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Spettacoli

Alberto Hazan: «Così ho inventato la radio privata in Italia. Eravamo pirati dell’etere»

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Il fondatore di Radio 105, RMC e Virgin racconta al Corriere della Sera la rivoluzione dell’etere: «Tutto è nato da un monolocale e da una radio regalata da mio zio. Nessuno sapeva fare nulla, ma abbiamo imparato in fretta»

«Abbiamo aperto le strade a tutti, quando le radio erano solo locali e trasmettevano per gli alimentari del quartiere». Così Alberto Hazan (le foto sono di Imagoeconomica), visionario fondatore di Finelco e padre di Radio 105, Radio Monte Carlo, 105 Classics e Virgin Radio, racconta al Corriere della Sera l’avventura iniziata in un monolocale milanese nel 1976, con un microfono e una passione totalizzante.

L’inizio da pionieri: le prime trasmissioni, i condòmini infuriati e gli scantinati allagati

Radio Studio 105 nacque grazie a 400 mila lire chieste dal fratello Edoardo. «Partimmo in una casa popolare, da cui ci cacciarono per il baccano, poi finimmo in uno scantinato che si allagava quando pioveva. Alla fine approdammo in Galleria del Corso». La squadra iniziale era composta da ragazzi allegri e poco esperti, tra cui Claudio Cecchetto, Max Venegoni, Gianni Riso, Alex Peroni, Piero Cozzi e Loredana Rancati.

La rivoluzione: ponti radio illegali e il Far West delle frequenze

Quando le frequenze nazionali erano proibite, Hazan e il suo team installarono impianti clandestini sul Monte Penice, costruendo una dorsale che attraversava l’Italia. «Facevamo le prove di notte, ci sabotavano le antenne», racconta. Nel 1988 arrivò la svolta con la storica sentenza della Cassazione che legalizzò le emittenti nazionali. «Quel giorno, Berlusconi, che mi chiamava spesso, andò in onda in tutta Italia. Io dovetti aspettare una settimana per rimuovere i sigilli».

La concorrenza alla Rai e un impero da 50 miliardi di lire

Già alla fine degli anni ’80 Hazan gestiva tre reti nazionali con 50 miliardi di lire di fatturato: l’unica vera alternativa a mamma Rai. Tutto da autodidatti: «Non sapevamo nemmeno come si registrasse un jingle. Ma imparavamo tutto». Dalle antenne tv condominiali ai cercapersone, ogni tecnologia disponibile veniva adattata alla radio.

ROCCO ANACLERIO DJ RINGO
ALBERTO HAZAN GRUPPO FINELCO VIRGIN RADIO

Dj, voci e aneddoti: da Cecchetto a Mazzoli, da Kay Rush a Ringo

«Cecchetto era bravo ma poco amato in redazione, permaloso e indipendente. Ma per fare spettacolo servono anche così», confida Hazan. Marco Mazzoli, oggi volto dello Zoo di 105, è definito «un paraculo simpatico» con cui si scherzava sulle parolacce in onda: «Per ogni parolaccia gli toglievo 500 euro. Una volta gli mandai una fattura finta da 14 mila. Gli prese un colpo». Su Kay Rush, voce iconica della notte: «Mai licenziata, partiva per l’India. Oggi è in un monastero in Sri Lanka». E su Dj Ringo: «È pieno di idee, ma il lavoro lo fa fare agli altri».

Virgin e l’ultima avventura: «Radio rock? Mi dicevano che non funzionava»

Nel 2007 nasce Virgin Radio: «Presi il marchio da Branson e le frequenze da Play Radio. In undici mesi avevamo 1,8 milioni di ascoltatori. Avevo fatto tutto in segreto per non farmi fregare». Ma nel 2018, con 93 milioni di euro di fatturato, vendette tutto a RadioMediaset: «Oggi le radio sono buone, ma poco vitali. Noi eravamo casinisti, eleganti, chic. Oggi è tutto omologato».

ALBERTO HAZAN GRUPPO FINELCO
PIER SILVIO PIERSILVIO BERLUSCONI

Il presente: 18 radio digitali, milioni di ascoltatori

Con MC2 e 18 web radio, Hazan non ha mai perso la passione: «Non mettiamo la musica che mettono tutti. Abbiamo 12 milioni di accessi e 5 milioni di ascoltatori al mese: un’enormità per radio di nicchia».

