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‘Agenti tossici proibiti usati in Ucraina’

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L’organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha rilevato, per la seconda volta in pochi mesi, la presenza dell’agente tossico Cs, un gas lacrimogeno molto potente, in proiettili utilizzati sul campo di battaglia in Ucraina. Il Cs, che deriva il suo nome dai due inventori, gli americani Ben Corson e Roger Stoughton che lo sintetizzarono nel 1928, se utilizzato sul campo di battaglia è considerato un’arma chimica, seppur non letale. Gli effetti del gas sono inabilitanti: la sostanza reagisce con l’umidità della pelle e degli occhi, brucia, costringe a chiudere le palpebre, poi scatta la tosse.

Forse proprio per questa ragione il suo battesimo di guerra avvenne in Vietnam, nel conflitto divenuto un laboratorio a cielo aperto di molte altre micidiali armi poi proibite. I soldati americani usavano il gas per costringere i Vietcong annidati nei tunnel a uscire, perché il Cs in un ambiente così chiuso era devastante. Alla fine l’uso in guerra è stato proibito nel 1997, mentre è consentito in chiave antisommossa: è stato utilizzato in molte occasioni dalle polizie di mezzo mondo, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, Italia compresa.

In Ucraina, l’Opac ha trovato tracce del gas già lo scorso novembre. Il rapporto odierno si basa su proiettili e reperti arrivavati dalle aree di combattimento di Mariivka e Illinka. “Tutte le granate raccolte dalle trincee contenevano l’agente antisommossa Cs, composti correlati e/o i loro prodotti di degradazione”, ha sottolineato l’Opac. “Questo rapporto segna il secondo caso confermato di granate antisommossa trovate lungo le linee di combattimento nella regione di Dnipropetrovsk”, ha detto il direttore generale Fernando Arias, sottolineando “l’urgenza di mantenere e far rispettare i principi della Convenzione sulle armi chimiche”. L’organizzazione non ha indicato chi sia responsabile, nonostante gli episodi siano stati denunciati da Kiev. Russia e Ucraina si accusano a vicenda.

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Cronache

Campi Flegrei: oltre 2.000 edifici a rischio, Musumeci annuncia misure per la sicurezza

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Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, ha delineato un quadro chiaro sulla situazione edilizia nei Campi Flegrei, rivelando che sono stati individuati circa 2.000 edifici con elevata vulnerabilità sismica. La zona ristretta oggetto dell’analisi include gran parte del Comune di Pozzuoli, l’area sul golfo del Comune di Bacoli e alcune porzioni di Napoli, tra cui Bagnoli, Posillipo, Soccavo e Pianura.

RICOGNIZIONI VELOCI PER MAPPARE GLI EDIFICI A RISCHIO

L’analisi è stata condotta attraverso ricognizioni speditive, eseguite da squadre di tecnici specializzati, per realizzare una prima mappatura della vulnerabilità del patrimonio edilizio. Il ministro ha annunciato un sisma bonus dedicato ai cittadini flegrei, finanziato dallo Stato con un contributo iniziale di 100 milioni di euro, che sarà progressivamente implementato fino al 2029.

Inoltre, il Governo ha stanziato oltre mezzo miliardo di euro per la messa in sicurezza delle infrastrutture pubbliche, con particolare attenzione agli edifici scolastici.

DEMOLIZIONI TRIPLICATE: 171 EDIFICI ABBATTUTI

Parallelamente agli interventi preventivi, si è registrato un significativo incremento delle demolizioni di edifici abusivinei Campi Flegrei e in altre aree della Campania. Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha dichiarato che le demolizioni sono triplicate, arrivando a 171 edifici abbattuti, non semplici stanze abusive, ma interi palazzi di tre piani.

Gratteri ha sottolineato che l’iniziativa “tolleranza zero” ha creato qualche malcontento anche tra le istituzioni locali, ma ha ribadito la necessità di combattere l’abusivismo edilizio con la stessa determinazione riservata ad altri reati gravi: “Per me non esistono reati di serie B, l’abusivismo è un reato come il traffico di droga”.

