“Abbiamo appena vinto le primarie del New Hampshire. Quello che abbiamo fatto insieme qui non e’ nulla di meno dell’inizio di una rivoluzione politica, Grazie a questa vittoria vinceremo anche le prossime”, annuncia Bermie Sanders davanti ad una folla di fan esultanti. Confermando i pronostici della vigilia, il senatore socialista si aggiudica il secondo turno delle primarie dem in New Hampshire con il 26%, staccando di meno di due punti l’ex sindaco di South Bend Pete Buttigieg, che in Iowa lo aveva battuto di un soffio strappando due delegati in piu’. Entrambi escono dalle urne rafforzati come i frontrunner della corsa e come i portabandiera delle due anime del partito, quella radicale e quella moderata. Vivendo nel vicino Vermont, Bernie aveva il vantaggio di giocare quasi in casa in questo piccolo stato bianco e progressista del New England, dove nel 2016 aveva trionfato col 60,40%, superando di 22 punti l’unica rivale, Hillary Clinton. Oggi invece doveva fare i conti con un parterre di altri nove candidati, che hanno disperso il voto, anche se due hanno gia’ annunciato il ritiro: l’imprenditore di origine asiatica Andrew Yang e il senatore del Colorado Michael Bennet. A ore e’ atteso quello dell’ex governatore del Massachusetts Deval Patrick. Puo’ cantare vittoria anche Mayor Pete: “Avete scelto una nuova era di sfide con una nuova generazione di leader”, afferma davanti ai suoi supporter, ringraziando il marito Chasten (“l’amore della mia vita che mi tiene con i piedi per terra”) e tutti i candidati, a partire da Sanders, “che ammiro sin da quando ero studente e rispetto”. Poi e’ abile a fare appello anche agli indipendenti e ai “futuri ex repubblicani” per creare una coalizione “ampia, inclusiva”. E ad attaccare Trump, “il presidente piu’ divisivo della storia americana” che “ha compromesso la credibilita’ degli Usa nel mondo”. La sorpresa della serata e’ la senatrice centrista del Minnesota Amy Klobuchar, che si piazza terza quasi col 20% insidiando la leadership di Buttigieg e vincendo nettamente la sfida tutta femminile con la piu’ blasonata collega Elizabeth Warren, precipitata dal podio sotto il 10%. L’ascesa della Klobuchar era stata preannunciata dai sondaggi ma il suo e’ un vero e proprio exploit perche’ fa terra bruciata tra se’ e Joe Biden. “Hello America, sono Amy Klobuchar e battero’ Donald Trump”, si e’ presentata ai fan, orgogliosa di aver ridefinito la parola “grit” (fegato) e di aver smentito le Cassandre: “Sono tornata e ho messo a segno il risultato. L’America merita un presidente resiliente come il suo popolo”.
Debacle invece per la Warren, che non ha beneficiato neppure della vicinanza del suo Massachusetts e che ora dovra’ riflettere se continuare il duello fratricida con Sanders per la guida dell’ala progressista. Per ora tuttavia non getta la spugna, smentendo le previsioni di Trump che la dava di ritorno a casa per “bere una bella birra fredda col marito”: “La battaglia per salvare la nostra democrazia e’ una battaglia in salita, ma la nostra campagna e’ costruita per una lunga distanza e abbiamo appena cominciato”. La senatrice si e’ complimentata con Sanders, Buttigieg e Klobuchar ma ha detto che “la battaglia tra fazioni nel nostro partito ha preso una svolta aspra nelle ultime settimane” e pensa di essere ancora la candidata migliore per unire i dem. L’altro sconfitto (annunciato) della serata e’ il candidato moderato dell’establishment del partito, Joe Biden, che pero’ e’ andato peggio del previsto, scivolando dal quarto posto in Iowa al quinto posto in New Hampshire con un imbarazzante 8,4%. L’ex vicepresidente, che partiva come favorito all’inizio della corsa, aveva messo le mani avanti preannunciando che dopo il colpo subito in Iowa ne avrebbe preso un altro in New Hampshire. La batosta era cosi’ nell’aria che ha preferito ‘scappare’ ad urne aperte in South Carolina, che col Nevada e’ la sua ultime sue speranza di ‘backback’ grazie a neri e latinos. “La mia gara non e’ finita, siamo solo all’inizio, la comunita’ afroamericana e ispanica non si e’ ancora espressa”, ha rilanciato. Ma il 3 marzo lo attende la prova del Super Tuesday, quando scendera’ in campo anche il miliardario Michael Bloomberg, dato in decollo dai sondaggi sull’onda dei suoi spot milionari e gia’ bersaglio dei tweet al veleno di Donald Trump.
Un terremoto di magnitudo 5,7 ha colpito venerdì al largo degli isolotti greci di Strophades nel Mar Ionio (ovest), secondo l’Osservatorio Euro-Mediterraneo, ma al momento sembra non aver causato vittime o danni gravi, secondo i media. “La scossa tellurica è stata registrata alle 09.12 ora locale ad una profondità di 20 km in una regione dove i terremoti sono frequenti”, ha dichiarato il sismologo Gerassimos Papadopoulos alla televisione pubblica Ert.
