Dopo poco piu’ di sei mesi e mezzo – breve per sua stessa scelta -, si conclude l'”interim” di Alessandro Gisotti alla guida della Sala Stampa vaticana, e al suo posto, come nuovo direttore dell’organo comunicativo della Santa Sede, viene promosso un ‘quadro’ interno, Matteo Bruni, 42 anni, finora coordinatore del Settore accrediti e della partecipazione dei giornalisti ai voli papali in occasione dei viaggi apostolici di papa Francesco. Gisotti e’ a sua volta promosso, insieme a Sergio Centofanti, entrambi provenienti dalla file di Radio Vaticana prima e del portale Vatican News poi, vice direttore della Direzione editoriale del Dicastero per la Comunicazione, affiancando cosi’ il direttore Andrea Tornielli. Le tre nuove nomine del Papa, comunicate oggi a mezzogiorno dalla Sala Stampa, decorrono da lunedi’ 22 luglio. Con Bruni, nato a Winchester (Gran Bretagna), una laurea in Lingue alla Sapienza, sposato e con una figlia, proveniente dagli ambienti di Sant’Egidio – tuttora partecipa a progetti di cooperazione umanitaria e a programmi di sostegno agli anziani – e dal 2009 in forza alla Sala Stampa vaticana, diventa direttore una figura impegnata finora nell’ambito organizzativo e amministrativo piu’ che giornalistico e della comunicazione. In attesa che tutte le pedine siano al loro posto con la nomina anche di un vice direttore (ma le voci sempre piu’ insistenti parlano di ‘una’ vice), termina cosi’ la situazione provvisoria dell'”interim”, retto egregiamente e con grande professionalita’ dal 31 dicembre scorso da Gisotti, in seguito alle repentine dimissioni di Greg Burke e della vice Paloma Garcia Ovejero: uscite quanto meno ‘accelerate’ dal di poco precedente arrivo di Tornielli alla direzione editoriale dei media vaticani. Si puo’ prevedere che la linea comunicativa della Santa Sede, nella ‘piramide’ del Dicastero competente con al vertice il prefetto Paolo Ruffini, rimarra’ adesso ancora piu’ saldamente in mano allo stesso Tornielli, con una direzione editoriale rafforzata dall’ingresso dei nuovi vice Centofanti e Gisotti. Quest’ultimo ha voluto oggi ringraziare e salutare i colleghi giornalisti in Sala Stampa, con parole a tratti commosse in cui ha parlato di “sette mesi con un’intensita’ di sette anni”, ricordato il suo “mito” Joaquin Navarro-Valls, di cui non avrebbe mai immaginato di occupare la poltrona, elogiato l’altro suo ‘padre’ professionale Federico Lombardi, magnificato il grande lavoro “della squadra”, sottolineato il ruolo centrale che “l’informazione deve sempre di piu’ continuare ad avere nella Chiesa e nella Santa Sede”. E in una dichiarazione ha anche ringraziato il Papa, Ruffini e gli altri superiori “per aver rispettato la mia scelta – comunicata all’inizio del mandato e successivamente confermata – “di svolgere l’importante ruolo di portavoce “per un tempo limitato”. Il prefetto Ruffini ha posto l’accento sull'”importante passo in avanti nella definizione dell’assetto del Dicastero”, compiuto con le nomine di oggi “attraverso la valorizzazione di risorse interne”. Intervistato da Vatican News, infine, il neo-direttore Bruni, “onorato” per la nomina” e “grato della fiducia del Santo Padre e del prefetto Paolo Ruffini”, osserva che “la Sala Stampa e’ una struttura non grande, ma complessa”: “credo che conoscerla dall’interno possa risultare utile per una realizzazione piu’ profonda della riforma dello stesso Dicastero”, spiega. E nel mettere a disposizione del nuovo incarico il suo “bagaglio umano e professionale”, ricorda anche “l’impegno accanto ai poveri delle periferie a Roma e nel mondo, che ho vissuto con la Comunita’ di Sant’Egidio sin da giovane studente liceale”. “Oggi – aggiunge – mi si chiede un passo in piu’ e, accettando di compierlo, non posso che continuare a lavorare, al servizio del Papa e della Santa Sede, con la mia sensibilita’, che resta quella di una Chiesa di tutti, particolarmente dei poveri”.