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Esteri

Scoperte le ‘stanze di tortura’ delle mafie dell’Olanda e Belgio, arresti

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Le autorita’ olandesi hanno scoperto delle presunte ‘stanze di tortura’ nascoste all’interno di container trasformati in celle, situati al confine tra Olanda e Belgio, presumibilmente al servizio di una rete criminale internazionale dedita a rapimenti, riciclaggio e vari traffici illeciti. Sei persone sono state sottoposte a custodia, nell’ambito di una inchiesta condotta da tempo dalla polizia britannica e dall’Europol e che ha gia’ portato a centinaia di arresti. Lo riferisce la Cnn. I container erano rivestiti con materiale fonoassorbente, muniti di telecamere e in ogni ‘stanza’ erano presenti vari strumenti di tortura, tra cui una sedia da dentista munita di cinghie, manette, bisturi e cesoie. L’indagine ha preso le mosse dopo che la polizia e’ riuscita a penetrare in una chat crittografata chiamata EncroChat, riuscendo a intercettare i piani della rete criminale. Nel corso delle indagini e’ stata perquisita una casa di Rotterdam che si ritiene possa essere la base dell’organizzazione, dove sono stati trovati, fra l’altro, 24 chili di MDMA, tre furgoni rubati, due BMW, sette pistole e una variante cinese dell’AK-47. “In totale, sono state trovate 25 armi”, ha affermato la Procura olandese, che ritiene di avere sventato sul nascere una serie di rapimenti. EncroChat – riporta la Cnn citando la National Crime Agency (NCA) del Regno Unito – offriva un servizio di messaggistica istantanea per telefoni cellulari, un mercato criminale utilizzato da 60 mila persone in tutto il mondo per coordinare la distribuzione di beni illeciti, riciclaggio di denaro e pianificare omicidi. Sulla base delle informazioni carpite dalle intercettazioni, la polizia britannica ed europea ha gia’ arrestato centinaia di persone. Sequestrate anche 27 tonnellate di farmaci tra Regno Unito e Paesi Bassi.

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Zelensky ringrazia il Senato americano: un aiuto vitale

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Senato americano per aver approvato 61 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici al suo Paese. “Sono grato al Senato degli Stati Uniti per aver approvato un aiuto vitale per l’Ucraina”, ha scritto Zelensky sui social media poco dopo l’ok al massiccio pacchetto di aiuti per Kiev.

“Ringrazio il leader della maggioranza Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questa legislazione bipartisan, così come tutti i senatori degli Stati Uniti su entrambi i lati della navata che hanno votato a favore”, ha continuato il presidente ucraino. “Apprezzo ugualmente il sostegno del presidente Biden e non vedo l’ora che il disegno di legge venga firmato presto e che il prossimo pacchetto di aiuti militari corrisponda alla risolutezza che vedo sempre nei nostri negoziati”, ha aggiunto Zelensky. “Le capacità a lungo raggio, l’artiglieria e la difesa aerea dell’Ucraina sono strumenti fondamentali per ripristinare prima la pace giusta”, secondo il presidente. Gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore militare di Kiev nella sua guerra contro la Russia, ma il nuovo pacchetto di aiuti che include forniture militari vitali era rimasto bloccato per mesi al Congresso americano. L’esercito ucraino si trova ad affrontare una grave carenza di armi e di nuove reclute, mentre Mosca esercita una pressione costante da est.

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Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cina: infondate le accuse Usa di supporto militare a Mosca

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La Cina ha definito “infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare” di Pechino alla Russia, impegnata nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell’imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, “hanno presentato una legge sugli aiuti su larga scala per l’Ucraina, lanciando allo stesso tempo accuse infondate contro il normale commercio tra Cina e Russia. Questo tipo di approccio è estremamente ipocrita e del tutto irresponsabile, e la Cina vi si oppone con fermezza”. Sulla questione ucraina, “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e giusta, ha sostenuto attivamente i colloqui di pace e ha spinto per la soluzione politica”, ha rincarato Wang, per il quale Pechino “implementa costantemente le normative sull’esportazione di beni a duplice uso.

La Cina non è né artefice né parte della crisi ucraina e non ha mai gettato benzina sul fuoco e per questo con accetteremo che altri scarichino la responsabilità o diano la colpa a noi”. Negli ultimi anni, in particolare dall’aggressione di Mosca all’Ucraina di febbraio 2022, Cina e Russia hanno intensificato la cooperazione economica e i contatti diplomatici, portando la loro partnership strategica a livelli elevati, mai raggiunti prima. Pechino ha rivendicato un ruolo neutrale nel conflitto ucraino, ma evitato condanne di Mosca e ha offerto sostegno diplomatico ed economico, facendo schizzare l’interscambio commerciale nel 2023 al record di 240 miliardi di dollari.

Prima dell’imminente visita in Cina del 24-26 aprile, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Pechino sta indirettamente alimentando la guerra in Ucraina con la fornitura di componenti a Mosca usati per espandere le sue capacità militari. “Quando si tratta della base industriale della difesa russa, il principale contributore in questo momento è la Cina”, ha detto Blinken venerdì, dopo l’incontro ministeriale del G7 a Capri, aggiungendo che ciò “permette alla Russia di continuare l’aggressione contro l’Ucraina”.

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