Il talento? La voce e l’empatia

«So riconoscere una buona voce in un secondo. A volte un difetto la rende unica. Amo il mio mestiere, posso lavorare 24 ore di fila, ma se mi metti davanti un estratto conto mi addormento subito».

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Mara Venier chiude la stagione di Domenica In in lacrime: «Chi vivrà vedrà»

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Commozione, amore e gratitudine. Così si è chiusa ieri l’ultima puntata stagionale di Domenica In, con una Mara Venier visibilmente emozionata, che non ha però sciolto i dubbi sul suo ritorno in autunno. «Chi vivrà vedrà», ha detto con la voce rotta dalle lacrime, lasciando il pubblico e i telespettatori con il fiato sospeso sul suo futuro televisivo.

L’abbraccio degli amici: «Torna in tv»

A rendere il momento ancora più toccante, una pioggia di video-appelli da parte di amici e colleghi storici: Carlo Conti, Milly Carlucci, Antonella Clerici, Vincenzo Mollica e Massimo Ranieri, tutti uniti nel chiederle di non lasciare il timone dello storico contenitore domenicale di Rai1, che a ottobre compirà 50 anni.

Il pensiero al marito Nicola Carraro: «Ti amo, sei la mia vita»

Mara non ha nascosto i motivi della sua incertezza: «Non sono stati mesi facili per la mia vita privata», ha detto, riferendosi ai problemi di salute del marito Nicola Carraro. E proprio a lui ha rivolto le parole più intense:
«Nicola ti amo, sei la mia vita, ricominceremo e torneremo come prima». Un messaggio d’amore e di speranza, che ha commosso studio e pubblico.

Il ringraziamento alla squadra Rai

Nel suo commiato, la conduttrice ha voluto ringraziare anche l’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi, e tutta la squadra che l’ha supportata: «C’è sempre stato», ha detto con affetto.

Una decisione ancora da prendere

Il ritorno in autunno, dunque, resta sospeso. Ma il suo “chi vivrà, vedrà” è carico di significato. Non una chiusura, ma una pausa di riflessione, forse necessaria, per una delle figure più amate e longeve della televisione italiana.

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Elisabetta Gregoraci si racconta: “Soffro, mangio biscotti. Ma oggi sono felice. E Flavio è famiglia”

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In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Elisabetta Gregoraci (le foto sono di Imagoeconomica) si apre senza filtri e con grande autoironia, parlando di lavoro, amore, fragilità, maternità e del suo rapporto speciale con Flavio Briatore, l’ex marito che oggi definisce «famiglia». L’occasione è il suo ritorno in prima serata su Rai2 con Audiscion, show comico accanto a Gigi e Ross.

«Quando sono triste mangio biscotti. Ingrasso anch’io, sa?»

Tra un ricordo e una confidenza, la conduttrice calabrese confessa la sua umanità: «Quando sono triste o ansiosa divoro biscotti. Se non mi crede, le mando la foto del mio cassetto». Nella foto inviata su WhatsApp, racconta, c’erano una mela, cracker dietetici e merendine al cioccolato. «Quando ero incinta, presi 26 chili», ammette con il sorriso.

Dagli esordi alla tv con Milly Carlucci e Pippo Baudo

Il primo provino? «Uno spot per la Fanta. Non parlavo bene inglese, ridevano tutti. Ma mi presero». Dopo mille “grazie, le faremo sapere”, arriva la prima occasione con Milly Carlucci a La casa dei sogni: «Ero vestita da angioletto». E poi l’incontro con Pippo Baudo, che le diede il consiglio d’oro: «Sorridi sempre, usa il diaframma, sii te stessa».

«Essere bella può ostacolare. Sul palco devi creare empatia»

Elisabetta non crede che la bellezza sia un lasciapassare: «Anzi, devi sempre dimostrare qualcosa in più. Il palco è cuore, mestiere, empatia». Non si è mai lamentata, anche quando ha perso il suo storico programma Battiti Live: «Mi è dispiaciuto, ma da lì ho creato la mia app Amaty, con psicologo, nutrizionista, personal trainer. Serve a volersi bene».

