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Al Bano, Morandi, Ranieri, prima volta insieme a Sanremo

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Al Bano, Gianni Morandi e Massimo Ranieri sono il trio d’eccezione che canterà per la prima volta insieme a Sanremo sul palco dell’Ariston mercoledì 8 febbraio dando vita ad un grande evento. “Non avrò super ospiti italiani quest’anno, se non quelli che hanno compiuto i 70 anni di età”, aveva detto Amadeus che ha tenuto fede al suo proposito. Il primo 80 anni il 20 maggio, il secondo ne ha compiuti 78 l’11 dicembre e il terzo ne ha 71, ne farà 72 il 3 maggio. Del resto il 2023 è l’anno degli ottantenni ruggenti (raggiungono gli otto decenni da Orietta Berti a Mick Jagger) e il direttore artistico capace di spaziare tra generi e generazioni, aveva annunciato che ci saranno anche Mahmood e Blanco (la prima sera in quanto vincitori della scorsa edizione) ed ora tre pezzi di storia della canzone italiana.

”Il guaio – ha scherzato parlando al Tg1 – è che ho detto a tutti e tre che saranno unici super ospiti della seconda serata e alla fine saranno tutti e tre insieme per la prima volta. Così ho rimediato. E’ un grande evento, mai accaduto prima. Saranno insieme mercoledì 8 febbraio sul palco dell’Ariston con i loro grandi successi. Così abbiamo rimediato ad un mio piccolo errore con una cosa che non si è mai vista prima. Tante altre cose stanno per chiudersi ci vedremo altre volte”. “A Sanremo insieme con Massimo e Gianni: è un sogno che si avvera!”. Al Bano accarezza l’idea di un trio con Ranieri a Morandi “dal 1996: mi venne in mente considerando il fatto che eravamo tre figli di un sano proletariato, uno del profondo sud, uno napoletano e uno del nord, tutti e tre con una storia in comune e con la voglia di cambiare il nostro assetto sociale e morale”.

“La cosa bella – sottolinea ancora Al Bano parlando  – è il grande rispetto che c’è sempre stato tra di noi, anche se la vita ci ha portato ad essere rivali, come a Sanremo o a Canzonissima, siamo sempre rimasti ottimi amici, e nella vita l’amicizia è la cosa più bella che esista”. Mercoledì 8 febbraio sul palco dell’Ariston si celebrerà dunque un evento: “Sarà un fantastico incontro a tre, dedicato a Sanremo e al pubblico del festival che è mondiale. Con Gianni – dice ancora l’artista – mi sono esibito, con Massimo anche, ma è la prima volta che saremo lì tutti e tre insieme”. Sul palco ci sarà spazio per i loro grandi successi, entrati nella storia della musica: “Dobbiamo ancora incontrarci e decidere cosa facciamo. Ma tutto deve essere bello, evocativo, propositivo. Dobbiamo dare il massimo”. Dal trio potrebbe nascere l’idea di un tour? “Era un mio vecchio sogno anche quello, ma ognuno di noi ha sempre avuto tanti impegni: mi ricordo che quando ne parlai per la prima volta, nel 1996, fioccarono proposte da tutto il mondo. Se da Sanremo nascerà la voglia di stare insieme in tour… perché no?”.

Quindici festival all’attivo in gara, più le partecipazioni da superospite, Al Bano è particolarmente legato a Sanremo: “Nel conto metterei anche gli anni in cui non ci sono stato: ho sempre seguito il festival con devozione, ci ho sempre creduto. Ricordo quando la politica, dagli anni ’70 in poi, ha provato a distruggere il festival: è pazzesco, è una fabbrica di belle note, l’unica manifestazione musicale italiana nota ovunque, la più copiata nel mondo… E la cosa che mi colpisce è che i giovani hanno un amore assoluto nei confronti di Sanremo: pensiamo ai Maneskin, che sono una grande realtà mondiale e sono nati proprio lì, o a brani evergreen come Io che non vivo, Volare, Felicità”. Quanto al cast di quest’anno, “per esprimere un giudizio bisogna prima ascoltare le canzoni: a Sanremo comanda sempre la musica”.

Calcare il palco nel 2023 per Al Bano ha un significato speciale anche perché compirà 80 anni: “Faccio quattro volte vent’anni, il 20 maggio – scherza – e ne parlo con entusiasmo. Quando stai in perfetta salute, hai tanti impegni uno più bello dell’altro, sei animato dalla voglia di fare tante cose… che vuoi di più?”, ride Al Bano, impegnato con il tour ‘E’ la mia vita’ e con il progetto di “un nuovo docufilm”. Massimo Ranieri parla a Domenica In al telefono con Mara Venier: ”Si finalmente ci riusciamo…sono 20 anni che l’amico Al Bano ha questo progetto in testa. Lui è una capa tosta e alla fine ci è riuscito. Devo dire che è un’idea molto originale e non avremmo mai immaginato di farlo”.

Venier incalza: ”io la vedo come solo partenza, vi vedrei in un bellissimo sabato sera insieme, voi rappresentate musica italiana nel mondo. ”Mai dire mai”, replica Ranieri. E infine Gianni Morandi, anche co-conduttore del festival insieme ad Amadeus che sul suo profilo Instagram posta una bella foto di loro tre con un laconico: ”Canteremo insieme a Sanremo”. ”Durante questo mese di gennaio potremo vederci più spesso – ha detto ancora Amadeus intervenendo al Tg1 – perchè manca poco più di un mese all’inizio del festival esattamente il 7 febbraio. Ci sono notizie importanti da annunciare”. E infatti manca ancora molto da sapere, a partire dalle due donne mancanti: per ora nonostante le mille voci, confermate soltanto Chiara Ferragni la prima e ultima sera e Francesca Fagnani.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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