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Cronache

Accusa di aver una relazione con l’ex moglie, lo uccide e si costituisce

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E’ andato a trovarlo nel suo studio, ha chiesto contezza della relazione esistente tra lui e la sua ex moglie. Poi, dopo un violento litigio, lo ha accoltellato. Pochi minuti più tardi Biagio Cipparano, autotrasportatore di 52 anni, si è presentato al commissariato di Polizia e ha confessato di aver ucciso un uomo. Sono questi i contorni dell’omicidio passionale compiuto questa mattina attorno alle 10:30 in un appartamento al quinto piano di uno stabile che si affaccia sul lungomare Nazario Sauro di Manfredonia. La vittima, colpita da diverse coltellate al torace, è Vincenzo Paglione, consulente del lavoro di 54 anni, separato e con figli. L’assassino reo confesso e’ stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario dopo l’interrogatorio reso al pm Giuseppina Gravina. A quanto si apprende la vittima e l’autotrasportatore erano conoscenti. Cipparano accusava Paglione di essere, gia’ da qualche tempo, l’amante della sua ex moglie dalla quale era separato da circa un mese. Una separazione per lui dolorosissima, alla quale non riusciva a rassegnarsi. Stamattina, quindi, e’ uscito da casa con un coltello da cucina in tasca. “Volevo suicidarmi”, ha detto agli investigatori. Mentre passeggiava per strada, pero’, ha visto l’auto del ‘rivale’ e lo ha raggiunto nello studio. Qui ha chiesto spiegazioni a Paglione della relazione esistente con la donna. “Speravo che mi smentisse tutto”, ha aggiunto. Invece Paglione gli avrebbe confermato il legame esistente. Quindi i due – ricostruiscono gli investigatori – hanno avuto un acceso diverbio, fino a quando Cipparano ha estratto un coltello da cucina ed ha colpito piu’ volte al torace Paglione. Quest’ultimo, dopo essere stato ferito, e’ corso all’esterno dell’appartamento. Ha urlato, ha chiesto aiuto ai vicini. Tutto questo mentre l’autotrasportatore si allontanava e abbandonava l’arma del delitto. Non e’ chiaro se Cipparano abbia inferto ulteriori coltellate al ‘rivale’ anche sul pianerottolo. Sono stati gli stessi vicini a contattare la polizia. Poco tempo dopo e’ arrivata l’ambulanza che ha soccorso la vittima. Paglione non e’ morto all’istante ma durante la disperata corsa verso l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia). Sulla scalinata del palazzo in cui e’ stato compiuto il delitto i poliziotti hanno recuperato il coltello da cucina di 10-12 centimetri, con la lama spezzata. Qualche minuto dopo aver compiuto l’atroce delitto Cipparano si e’ recato a bordo della sua auto in commissariato. “Ho ucciso un uomo, ho ucciso Vincenzo Paglione, l’amante di mia moglie”, avrebbe detto consegnandosi agli agenti.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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