Il dolore, la rinascita e l’amore per suo figlio Nathan

L’estate scorsa è stata dura: «Troppo stress, mi si erano abbassate le difese immunitarie». A pesare di più, la distanza dal figlio Nathan Falco, 15 anni, partito per studiare in Svizzera: «I primi mesi sono stati difficili. Ma tutto va affrontato con tranquillità».

Nel ruolo di mamma è severa: «Io sono quella dei no. Voglio che impari il valore delle cose». In Kenya, racconta, lo ha portato negli orfanotrofi «per fargli capire che è un privilegiato». E aggiunge con tenerezza: «Gli scrivo lettere. Voglio che abbia dei ricordi, come quelli che mia madre ha lasciato a me».

FLAVIO BRIATORE
ELISABETTA GREGORACI

Flavio Briatore: «Ci vogliamo bene. È famiglia»

Con Flavio Briatore, padre di suo figlio, i rapporti sono eccellenti: «Non è stato facile. Ci siamo impegnati. Oggi ci vogliamo bene». Racconta anche del ricovero del manager: «Sono rimasta dieci giorni in ospedale con lui. Non è scontato». E sì, sono ancora inseparabili: «Siamo come Al Bano e Romina. Dovremmo fare un format tipo Casa Vianello».

«Ho amato tanto. E no, un tradimento non lo perdonerei»

Dopo la fine della relazione con Giulio, durata due anni, oggi è single. «Sono stata amata, ho vissuto, ho pianto. Ma credo nell’amore». Perdona? «Dipende da quello che fai. Un tradimento? No. Sono calabrese». I suoi difetti? «Permalosa. Ma sono anche molto sensibile».

Felicità? «Fatta di attimi, ma oggi sto bene»

La Gregoraci chiude l’intervista con un sorriso malinconico: «Sono felice, sì. Ma da quando ho perso mia madre, ho sempre paura di perdere chi amo». E un’ultima chicca: «Dormo con i calzini. Ho freddo ai piedi». Una donna vera, concreta, forte. E, come dice lei, «una di noi».

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Daniele trionfa ad Amici 24: il ballerino di Aversa vince il talent e conquista il pubblico

A soli 18 anni conquista la coppa e 150 mila euro: “Nulla era scontato, grazie alla maestra Celentano e a Maria”.

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Daniele (Daniele Doria), 18 anni, originario di Aversa ma residente a Roma, è il vincitore della 24ª edizione di Amici, il talent show di Maria De Filippi. Il giovane ballerino si aggiudica la coppa e il premio finale da 150 mila euro, diventando il più giovane dei cinque finalisti a conquistare il titolo.

Una vittoria costruita tra talento, sacrificio e determinazione. Daniele, infatti, ha affrontato un infortunio durante il percorso nella scuola, che lo ha tenuto lontano dalla danza per un mese e messo in discussione la sua presenza in finale. Ma grazie anche al supporto della sua insegnante di riferimento, Alessandra Celentano, ha superato l’ostacolo ed è arrivato in vetta.

Il confronto finale con TrigNO e i premi agli altri finalisti

Nel duello decisivo, Daniele ha avuto la meglio sul cantante TrigNO, che ha comunque portato a casa il Premio della categoria Canto e il Premio delle Radio. Tra i finalisti anche la cantante Antonia, che ha conquistato il Premio della Critica da 50 mila euro e il Premio Unicità Oreo da 30 mila euro, e i ballerini Francesco e Alessia.

A tutti e cinque i finalisti è stato assegnato anche il premio Keep Dreaming da 7 mila euro.

Le parole di Daniele: “Nulla era scontato”

Visibilmente emozionato, Daniele ha ringraziato tutto lo staff della trasmissione e in particolare la sua insegnante:
“Grazie a ogni singola persona qui dentro, tutti con un cuore enorme. E grazie alla maestra Celentano se sono qui con la coppa”.

Poi un pensiero alla sua famiglia:
“Voglio dedicare la vittoria alla mia famiglia, che mi sta guardando da casa. E a mio fratello dico: ce l’abbiamo fatta”.

Infine, l’omaggio a Maria De Filippi:
“E soprattutto grazie a Maria, senza di lei tutto questo non sarebbe successo”.

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