Il procuratore ha inoltre evidenziato il ruolo determinante del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha stanziato 5 milioni di euro per accelerare le demolizioni nei Campi Flegrei.

VERSO UNA GESTIONE PIÙ CENTRALE DELLE DEMOLIZIONI

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha sottolineato come i sindaci siano spesso ostaggio di pressioni elettorali, e ha proposto che le demolizioni siano eseguite direttamente dai Prefetti, figure non soggette a elezioni e quindi più autonome.

Anche Giulio Vanacore, responsabile dell’ufficio demolizioni della Procura di Napoli, ha ribadito la necessità di un ente distaccato da interessi localistici, per garantire che gli interventi vengano portati avanti senza interferenze politiche.

LO STUDIO SCIENTIFICO: 1.200 EDIFICI IN CLASSE A, 2.000 AD ALTA VULNERABILITÀ

Il professor Giulio Zuccaro, ordinario di Scienza delle Costruzioni all’Università Federico II e responsabile del Centro Studi Plinivs, ha spiegato nel dettaglio i risultati della ricognizione eseguita tra marzo e luglio 2024 su 12.700 edifici.

L’analisi ha individuato:

  • 1.200 edifici inseriti nella Classe A, ovvero quelli con la vulnerabilità più elevata.
  • 2.000 edifici inseriti nelle celle rosse, ovvero le zone con la maggiore concentrazione di strutture fragili.

Il docente ha precisato che lo studio non certifica l’inagibilità degli edifici, ma identifica le strutture che necessitano di approfondimenti per garantire la sicurezza.

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Giuntoli: momento delicato, ne usciremo insieme con Motta

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“In questi momenti dobbiamo stare tutti uniti, da un momento difficile si esce tutti insieme. Siamo molto dispiaciuti, due gare molto sotto al nostro livello non le avevamo mai fatti. Siamo molto dispiaciuti ma siamo convinti di poterne uscire tutti insieme. Sempre con Thiago Motta? Certo”. Lo ha detto il Football Director della Juventus Cristiano Giuntoli ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta incassata dai bianconeri contro la Fiorentina (3-0). “Ci vuole equilibrio, non si può andare dalle stelle alle stalle, è un momento molto delicato, nei prossimi giorni in maniera molto lucida cercheremo di analizzare quello che è da rimettere a posto – ha aggiunto – In questo momento dobbiamo pensare al nostro obiettivo primario che è entrare in Champions League, è ancora alla nostra portata. E’ centrabile e lo vogliamo prendere”.

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Tennis: Indian Wells; Errani-Vavassori vincono il doppio misto

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Sara Errani e Andrea Vavassori hanno vinto il doppio misto nel torneo di Indian Wells, battendo in finale la coppia formata dalla statunitense Bethanie Mattek-Sands e dal croato Mate Pavic. I campioni in carica allo US Open si sono imposti col punteggio di 6-7, 6-3, 10-8 recuperando da sotto 4-7 nel match tie-break. Nel torneo femminile, hanno raggiunto la finale Aryna Sabalenka e Mirra Andreeva. La bielorussa numero uno del mondo ha sconfitto in solo 51 minuti di partita, la statunitense Madison Keys, n.5 del ranking e del seeding, col punteggio di 6-0, 6-1. La giovane russa, n.11 Wta, si è imposta per 7-6, 6-2, dopo oltre due ore e un quarto, sulla polacca Iga Swiatek, n.2 del ranking mondiale. Sabalenka si è presa la rivincita sulla statunitense che l’aveva battuta in finale all’Australian Open, lo scorso gennaio. “Quella partita a Melbourne mi ha spezzato il cuore. Se avessi perso di nuovo oggi, mi sarebbe entrato in testa e non volevo che accadesse. Ero davvero concentrata”, ha detto la bielorussa.

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