: IL TERREMOTO PIÙ FORTE DEGLI ULTIMI DECENNI
Negli ultimi mesi, l’area flegrea è stata teatro di uno sciame sismico in costante evoluzione, con scosse ripetute e di magnitudo crescente. Tra gli eventi più significativi:
- 2 ottobre 2023 – Una scossa di 4.2 è stata avvertita in tutta la zona flegrea, con epicentro sempre tra Pozzuoli e Bagnoli.
- 27 settembre 2023 – Una sequenza sismica ha colpito l’area con oltre 150 scosse in 24 ore, la più forte di magnitudo 4.0.
- Maggio 2024 – Una serie di eventi sismici ha fatto registrare scosse tra 3.5 e 4.0, con epicentro nell’area della Solfatara e in prossimità della costa.
- Marzo 2025 – Il 4.4 di questi giorni rappresenta la scossa più forte registrata nell’area negli ultimi decenni, con epicentro molto superficiale a 2,5 km di profondità, aumentando l’effetto percepito in superficie.
Secondo gli esperti, questi eventi rientrano nella normale attività bradisismica della zona, ma la frequenza e l’intensità crescente delle scosse sollevano interrogativi sulla possibile evoluzione del fenomeno.
PANICO TRA LA POPOLAZIONE, CENTINAIA DI PERSONE IN STRADA
Il terremoto di magnitudo 4.4 ha causato una notte di paura per migliaia di napoletani e residenti nei comuni dell’area flegrea. La scossa è stata avvertita nettamente a Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Monte di Procida, fino alle isole di Procida e Ischia. Molti cittadini sono stati svegliati dal rumore delle mura che scricchiolavano e dal movimento improvviso degli edifici. Per paura, centinaia di persone hanno trascorso la notte all’aperto e ancora adesso molti esitano a rientrare nelle proprie abitazioni.
LE VERIFICHE DELLA PROTEZIONE CIVILE E GLI STUDI DELL’INGV
Dopo il sisma, la Protezione Civile ha avviato sopralluoghi per verificare eventuali danni a edifici e infrastrutture, con un’attenzione particolare agli edifici storici e alle scuole.
L’INGV sta monitorando costantemente l’attività sismica e ha dichiarato che lo sciame sismico rientra nel fenomeno del bradisismo, ma che è fondamentale tenere alta l’attenzione per comprendere la possibile evoluzione del fenomeno. Al momento non si registrano danni significativi, ma l’allerta resta elevata.
QUALI SCENARI PER IL FUTURO?
Il fenomeno del bradisismo è noto nell’area flegrea e ha causato già in passato crisi sismiche importanti. L’ultimo episodio paragonabile a quello attuale risale agli anni 1982-1984, quando forti terremoti portarono all’evacuazione di migliaia di residenti di Pozzuoli. Gli scienziati invitano alla prudenza e a seguire le comunicazioni ufficiali, mentre le amministrazioni locali stanno valutando piani di emergenza e misure di sicurezza per affrontare eventuali scenari più critici.