Abbiamo già parlato di Napoli con il Decumano Maggiore e la magia degli angoli di storia, nascosti o meno, che custodisce nel suo ventre urbanodove tutto è sospeso senza tempo, tra sacro e profano.
Scivolando dolcemente verso il Golfo dominato da questa meravigliosa città che i Greci chiamarono Partenope, lo stesso nome che la leggenda vuole sia attribuito (quindi non a caso) anche ad una Sirena, tra gli eleganti palazzi barocchi e risorgimentali dell’ampia via Roma si fa largo il mare blu che da piazza Municipio in poi assumerà il ruolo di attore principale. Il porto è vivace come sempre e la brezza che non smette mai di accarezzare turisti e passanti, dona la sensazione che possa già respirarsi l’aria di Capri.
Proseguendo sull’arteria di via Acton ci lasciamo scivolare sulla desta il maestoso castello da tutti noto come il “Maschio Angioino” e, superata la galleria Vittoria, si apre alla nostra vista la Villa comunale, un altro polmone verde della città che si estende per centinaia di metri dividendoil Lungomare Caracciolo dall’elegante Riviera di Chiaia, dove boutique storiche di stilisti illustri come ad esempio “Cilento” e “Marinella”, tengono in vita l’arte della sartoria napoletana che tutto il mondo ci invidia e qui si mette letteralmente in fila per poter comprare questi capolavori di seta e altre stoffe pregiatissime.
Giungiamo così a Mergellina, un quadro vivente con le case che sembrano fare a gara per affacciarsi sul porticciolo, dove convivono lussuosissimi yacht e le caratteristiche barche dei pescatori che ogni giorno animano un mercatino ittico di altri tempi. Una commistione che rappresenta anche il modo di vivere della città, dove tutto si fonde, si scontra e si concilia.
L’acqua che gioca tra gli scogli è straordinariamente cristallina e lo diventa sempre più man mano che saliamo via Posillipo, che per le bellezze naturali, dimore storiche e moderne che attraversa, è sicuramente la più ambita di Napoli.
Qui l’omonimocircolo Posillipo rappresenta un centro di eccellenza sportiva che ha regalato alla ex capitale borbonica titoli nazionali e mondiali nelle varie discipline “acquatiche”, tra cui sicuramente il nuoto e la pallanuoto, ed oggi può vantareoltre cinquecento atleti in piena attività. Ma non solo. L’esclusiva associazione declina la sua attitudine marinara anche come molo privato che ospita circa cento imbarcazioni, nonché come esclusivo “lido” capace di alleviare le giornate di circa trecentosessanta soci ed amici.
A fare da padrone di casa troviamo il vulcanico e noto architetto “Pippo” Russo, colonna portante del Circolo, sempre garbato ed elegante, che al grido scaramantico di battaglia “Scio’ Scio’ Cicciue”, oltre a sostenere le attività sociali, organizza ed anima le serate più esclusive e più apprezzate dall’elitenapoletana.
Il panorama è mozzafiato e spazia dal Vesuvio alla Penisola Sorrentina, quindi Capri e poi, proprio a pochi metri sulla stessa spiaggetta che dal circolo prosegue verso Nord,l’affascinante Palazzo Donn’Anna, un capolavoro architettonico di tufo gialloforgiato nei secoli dal vento, dall’acqua e dal sale, e che oggi si staglia sul blu intenso del Tirreno con una sagomache non ha più tempo.
Proseguendo l’ascesa su questa strada che regala un’emozione dietro l’altra, si prende quota rapidamente e la vista del paesaggio diventa sempre più “aerea”,rendendo il panorama ancora più suggestivo. Quando il mare che ora tutto sembra abbracciare, diventa ancora più trasparente, vuol dire che siamo giunti proprio a “Marechiaro”. Da questo luogo in poi Napoli smette di essere città costiera e diventa idealmente un’isola caratterizzata dal verde inteso della Macchia Mediterranea che abbonda ovunque, e dalla quale sbucano ville considerate a buona ragione tra le più belle al mondo, arroccate sulla costa che salta nell’acqua o dolcemente adagiate su dolci pendii. Ormai il caos metropolitano è solo un ricordo. Strette vie scendono tortuose verso le spiaggette sottostanti che sbucano tra la roccia ed il basalto e conducono in vere e proprie cartoline d’autore.
