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Grande Dorothea Wierer, la coppa del mondo di biathlon è sua

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“Quando ero bambina, non potevo immaginare che un giorno avrei vinto la Coppa del mondo. Sono molta orgogliosa di quello che ho fatto e sono orgogliosa anche di far parte di una Nazionale cosi’ forte. Siamo pochi atleti in Italia, ma abbiamo grande passione e diamo sempre tutto”. Dorothea Wierer e’ felicissima dopo la conquista della Coppa del mondo, la prima assoluta per l’Italia tra uomini e donne. Un risultato storico quello dell’altoatesina dagli occhi di ghiaccio che con il 12/o posto nella mass start di Oslo, ultima prova della stagione, si aggiudica il prestigioso trofeo al termine di una stagione vissuta sempre da protagonista, dove la continuita’ di rendimento ad altissimo livello ha fatto la differenza. Un’annata da incorniciare nella quale Wierer porta a casa l’oro mondiale della mass start, la coppa di specialita’ dell’inseguimento e la sfera di cristallo. L’azzurra ha quasi sempre ha dato spettacolo al poligono, ma ha vinto anche sapendo soffrire, come ha fatto nell’ultima gara, la mass start di Oslo. Grazie agli errori della compagna di squadra Lisa Vittozzi e della slovacca Anastasiya Kuzmina gia’ al primo poligono, dove invece lei ha trovato lo zero, di fatto il risultato finale non e’ mai stato in discussione, ma comunque Wierer ha dovuto faticare dopo i tre giri di penalita’ nella seconda serie e l’ha fatto con grande determinazione, stringendo i denti, al punto da non avere la forza per esultare al traguardo. La sua esultanza e’ stato un piccolo gesto di approvazione verso Lisa Vittozzi, arrivata appena prima di lei e bravissima nel difendere il secondo posto nella classifica generale con il 100% in piedi dopo aver mancato cinque bersagli su dieci a terra, suo tallone d’Achille imprevisto nel finale di stagione.

E’ bastata la dodicesima posizione sulla collina di Holmenkollen per conservare il primato: ironia della sorte, davanti a lei ci sono nell’ordine Marte Olsbu Roeiseland, Anastasiya Kuzmina (all’ultima gara della propria carriera) e, come detto, Lisa Vittozzi. E’ esattamente quello inverso della classifica generale: guadagnando altri 29 punti e scartandone 19, Wierer chiude a quota 904, contro gli 882 della Vittozzi, gli 870 della slovacca e gli 855 della norvegese. Una vicina all’altra. La storia l’ha scritta la ragazza di Rasun, ma in parte anche Vittozzi, perche’ se e’ vero che l’Italia mai aveva vinto una Coppa del mondo nel biathlon, lo e’ altrettanto che mai aveva piazzato due atlete nelle prime due posizioni, impresa riuscita a pochi altri paesi. “In questa stagione sono stata molto continua, anche sugli sci, sebbene ci sia stata qualche gara che non e’ andata al 100% – ricorda la Wierer nel dopo gara – Ma non siamo macchine, siamo atleti, quindi ci sta. Dopo i successi possono esserci dei giorni no e viceversa. Ma sono riuscita a mantenermi su un livello alto e crescere ancora un po’ sugli sci”. “Per me sarebbe importantissimo, dopo tutti questi risultati che abbiamo ottenuto, se il biathlon potesse avere sempre piu’ spazio in tv, perche’ e’ uno sport bellissimo e tutti quelli che lo guardano si appassionano. Ci sono sempre situazioni inaspettate e puo’ cambiare tutto all’ultimo secondo: e’ molto affascinante – conclude – Dedico la vittoria a tutta la squadra, agli allenatori, alla Federazione, al mio gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, agli sponsor, ai tifosi e alla famiglia”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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