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Uno studio del Mario Negri conferma che la SLA è la malattia dei calciatori, soprattutto di quelli che giocano in Serie A

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La lista è purtroppo lunga: un elenco di calciatori morti per aver contratto la SLA, che vuol dire Sindrome Laterale Amiotrofica. Uno studio dei ricercatori dell’Istituto Mario Negri ha infatti confermato che  “è la malattia dei calciatori” e che “in Serie A il rischio di ammalarsi di SLA è 6 volte più alto” che nel resto della popolazione. Molti ricordano Stefano Borgonovo che è diventato un simbolo della lotta alla SLA e solo qualche altro,invece sono almeno 40 i calciatori ammalatisi e morti di SLA su un campione di 30.000 ex giocatori monitorati. Stando alla media nazionale, da questo campione sarebbero dovuti uscire al massimo due casi mentre, invece, sono molti di più. Enzo Blasone, Alberto Bonaretti, Albano Canazza, Fabrizio Dipietropaolo, Fabrizio Falco, Sauro Fracassa, Alvaro Gasparini, Adriano Lombardi, Enzo Matteucci, Celestino Meroni, Otello Milan, Lauro Minghelli, Ubaldo Nanni, Ernst Ocwirk, Giancarlo Pomelli, Giorgio Rognoni, Armando Segato, Narciso Soldan, Attilio Tassi, Gianluca Signorini, Guido Vincenzi. Tanto per ricordarne qualcuno. “L’auspicio – come ha detto Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori – attraverso la ricerca si possano dare soluzioni alle tante persone colpite da questa terribile malattia”.

La ricerca del Mario Negri di Milano in collaborazione con colleghi dell’Ospedale universitario di Novara e dell’Istituto Superiore di Sanità, presentato al meeting annuale dell’American Academy of Neurology, in svolgimento negli Usa, a Philadelphia, è partita dall’esame dei calciatori di Serie A,B,C rappresentati negli album della Panini dal campionato ’59-’60 fino al 2000: più di 23 mila calciatori seguiti dai  brevi ricercatori fino al 2018. Ebbene in questo periodo sono stati accertati 32 casi di SLA. I centrocampisti i più colpiti, 14, 6 attaccanti, 9 difensori, 3 portieri. Dalla ricerca vien fuori che che il rischio di contrarre la SLA fra gli ex calciatori è doppia rispetto al resto della popolazione ma diventa di 6 volte superiore per quello che riguarda i giocatori della Serie A. Inoltre i calciatori che si ammalano di SLA sono più giovani rispetto al resto della popolazione. Hanno poco più di 43 anni rispetto agli oltre 65 anni. Ma rimane un mistero il fatto che colpisca soprattutto i calciatori.

 

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Esteri

Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cronache

Caso Ferragni-Balocco, per il tribunale hanno ragione i consumatori: fu pratica scorretta

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La prima sezione civile del Tribunale di Torino ha emesso una sentenza significativa riguardante il caso Balocco, il ruolo di Chiara Ferragni, che hanno attirato l’attenzione nazionale. Il tribunale ha accolto il ricorso presentato da diverse associazioni, tra cui il Codacons, Utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef, contro la campagna di beneficenza condotta dall’industria dolciaria Balocco. La campagna in questione era stata realizzata attraverso la vendita di pandori griffati dall’influencer Chiara Ferragni, a favore di un ospedale torinese.

La giudice Gabriella Ratti ha emesso una dichiarazione che conferma le accuse mosse dalle associazioni ricorrenti. Secondo quanto riportato dalle associazioni stesse, la sentenza ha accertato la pratica commerciale scorretta messa in atto dall’azienda Balocco. Inoltre, ha evidenziato l’ingannevolezza dei messaggi diffusi al pubblico riguardo alla natura benefica della campagna associata alla vendita del prodotto.

Questa sentenza rappresenta un importante punto di svolta nel panorama delle pratiche commerciali e delle campagne di beneficenza condotte dalle aziende. Mette in luce la necessità di maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle imprese nell’affrontare iniziative di questo tipo. La decisione del tribunale di Torino sottolinea l’importanza di verificare attentamente le pratiche di marketing e di beneficenza per garantire che siano etiche e rispettose dei consumatori.

Il caso Balocco ha suscitato un dibattito su scala nazionale riguardo alla relazione tra marketing, beneficenza e trasparenza aziendale. È probabile che questa sentenza abbia un impatto significativo sul modo in cui le aziende progettano e promuovono le loro campagne di responsabilità sociale d’impresa, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore chiarezza e autenticità nelle loro iniziative benefiche

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Economia

Ue: Italia resta vulnerabile su debito, deficit e crescita

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“L’Italia continua a far fronte alle vulnerabilità legate all’elevato debito pubblico, abbinato a consistenti deficit di bilancio e a una debole crescita della produttività in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e di alcune debolezze residue nel settore finanziario”. E’ quanto si legge nelle conclusioni degli esami approfonditi della Commissione europea, nell’ambito della procedura per gli squilibri macroeconomici del Paese.
“Il rapporto debito pubblico/Pil dell’Italia è diminuito nettamente di circa 15 punti percentuali rispetto al suo picco durante la crisi pandemica, principalmente a causa della forte crescita del Pil nominale, mentre i deficit di bilancio sono rimasti elevati – ricorda l’esecutivo comunitario -. Tuttavia, con il 139,8% del Pil nel 2023 secondo le previsioni autunnali 2023 della Commissione, il rapporto debito pubblico è ancora elevato e si prevede che la tendenza al ribasso si invertirà quest’anno e il prossimo. Ciò è dovuto principalmente a un ampio aggiustamento stock-flussi che incrementa il debito, ancora consistente anche se in diminuzione, ai disavanzi pubblici e a un differenziale tra crescita nominale e tasso di interesse meno favorevole”.
“Inoltre, gli ingenti costi del servizio del debito limitano ulteriormente la portata del governo per quanto riguarda le politiche fiscali a sostegno della crescita. I rischi per la sostenibilità fiscale rimangono elevati nel medio e medio termine nel lungo termine”, afferma anche Palazzo Berlaymont. Sulla produttività la Commissione segnala un “andamento piatto” che riflette “persistenti carenze strutturali” con “condizioni di finanziamento più restrittive” che “smorzano le prospettive di un ulteriore incremento del capitale”.
“Le banche italiane sono ancora notevolmente esposte al rischio di credito sovrano e all’andamento dei prestiti garantiti dallo Stato nei loro bilanci – nota tra l’altro l’Idr della Commissione -. La qualità degli attivi bancari è notevolmente migliorata e la redditività è aumentata parallelamente alla normalizzazione della politica monetaria, anche se le banche potrebbero dover affrontare sfide man mano che l’impatto economico della stretta finanziaria si espande ulteriormente”. “Una materializzazione dei rischi derivanti da queste vulnerabilità potrebbe avere ripercussioni su altri Stati membri attraverso vari canali, di modo che le vulnerabilità abbiano rilevanza transfrontaliera”, afferma tra l’altro la Commissione.
Bruxelles segnala infine nelle proprie conclusioni degli esami approfonditi che “rimane essenziale mantenere il ritmo di attuazione del Pnrr, comprese le misure a sostegno delle competenze e della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei giovani”.

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