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Accordo camorra-mafia-ndrangheta a Roma, la Dia esegue 18 arresti e sequestra beni per 131 mln

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Diciotto misure cautelari, sequestro di beni per oltre 131 milioni di euro e 57 indagati. Sono i numeri di una vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia in corso su tutto il territorio nazionale su disposizione della Dda di Roma.

Le 18 persone destinatarie dei provvedimenti disposti con un’ordinanza dal gip di Roma sono ritenute gravemente indiziate di far parte di due associazioni, con l’aggravante mafiosa, radicate in Roma e finalizzate alla consumazione di estorsioni, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, autoriciclaggio e reimpiego in attività economiche di proventi illeciti; reati aggravati dall’aver agevolato i clan di camorra Mazzarella – D’Amico, le cosche della ‘ndrangheta Mancuso e Mazzaferro e il clan Senese.

Le indagini hanno permesso di scoprire l’esistenza di una vera e propria centrale di riciclaggio, operante in Roma e con interessi in tutto il territorio nazionale.
A quanto emerso delle indagini avviate nel marzo del 2018 dalla Dia- Centro operativo di Roma con il coordinamento della Dda ,la centrale di riciclaggio si sarebbe avvalsa della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento derivante sia dagli stretti legami con le organizzazioni criminali mafiose tradizionali che per l’immediata disponibilità di armi da guerra e comuni da sparo. Oltre alle misure cautelari personali il gip ha disposto il sequestro preventivo di 3 società e per equivalente fino alla concorrenza della somma complessiva di euro 131.826.000, profitto dei reati, nei confronti dei 57 indagati, da eseguirsi sui beni nella loro disponibilità.

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Sui social foto omicida Santo Romano, madre presenta esposto

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La madre di Santo Romano ha presentato un esposto affinché vegano fatti accertamenti sulle foto del 17enne che ha ucciso il figlio, postate sui social verosimilmente dall’istituto penale minorile dove il giovane è detenuto. Santo è stato ucciso a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), la notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 con un colpo di pistola esploso al culmine di una lite scoppiata solo per un paio di scarpe sporcate.

L’avvocato Marco De Scisciolo, che difende la famiglia Romano, ha presentato un esposto al Tribunale, alla Procura per i minorenni di Napoli e alla Polizia postale, con il quale chiede che venga disposta una perquisizione nella struttura dove il 17enne è detenuto ed eventualmente anche un sequestro. Sui social sono stati pubblicati di recente foto e messaggi che hanno suscitato sconcerto e ira della mamma di Santo, Filomena De Mare. Lo scorso 29 aprile la sentenza il 17enne accusato di aver ucciso Santo Romano, giovane portiere di calcio è stato condannato in primo grado a 18 anni e 8 mesi di reclusione al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.

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Bergamo, carabiniere fuori servizio salva una donna sospesa nel vuoto su un cavalcavia

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Ieri un carabiniere scelto della stazione di Albino, in provincia di Bergamo, libero dal servizio, è intervenuto per impedire un gesto estremo da parte di una donna. Intorno alle 11.20, il militare stava percorrendo in auto con i suoi familiari la SS42 quando, all’altezza di San Paolo d’Argon, ha notato una donna, visibilmente agitata, che si era posizionata all’esterno del parapetto di un cavalcavia, in una situazione di grave pericolo. Il militare ha fermato il proprio veicolo precipitandosi verso la donna. Una volta vicino, mentre sotto le auto continuavano a transitare, il carabiniere ha abbracciato la donna per trattenerla contro il parapetto, evitando che potesse cadere, fino all’arrivo dei soccorritori. Nelle delicate fasi successive si è assicurato della sua incolumità tenendola e rassicurandola, mentre insieme lentamente strisciavano contro il parapetto, fino a raggiungere il terrapieno posto sul lato destro del cavalcavia, dove erano finalmente al sicuro. Sul posto sono giunti i carabinieri della vicina stazione di Trescore Balneario e i sanitari del 118, che hanno soccorso la donna, poi trasportata presso l’ospedale di Alzano Lombardo.

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La Guardia di Finanza porta la legalità economica nelle scuole di Caserta

La Guardia di Finanza di Caserta incontra 1.800 studenti in 24 scuole per promuovere la legalità economica e mostrare le opportunità di carriera nel Corpo.

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La Guardia di Finanza di Caserta, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, ha promosso un ciclo di incontri con gli studenti delle scuole primarie e secondarie della provincia per l’anno scolastico 2024/2025, nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità economica”.

Un progetto per promuovere il valore della legalità

L’iniziativa nasce da un Protocollo d’intesa tra il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’obiettivo di far maturare nei più giovani la consapevolezza del valore della legalità economica, della sicurezza finanziaria e dell’importanza della lotta all’illegalità.

Gli incontri e le attività svolte

Dal mese di dicembre 2024, gli incontri hanno coinvolto 24 istituti scolastici e circa 1.800 studenti dell’intera provincia di Caserta. I finanzieri hanno illustrato in modo accessibile le attività di contrasto a droga, contraffazione, frodi fiscali, illeciti nella spesa pubblica e criminalità organizzata.

Grande interesse hanno suscitato le dimostrazioni pratiche a cura delle unità cinofile antidroga e antivaluta della Compagnia Pronto Impiego di Aversa, impegnate quotidianamente sul territorio.

Orientamento e opportunità nella Guardia di Finanza

Durante gli incontri, è stata anche presentata l’offerta formativa per gli studenti prossimi al diploma, con spiegazioni dettagliate sulle opportunità di carriera e le modalità di accesso alla Guardia di Finanza.

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