Secondo Gerassimos Papadopoulos, al terremoto sono seguite due scosse di assestamento di magnitudo 2,9 e 4,5. La scossa è stata avvertita anche nella vicina isola di Zante e nella penisola del Peloponneso. L’Osservatorio di Atene aveva inizialmente segnalato due terremoti successivi di magnitudo 5,2 e 5,7, ma Gerassimos Papadopoulos non ha escluso “un errore di sistema” e ha riferito di un unico terremoto di magnitudo 5,7 sulla scala Richter.
Le Strophades sono costituite da due isolotti, uno disabitato e l’altro che ospita un monastero. La Grecia è situata su importanti faglie geologiche e i terremoti si verificano frequentemente, soprattutto in mare, ma di solito non causano vittime o danni gravi. L’ultimo terremoto fatale di magnitudo 7 in Grecia è avvenuto il 30 ottobre 2020 nel Mar Egeo, tra l’isola greca di Samos e la città di Smirne (Turchia occidentale).
La situazione delle donne in Afghanistan continua a peggiorare. Con un annuncio shock, i talebani hanno detto che inizieranno a lapidare a morte in pubblico le donne accusate di adulterio, rivendicando il diritto di far rispettare la sharia (la legge islamica). Nel proclamarlo con un messaggio vocale trasmesso dalla tv di Stato, il leader supremo, Hibatullah Akhundzada, ha voluto avvertire principalmente coloro che, in Occidente, criticano il governo talebano, che Akhundzada controlla di fatto da Kandahar, attraverso editti basati sulla sua interpretazione rigorosa dell’Islam. Nel messaggio il mullah, che nessuno ha mai visto, ha definito i difensori dei diritti umani occidentali “rappresentanti del diavolo”.
“Voi dite che è una violazione dei diritti delle donne quando le lapidiamo. Ma presto attueremo la punizione per l’adulterio”, ha detto. “Fustigheremo le donne in pubblico. Le lapideremo in pubblico. Sono tutte cose che vanno contro la vostra democrazia, ma continueremo a farlo”, ha proseguito. Il leader supremo ha giustificato la mossa come il proseguimento della lotta dei talebani contro le influenze occidentali. “Il nostro lavoro non si è concluso con la conquista di Kabul, ma è appena iniziato”, ha aggiunto. La notizia è stata accolta con orrore, ma non con sorpresa, dai gruppi per i diritti delle donne afghane, secondo i quali lo smantellamento di ogni diritto e protezione residua per i 14 milioni di donne e ragazze del Paese è ormai quasi completato.
Secondo Safia Arefi, avvocata e responsabile dell’organizzazione afghana ‘Women’s Window of Hope’, l’annuncio dei talebani è stato favorito dal silenzio della comunità internazionale. “Con questo annuncio, è iniziato un nuovo capitolo di punizioni e le donne afghane stanno vivendo una profonda solitudine”, ha detto Arefi, citata dal Guardian. “Ora nessuno è al loro fianco per salvarle dalle punizioni talebane. La comunità internazionale ha scelto di rimanere in silenzio di fronte a queste violazioni dei diritti delle donne”, ha aggiunto.
I talebani hanno ripreso il potere nell’agosto del 2021, in seguito al crollo del governo sostenuto a livello internazionale e al ritiro di tutte le truppe occidentali guidate dagli Stati Uniti dopo quasi 20 anni di coinvolgimento nella guerra afghana. Da allora il regime ha bloccato l’istruzione femminile oltre le scuole elementari e ha imposto crescenti restrizioni alla partecipazione delle donne nei luoghi di lavoro pubblici e privati, impedendo loro di lavorare con l’Onu e altre organizzazioni umanitarie. Ma il mullah giustifica queste misure affermando di seguire la cultura afghana e i principi islamici.
La depressione Nelson continua a fustigare il Portogallo. La giornata di ieri è stata particolarmente difficile, con fenomeni climatici estremi che hanno provocato disagi e preoccupazione tra i portoghesi, i quali tuttavia non hanno mancato di testimoniare i fenomeni attraverso le loro reti sociali. Nel pomeriggio un tornado si è manifestato vicino al ponte Vasco da Gama, il più lungo dei due che a Lisbona collegano le sponde dell’estuario del Tago. Il vento forte ha obbligato anche a invertire la rotta di diversi aerei in fase di atterraggio nell’aeroporto Humberto Delgado. Ma la capitale portoghese non è stata l’unica a registrare fenomeni climatici rari. Le basse temperature, per esempio, hanno provocato delle inusuali nevicate all’isola Terceira, nell’arcipelago delle Azzorre. Il maltempo, dicono i meteorologi, si protrarrà in Portogallo almeno fino a Pasqua.