Il Parco Virgiliano è poi un’esperienza nell’esperienza e ai suoi piedi ci si imbatte nell’area marina protetta del Parco Sommerso di Gaiola, dal quale affiora il famosissimo avamposto di roccia dalla sagoma surreale.
Alla sera, dopo tanto vagare tra luoghi che hanno incanto i sensi, non si può perdere l’occasione di sostare nei più rinomati ristoranti dove poter gustare il meglio del pescato quotidiano, preparato secondo i canoni dell’arte culinaria partenopea che detta legge in tutto il mondo. Tra le candele accese dei tavoli in penombra, restiamo sospesi tra cielo e mare su terrazzi dovepoter continuare ad ammirare il paesaggio di una bellezzaormai struggente, che ora si tinge di rosa e poi di arancione e viola. Da Capri si intravedono le prime luci della notte e l’isola sembra così vicina da poter essere toccata con la mano, mentre si continua ad assaporare il gusto della vita in questo angolo di mondo dove non si può più capire quale sia sogno e quale la realtà.
Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop punta sull’Intelligenza Artificiale come strumento innovativo per la tutela di un prodotto Dop e ha realizzato il primo progetto in Italia per l’utilizzo dell’IA con l’obiettivo di contrastare i prodotti fake e il fenomeno dell’Italian sounding.
L’iniziativa sarà presentata in conferenza stampa il prossimo 9 aprile alle ore 11 nella sala Cavour del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste in via XX Settembre a Roma.
All’incontro con i giornalisti interverranno Matteo Lorito, rettore dell’università Federico II di Napoli e presidente del Comitato scientifico del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop; Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela; Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio; Angela Nobile, responsabile settore Vigilanza del Consorzio; Giorgio Ciardella, Cto Farzati Spa. Modera Mauro Rosati, direttore di Origin Italia.
I Formaggi più Conosciuti nel Mondo: Un Viaggio nel Mondo dei Sapori
Il mondo dei formaggi è un universo vasto e affascinante, dove la tradizione, la cultura e l’arte si fondono per creare gusti unici e indimenticabili. Tra le molte varietà di formaggi che popolano i mercati e le tavole di tutto il mondo, alcuni si sono distinti per la loro fama e il loro riconoscimento universale. Scopriamo insieme la classifica dei formaggi più conosciuti al mondo e deliziamoci con i loro sapori caratteristici.
1. Mozzarella
La mozzarella, il formaggio italiano per eccellenza, occupa il primo posto in questa classifica. Con la sua texture morbida e il gusto delicato, la mozzarella è un ingrediente fondamentale in molte ricette italiane, come la classica pizza Margherita e la caprese.
2. Cheddar
Originario dell’Inghilterra, il Cheddar è un formaggio dal sapore intenso e versatile. Utilizzato in una varietà di piatti, dal cheeseburger al mac and cheese, il Cheddar ha conquistato il palato di milioni di persone in tutto il mondo.
3. Feta
Proveniente dalla Grecia, la Feta è un formaggio fresco e salato, amato per la sua consistenza cremosa e il suo gusto deciso. È l’ingrediente perfetto per insalate greche, piatti a base di verdure e antipasti mediterranei.
4. Ricotta
Con la sua consistenza soffice e il suo sapore leggermente dolce, la ricotta è un formaggio italiano amato sia per dolci che per piatti salati. È l’ingrediente principale di lasagne, cannoli e molte altre prelibatezze della cucina italiana.
5. Parmigiano Reggiano
Conosciuto come il “Re dei Formaggi”, il Parmigiano Reggiano è un tesoro culinario dell’Italia. Con il suo sapore ricco e complesso, il Parmigiano Reggiano è perfetto da grattugiare su pasta, zuppe e insalate.
6. Gouda
Originario dell’Olanda, il Gouda è un formaggio semiduro con una consistenza burrosa e un sapore leggermente dolce. È delizioso da gustare da solo o accompagnato da frutta secca e marmellate.
7. Brie de Meaux
Il Brie de Meaux è un formaggio francese a pasta molle dal gusto cremoso e delicato. Con la sua crosta bianca floccata, il Brie de Meaux è un’eccellente scelta per antipasti eleganti e piatti da dessert.
8. Paneer
Originario dell’India, il Paneer è un formaggio fresco non stagionato utilizzato in molte ricette della cucina indiana. Con la sua consistenza soda e il suo sapore neutro, il Paneer si presta bene a essere marinate e grigliate.
9. Gorgonzola
Con il suo sapore pungente e la sua texture cremosa, il Gorgonzola è un formaggio italiano amato dagli amanti del gusto forte. È delizioso da gustare da solo o abbinato a frutta, miele e noci.
