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A dicembre giù occupati, Cgil rischio bomba sociale

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Torna a calare l’occupazione a dicembre anche a causa delle restrizioni per fronteggiare il rischio di contagio da Covid 19 mentre cresce il tasso di disoccupazione: nel mese – secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat – gli occupati sono diminuiti di 101.000 unita’ su novembre e di 444.000 su dicembre 2019 con un calo significativo soprattutto per i rapporti di lavoro a termine e per i lavoratori autonomi mentre gli occupati stabili crescono. Questo andamento e’ stato possibile grazie al largo utilizzo della cassa integrazione con causale Covid e al blocco dei licenziamenti e proprio sulla proroga di queste misure insistono i sindacati, preoccupati per la crisi sociale che si potrebbe avere in primavera con la fine di queste misure. La Cgil ha parlato di rischio di “bomba sociale”, ma tutte le sigle hanno espresso preoccupazione sulla situazione del mercato del lavoro in un’economia ancora fortemente rallentata dalle limitazioni imposte dal Governo per prevenire il contagio e chiesto la proroga del blocco dei licenziamenti. Rispetto a febbraio gli occupati in meno sono 420.000. Gli occupati a dicembre sono 22.839.000 (444.000 in meno su base tendenziale, -1,9%). Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni si attesta al 58% con un calo di 0,2 punti su novembre e di 0,9 punti su dicembre 2019. Il tasso di disoccupazione a dicembre sale al 9% (+0,2 punti su novembre, -0,6 punti su base tendenziale). I disoccupati sono 2.257.000, 222,000 in meno rispetto a dicembre 2019, ma il dato sconta la forte crescita degli inattivi. Molte persone infatti hanno smesso di cercare attivamente lavoro convinte di non trovarlo e sono uscite dal mercato. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono 13.579.000 (482.000 in piu’ rispetto a dicembre 2019 e 42.000 in piu’ su novembre). Ma il dato e’ rilevante soprattutto nella fascia under 50. Tra i 25 e i 49 anni sono inattivi oltre 4,4 milioni di persone nel complesso, 258.000 in piu’ rispetto a dicembre 2019. Per i giovani il tasso di disoccupazione sale al 29,7% (+0,3 punti). La pandemia ha colpito in particolare il lavoro a termine, non protetto dal blocco dei licenziamenti avendo comunque una scadenza, e il lavoro indipendente, concentrato nei servizi che sono il settore che ha sofferto di piu’ per le nuove limitazioni e il mancato afflusso di turisti. A dicembre gli occupati indipendenti sono diminuiti di 79.000 unita’ rispetto a novembre (quindi quasi i quattro quinti dei 101.000 occupati in meno complessivi) mentre hanno perso 209.000 unita’ su dicembre 2019. Per il lavoro dipendente a termine si sono registrati 393.000 occupati in meno mentre i dipendenti permanenti sono cresciuti con 158.000 persone al lavoro in piu’ rispetto a dicembre 2019. Il calo dell’occupazione ha penalizzato soprattutto le donne e i giovani, per lo piu’ concentrati nei settori piu’ colpiti e con i contratti piu’ precari. Su 101.000 posti persi in un mese 99.000 hanno riguardato le donne e su 444.000 occupati in meno in un anno 312.000 erano donne, quindi circa tre su quattro. Se si guarda alle fasce di eta’ i giovani tra i 15 e i 24 anni hanno perso il 13,4% degli occupati mentre gli over 50, la fascia piu’ garantita da contratti stabili, sono cresciuti del 2,3%. In pratica gli under 25 hanno perso 167.000 posti e gli over 50, anche grazie all’effetto demografico, sono 197.000 in piu’. “Dobbiamo coprire le spalle ai lavoratori – ha detto la numero uno della Cisl, Annamaria Furlan – attraverso la cassa Covid e il blocco dei licenziamenti, non in modo selettivo, come propone Confindustria, Dobbiamo pensare a rilanciare il Paese e a creare le condizioni per dare piu’ tranquillita’ ai lavoratori”, ha detto, evitando il rischio di “conflitti sociali”. I dati Istat sull’occupazione a dicembre “non sorprendono” la Cgil che chiede con la segretaria confederale Tania Scacchetti di prorogare il blocco dei licenziamenti per evitare il “rischio sempre piu’ imminente di bomba sociale”. La richiesta arriva anche dalla Uil che parla di “febbre alta” per il mercato del lavoro. La Confcommercio segnala che il calo congiunturale e’ il peggiore dal lockdown e rimarca le difficolta’ degli indipendenti.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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