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Cronache

Ucciso davanti a villa: vittima colpita alle spalle

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– E’ stato colpito alle spalle, all’altezza della scapola destra. E’ una delle prime informazioni emerse dall’autopsia eseguita sul corpo del giovane trovato morto ieri mattina a 20 metri dall’abitazione del custode che ha esploso, dalle finestre, cinque colpi di arma da fuoco. Assieme al medico legale Alberto Amadesi, ha partecipato all’accertamento autoptico anche il perito balistico Raffaella Sorropago che, da Roma su richiesta della Procura, da questa mattina alle 8 e’ stata impegnata con i rilievi a Villa Gessa a Bazzano, nella campagne della Valsamoggia nel Bolognese. Fondamentale, per chiudere il cerchio sull’accaduto, sara’ la sua relazione che si aggiungera’ agli accertamenti eseguiti dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche. In mattinata, oltre ai Vigili del fuoco che sono intervenuti per alcune rilevazioni sulle condizioni degli edifici accanto alla dimora storica, e’ tornato a Villa Gessa in via Ghiarino anche il custode 68enne che, al momento, rimane indagato a piede libero per omicidio preterintenzionale. Oltre ad avere controllato i suoi cani, ha seguito alcuni accertamenti fornendo la stessa spiegazione che, come riportato dall’avvocato Giovanni Donati, ha riferito durante l’interrogatorio di ieri pomeriggio in caserma alla presenza del pm Manuela Cavallo, titolare delle indagini. Ieri mattina, ha detto il custode, dopo avere sentito rumori provenire dalla porta di casa intorno alle 4, ha preso la revolver calibro 38, regolarmente detenuta, e ha sparato, da due finestre al primo piano, cinque colpi in tutto. Ha assicurato di averlo fatto perche’, spaventato, voleva intimidire e allontanare chi stava cercando di entrare nella sua abitazione. Dopo avere atteso qualche minuto, il 68enne e’ uscito e ha trovato, vicino a una catasta di legna, il corpo senza vita di un giovane, tra i 20 e i 25 anni e di carnagione chiara. Una persona che, ancora oggi, rimane senza una identita’. I carabinieri hanno chiesto la collaborazione degli organi di Polizia europei ed extraeuropei (Romania, Bulgaria, Polonia, Moldavia, Albania): gli investigatori vogliono capire se la vittima aveva precedenti di polizia nel paese d’origine o se e’ stata registrata qualche denuncia di scomparsa. Dal momento che sono stati denunciati ai militari della Compagnia di Borgo Panigale e del Nucleo investigativo cinque furti in via Ghiarino la notte in cui e’ morto il giovane nel giardino di Villa Gessa, incluso quello messo a segno nel capanno della dimora antica, come disposto dal comando provinciale di Bologna, hanno intensificato i controlli e programmato una copertura sulle 24 ore per la zona di Valsamoggia.

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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