10. Camembert
Il Camembert è un altro formaggio francese a pasta molle, simile al Brie ma con un sapore più pronunciato. Perfetto da spalmare su pane croccante o da gustare con frutta fresca e vino bianco.
11. Mascarpone
Il Mascarpone è un formaggio italiano cremoso e delicato, noto per essere l’ingrediente principale del famoso dessert tiramisù. Con il suo sapore dolce e vellutato, il Mascarpone aggiunge ricchezza e cremosità a molte ricette dolci.
12. Burrata
La Burrata è un formaggio italiano fresco, composto da una sottile membrana di mozzarella riempita con stracciatella e panna. Con la sua consistenza cremosa e il suo gusto delicato, la Burrata è un’esplosione di sapori in ogni morso.
Questi sono solo alcuni dei formaggi più conosciuti e amati nel mondo, ognuno con le sue caratteristiche uniche e il suo posto speciale nella gastronomia globale. Che tu sia un appassionato di formaggi o un semplice amante del buon cibo, non c’è dubbio che esplorare il mondo dei formaggi sia un’esperienza gustosa e appagante.
Nuovo sprint alle eccellenze italiane. Per i prodotti Dop e Igp è arrivato il via libera all’accesso ai fondi da 25 milioni di euro messi a disposizione dal ministero dell’Agricoltura per la promozione nazionale e internazionale. C’è tempo fino al 15 maggio per presentare le domande. A presentare il decreto, al Masaf, lo stesso ministro, Francesco Lollobrigida, secondo il quale il lavoro svolto dai Consorzi “permetterà, davvero, di garantire, in prospettiva, una crescita dell’economia nazionale”. Beneficiari dell’intervento sono i 176 Consorzi di tutela delle Dop Igp del settore agroalimentare, anche organizzati in associazioni temporanee.
Tra le attività finanziabili rientrano campagne di informazione, azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a fiere ed esposizioni di rilevanza nazionale ed internazionale. L’iniziativa si inserisce in un quadro di un settore in cui l’Italia, con un totale di 855 cibi e vini certificati, è il Paese numero 1 in Europa per prodotti Dop (Denominazione origine controllata), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita), a cui si aggiungono 35 Bevande Spiritose Ig, per un totale di 890 Indicazioni Geografiche. Dal punto di vista economico il settore cibo Dop e Igp ha invece un valore-produzione di 8,85 miliardi, un valore al consumo di 17,4 miliardi e un valore- export di 4,65 miliardi. Gli occupati delle filiere Dop e Igp sono 550mila, 176 i consorzi di tutela riconosciuti e 89 mila gli operatori filiere Dop e Igp. Un sistema delle indicazioni geografiche che, secondo un’analisi di Coldiretti “sviluppa un valore di oltre 20 miliardi di euro”. “Io sono convinto che questa nazione non sarà mai competitiva sul piano della quantità, ed è una banalità viste le dimensioni di questa nazione, possiamo invece dedicarci al valore e il valore si riesce ad ottenere esclusivamente puntando su un modello organizzato e sistemico che metta in condizione di produrre sempre bene e di vendere sempre meglio”, ha detto Lollobrigida.
Ha poi ringraziato “tutti quelli che, anche in maniera trasversale, si sono mossi per difendere le Indicazioni geografiche e le Dop come concetto che definisce un prodotto di qualità legato indissolubilmente a un disciplinare, a una produzione di carattere territoriale”. “Alcune proiezioni – ha anche sottolineato – ci dicono che si può arrivare ad incrementare il mercato del nostro export dai 4 agli 8 miliardi nei prossimi anni continuando a lavorare”. Soddisfazione da parte dei Consorzi. “Accogliamo – commenta Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia che conta 78 Consorzi – il risultato dell’azione di Origin Italia che nel post Covid aveva richiesto al ministero misure speciali per sostenere il rilancio dei Consorzi di tutela, sollecitando su questo il ministro di allora Stefano Patuanelli e di seguito l’attuale ministro Francesco Lollobrigida, che ringraziamo per il loro impegno”, anche a favore dei Consorzi in fase di start-up. “Crediamo che il sistema nazionale delle Ig – afferma Cesare Mazzetti, presidente della Fondazione Qualivita – debba accogliere con grande favore questo nuovo provvedimento destinato ad amplificare gli effetti positivi della recente Riforma Europea”.