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Cronache

Aggrediti poliziotti intervenuti per sedare rissa a Mantova

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Due agenti della Volante della Questura di Mantova sono intervenuti durante una rissa tra extracomunitari per prestare soccorso a due persone rimaste ferite e una di loro, per tutta risposta, ha reagito aggredendoli con calci e pugni. Un agente e’ rimasto ferito al volto e in altre parti del corpo, mentre l’extracomunitario e’ stato arrestato per violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che essere denunciato per rissa aggravata, lo stesso reato addebitato al suo compagno. E’ accaduto la notte scorsa a Cittadella, quartiere periferico di Mantova. La Volante era intervenuta per una rissa ancora in corso tra immigrati armati di spranghe e catene all’esterno di un market etnico. Gli agenti hanno trovato due persone, una a terra sanguinante mentre l’altra teneva ancora in mano una catena. In attesa dell’arrivo di un’ambulanza gli agenti hanno identificato i due immigrati, entrambi nigeriani di 35 e 34 anni, pregiudicati per calunnia, rissa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, violenza sulle persone e immigrazione illegale. Secondo il loro racconto ai poliziotti, sarebbero stati aggrediti da un loro connazionale all’interno del negozio e poi, una volta all’esterno, da altre persone armate di catene e spranghe.I due hanno poi rifiutato di farsi ricoverare all’ospedale e hanno seguito gli agenti in questura. Una volta sull’auto uno di loro, il 35enne, ha cominciato a divincolarsi e a sferrare calci e pugni agli agenti. Il suo comportamento aggressivo e’ continuato sino in questura dove e’ stato immobilizzato e riportato alla calma prima di essere arrestato. Gli investigatori della questura sono ora impegnati nelle indagini per identificare i responsabili della rissa che, fuggendo, avevano abbandonato bastoni e catene con un lucchetto ancora agganciato. Una volta individuati, su ordine del questore Paolo Sartori, saranno espulsi. Ai poliziotti e’ arrivata la “solidarieta’ e vicinanza” del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha espresso “ferma condanna di ogni atto di violenza nei riguardi di donne e uomini delle Forze di polizia che, quotidianamente, svolgono il loro servizio, anche in contesti operativi molto complessi, per proteggere la sicurezza di tutti i cittadini”

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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