Collegati con noi

Esteri

Afghanistan, interprete per esercito Usa decapitato dai talebani

Pubblicato

del

Un interprete per l’esercito degli Stati Uniti in Afghanistan e’ stato decapitato dai talebani. Lo riferisce la “Cnn” secondo cui l’uomo, Sohail Pardis, di 32 anni, e’ stato decapitato il 12 maggio. L’uomo stava percorrendo in macchina una zona desertica tra la capitale Kabul e la vicina provincia di Khost quando e’ stato fermato a un checkpoint di talebani. Solo qualche giorno prima Pardis aveva confessato a un suo amico di avere ricevuto minacce dai talebani che avevano scoperto che aveva lavorato per l’esercito Usa per 16 mesi. “Gli dicevano sei una spia degli americani, sei gli occhi degli americani, un infedele, e noi uccideremo te e la tua famiglia”, ha racontato il suo amico e collega Abdulhaq Ayoubi alla “Cnn”. Secondo quanto riferisce l’emittente Pardis avrebbe accelerato una volta avvistato il posto di blocco ma secondo quanto dichiarato da alcuni testimoni i talebani avrebbero sparato al veicolo costringendolo a fermarsi. Lo avrebbero poi portato fuori dalla macchina e decapitato. Le Forze armate statunitensi si stanno preparando a trasferire e ospitare circa 35 mila afgani, tra interpreti e e collaboratori a vario titolo dei militari Usa, in due basi dislocate in Kuwait e Qatar. Si tratta dell’ennesimo sforzo dell’amministrazione di Joe Biden per aiutare coloro che, a causa della loro collaborazione con gli Usa, rischiano di essere “puniti” dai Talebani dopo il ritiro delle Forze armate statunitensi.

Advertisement

Esteri

L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

Pubblicato

del

Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

Continua a leggere

Esteri

Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

Pubblicato

del

C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

Continua a leggere

Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

Pubblicato

del

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto