Collegati con noi

Cronache

Ragazze scandinave decapitate in Marocco, i quattro arrestati per i brutali omicidi sono soldati dell’Isis

Pubblicato

del

 

Quattro arrestati e un sospetto divenuto certezza. La pista insanguinata della decapitazione delle due ragazze scandinave, tre giorni fa alle pendici del monte Toubkal in Marocco, conduce dritta all’Isis. Se, come sembra, i video diffusi in rete sono autentici, il barbaro omicidio di Louisa Jesperen, danese di 24 anni, e Maren Ueland, norvegese di 28, porta la firma dei militanti del Califfato, che hanno violentato le due prima di tagliare loro la gola. Dopo la diffusione, ieri, del video macabro della decapitazione delle studentesse, oggi ne e’ spuntato un secondo, condiviso via Twitter dall’islamologo francese Ramoin Caillet. I quattro sospettati dell’omicidio, uno arrestato due giorni fa e altri tre fermati oggi, si dicono pronti a rispondere alla chiamata dell’Isis e a commettere attentati. Nel filmato, sullo sfondo, sventola la bandiera nera dello Stato islamico. Abu Bakr al Baghdadi ha “soldati in Marocco”, afferma uno dei sospettati che sembra essere il portavoce dei quattro, e aggiunge che il gruppo ha “sempre sostenuto i “combattenti nei campi di battaglia, e dunque non potevamo astenerci”. Poi la minaccia, con la citazione di una parte del versetto del Corano 9:29: “Combatti quelli che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno e neppure considerano proibito quel che e’ stato proibito da Allah e dal suo messaggero”. Un omicidio “politicamente motivato e quindi un atto di terrorismo”, ha detto il primo ministro danese Lars Loekke Rasmussen, secondo il quale “ci sono ancora forze oscure che vogliono combattere i nostri valori” e di fronte alle quali “non dobbiamo arrenderci”.

 

La procura marocchina oggi ha dato notizia che il primo dei fermati sarebbe affiliato a un gruppo islamista. Sugli altri sono in corso le prime indagini. Difficile dire quanto le minacce dei quattro siano il frutto di un gruppo organizzato e radicato tra i monti dell’Atlante o quanto siano piu’ o meno estemporanee uscite di lupi solitari uniti solo dall’odio anti-occidentale. Ma i riferimenti a quanto accade nella guerra di Siria non sono una buona notizia e fanno pensare a una cellula strutturata. “Non potremmo vivere in una terra in cui la legge di Dio (la sharia) non e’ osservata. Come potremmo divertirci vivendo quando siamo i primi a guardare la scia di distruzione lasciata dall’aereo della coalizione crociata?”, si afferma nel video che fa riferimento anche ai “fratelli di Hajin”, la citta’ siriana dove i terroristi avrebbero contato numerose vittime tra le loro fila.

Advertisement

Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

Pubblicato

del

Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

Continua a leggere

Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

Pubblicato

del

 

La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

Continua a leggere

Cronache

Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

Pubblicato

del

 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto