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Per gli operatori del turismo il decreto Rilancio non basta ma…

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Il Dl Rilancio non riuscira’ a rilanciare il turismo, anche se c’e’ apprezzamento per gli sforzi del ministro Dario Franceschini e si comprende che la “coperta” a disposizione era piuttosto corta. Ne sono convinti associazioni e operatori del turimo. “Meglio di come pensavamo ma per il rilancio del turismo ancora non basta. Ci sono provvedimenti specifici (come l’Imu che e’ una boccata d’ossigeno per le aziende oppure gli affitti degli alberghi) ma quello che noi contestiamo e’ che non si faccia una graduatoria di gravita’ dei settori e si continuino a fare dei provvedimenti erga omnes che sono sufficienti per alcuni settori che riprenderanno molto piu’ rapidamente ma che non sono assolutamente insufficienti per settori come il nostro la cui coda della crisi sara’ molto ma molto piu’ lunga” dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. “Se domani mattina un negozio apre, qualcuno andra’ a comprare. Se domani mattina gli alberghi aprono ma le frontiere sono chiuse, i turisti continueranno a non venire” aggiunge. Sul bonus vacanze Bocca dice: “L’ho detto e ribadito anche a Franceschini. Il bonus vacanze non serve al rilancio del turismo ma davvero spero di sbagliarmi. Ci hanno messo piu’ di due miliardi e secondo me metterli su li’ e non sulle imprese per me non ha senso”. “Capiamo anche a un certo punto – spiega la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – anche la posizione del ministro: ci sono 55 miliardi in ballo che non sono pochi ma per tutto che c’e da fare sono pochissimi. Per il turismo hanno ritagliato una cifra che potrebbe anche essere soddisfacente se non fosse che in realta’ il modo in cui e’ stata utilizzata potrebbe non essere quello piu’ efficace per le imprese”. “Questo governo – sottolinea – ha l’esigenza di intervenire in modo diretto sulle persone mentre, a nostro avviso, e’ una visione un po’ miope perche’ le imprese fanno ripartire l’economia e quindi creano a cascata benessere anche per le persone. L’aver voluto fare la punta di diamante delle misura attraverso in bonus vacanza che va a cadere sulle persone invece che sulle imprese ci potrebbe penalizzare. A questo punto bisognera’ mettere in campo una campagna decisa di promozione che lo stesso Governo si e’ impegnato a fare con 20 milioni di euro nello stesso decreto per sfruttare quanto piu’ possibile questi due miliardi e trecentomila che lo Stato si e’ posto come tetto per il bonus vacanze”. “Un decreto molto atteso dal quale ci aspettavamo una piu’ consistente considerazione verso un comparto, quello turistico, maggiormente colpito dall’impatto dell’emergenza sanitaria ed economica” sottolinea Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. “Per le imprese ricettive – spiega – l’onda lunga della crisi si protrarra’ fino al prossimo anno, per questo chiediamo interventi piu’ sostanziosi di liquidita’ immediata a fondo perduto, velocizzando al massimo la semplificazione dei procedimenti burocratici. La Francia oggi ha annunciato un piano Marshall per il turismo, serve subito uno choc positivo per un settore cosi’ strategico per l’economia del Paese e sostenere le imprese in questa crisi senza precedenti”.

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Cronache

Caso Ferragni-Balocco, per il tribunale hanno ragione i consumatori: fu pratica scorretta

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La prima sezione civile del Tribunale di Torino ha emesso una sentenza significativa riguardante il caso Balocco, il ruolo di Chiara Ferragni, che hanno attirato l’attenzione nazionale. Il tribunale ha accolto il ricorso presentato da diverse associazioni, tra cui il Codacons, Utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef, contro la campagna di beneficenza condotta dall’industria dolciaria Balocco. La campagna in questione era stata realizzata attraverso la vendita di pandori griffati dall’influencer Chiara Ferragni, a favore di un ospedale torinese.

La giudice Gabriella Ratti ha emesso una dichiarazione che conferma le accuse mosse dalle associazioni ricorrenti. Secondo quanto riportato dalle associazioni stesse, la sentenza ha accertato la pratica commerciale scorretta messa in atto dall’azienda Balocco. Inoltre, ha evidenziato l’ingannevolezza dei messaggi diffusi al pubblico riguardo alla natura benefica della campagna associata alla vendita del prodotto.

Questa sentenza rappresenta un importante punto di svolta nel panorama delle pratiche commerciali e delle campagne di beneficenza condotte dalle aziende. Mette in luce la necessità di maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle imprese nell’affrontare iniziative di questo tipo. La decisione del tribunale di Torino sottolinea l’importanza di verificare attentamente le pratiche di marketing e di beneficenza per garantire che siano etiche e rispettose dei consumatori.

Il caso Balocco ha suscitato un dibattito su scala nazionale riguardo alla relazione tra marketing, beneficenza e trasparenza aziendale. È probabile che questa sentenza abbia un impatto significativo sul modo in cui le aziende progettano e promuovono le loro campagne di responsabilità sociale d’impresa, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore chiarezza e autenticità nelle loro iniziative benefiche

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Economia

Ue: Italia resta vulnerabile su debito, deficit e crescita

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“L’Italia continua a far fronte alle vulnerabilità legate all’elevato debito pubblico, abbinato a consistenti deficit di bilancio e a una debole crescita della produttività in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e di alcune debolezze residue nel settore finanziario”. E’ quanto si legge nelle conclusioni degli esami approfonditi della Commissione europea, nell’ambito della procedura per gli squilibri macroeconomici del Paese.
“Il rapporto debito pubblico/Pil dell’Italia è diminuito nettamente di circa 15 punti percentuali rispetto al suo picco durante la crisi pandemica, principalmente a causa della forte crescita del Pil nominale, mentre i deficit di bilancio sono rimasti elevati – ricorda l’esecutivo comunitario -. Tuttavia, con il 139,8% del Pil nel 2023 secondo le previsioni autunnali 2023 della Commissione, il rapporto debito pubblico è ancora elevato e si prevede che la tendenza al ribasso si invertirà quest’anno e il prossimo. Ciò è dovuto principalmente a un ampio aggiustamento stock-flussi che incrementa il debito, ancora consistente anche se in diminuzione, ai disavanzi pubblici e a un differenziale tra crescita nominale e tasso di interesse meno favorevole”.
“Inoltre, gli ingenti costi del servizio del debito limitano ulteriormente la portata del governo per quanto riguarda le politiche fiscali a sostegno della crescita. I rischi per la sostenibilità fiscale rimangono elevati nel medio e medio termine nel lungo termine”, afferma anche Palazzo Berlaymont. Sulla produttività la Commissione segnala un “andamento piatto” che riflette “persistenti carenze strutturali” con “condizioni di finanziamento più restrittive” che “smorzano le prospettive di un ulteriore incremento del capitale”.
“Le banche italiane sono ancora notevolmente esposte al rischio di credito sovrano e all’andamento dei prestiti garantiti dallo Stato nei loro bilanci – nota tra l’altro l’Idr della Commissione -. La qualità degli attivi bancari è notevolmente migliorata e la redditività è aumentata parallelamente alla normalizzazione della politica monetaria, anche se le banche potrebbero dover affrontare sfide man mano che l’impatto economico della stretta finanziaria si espande ulteriormente”. “Una materializzazione dei rischi derivanti da queste vulnerabilità potrebbe avere ripercussioni su altri Stati membri attraverso vari canali, di modo che le vulnerabilità abbiano rilevanza transfrontaliera”, afferma tra l’altro la Commissione.
Bruxelles segnala infine nelle proprie conclusioni degli esami approfonditi che “rimane essenziale mantenere il ritmo di attuazione del Pnrr, comprese le misure a sostegno delle competenze e della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei giovani”.

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Cronache

Roma, esalazioni tossiche dalla spa, albergo evacuato, alcuni dipendenti intossicati

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Una situazione di emergenza si è verificata oggi in un hotel in via Rasella, nel cuore di Roma, a causa di esalazioni tossiche probabilmente provenienti dalla zona tecnica del centro benessere della struttura. L’evento ha portato all’evacuazione dell’hotel e al soccorso di diverse persone intossicate.

Secondo le autorità, otto persone sono state soccorse a seguito dell’incidente. Cinque di loro sono state trasportate in ospedale, tre delle quali con sintomi lievi, mentre altre due sono state ricoverate in codice rosso, ma non sarebbero in pericolo di vita. Tutti i pazienti presentano difficoltà respiratorie causate dall’inalazione di cloro, e si tratterebbero di dipendenti della struttura coinvolta. Come ha spiegato il direttore della struttura soltanto i dipendenti nel momento della fuoriuscita delle esalazioni

Le cause dell’intossicazione sono state inizialmente attribuite a operazioni di manutenzione in corso nella Spa dell’hotel, che coinvolgevano l’uso di ipoclorito di sodio e acido solforico. Tuttavia, ulteriori indagini sono in corso per stabilire con certezza cosa abbia provocato il rilascio di sostanze nocive.

Nonostante il pericolo sembri essere rientrato e i locali siano stati adeguatamente areati, è necessario eseguire una verifica completa prima di consentire il rientro in sicurezza nella struttura. Nel frattempo, gli ospiti dell’hotel stanno rientrando per recuperare i propri effetti personali, mentre le operazioni di pulizia e ripristino procedono.

L’evacuazione ha coinvolto un considerevole numero di persone, dato che l’hotel dispone di 35 stanze tutte occupate da turisti. Tuttavia, il direttore dell’albergo ha confermato che tutti gli ospiti si trovano bene e che nessuno di loro era nella zona della Spa al momento dell’incidente, ad eccezione del personale coinvolto.

 

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