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Omicidio Kashoggi, il telefono di Bezos hackerato dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman

Il regime saudita aveva negato in passato di aver preso di mira il telefono del fondatore di Amazon e proprietario del Washington Post ma il Guardián sostiene esattamente il contrario

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C’è un colpo  di scena nell’inchiesta sull’omicidio del giornalista saudita del Washington Post Jamal Khashoggi. Secondo il Guardian, infatti, il telefono di Jeff Bezos, capo di Amazon e proprietario del Washington Post, sarebbe stato “hackerato dal principe ereditario saudita”, Mohammed Bin Salman, cinque mesi prima dell’omicidio Kashoggi, collaboratore del quotidiano Usa.

Il regime saudita in precedenza aveva negato di aver preso di mira il telefono di Bezos, ma il quotidiano britannico ha fornito nuovi dettagli sulla vicenda: il dispositivo dell’uomo più ricco del mondo — si legge sul Guardian — sarebbe stato hackerato dopo aver ricevuto un messaggio video WhatsApp dal principe MBS. Secondo quanto riporta il giornale, i periti ritengono “altamente probabile” che nel messaggio-video partito da un numero in uso a MbS, ci fosse un malware capace di sottrarre una grande quantità di dati. L’attacco informatico contro Bezos si sarebbe verificato il primo maggio del 2018, cinque mesi prima dell’assassinio del giornalista.

Jamal Khashoggi, 60enne saudita, auto-esiliato nel 2017 negli Stati Uniti per aver criticato alcune decisioni del principe ereditario saudita bin Salman, venne ritrovato morto nell’ottobre 2018 dopo essere entrato nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul, in Turchia. Il 23 dicembre 2019 cinque persone sono state condannate a morte a Riad per l’omicidio. Nessuna incriminazione, invece, per Saud al Qahtani, stretto consigliere ed ex responsabile per la comunicazione sui social di bin Salman, ritenuto dalla Cia “il vero mandante dell’assassinio”. Secondo Human Rights Watch il processo non ha soddisfatto gli standard internazionali.

La relatrice speciale Onu, Agnes Callamard, ha chiesto un’indagine a livello internazionale: secondo lei, infatti, la morte di Khashoggi è stata “un omicidio extragiudiziale”, il tentativo di rapirlo una violazione dei diritti umani”, classificabile anche come «tortura».

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Zelensky ringrazia il Senato americano: un aiuto vitale

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Senato americano per aver approvato 61 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici al suo Paese. “Sono grato al Senato degli Stati Uniti per aver approvato un aiuto vitale per l’Ucraina”, ha scritto Zelensky sui social media poco dopo l’ok al massiccio pacchetto di aiuti per Kiev.

“Ringrazio il leader della maggioranza Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questa legislazione bipartisan, così come tutti i senatori degli Stati Uniti su entrambi i lati della navata che hanno votato a favore”, ha continuato il presidente ucraino. “Apprezzo ugualmente il sostegno del presidente Biden e non vedo l’ora che il disegno di legge venga firmato presto e che il prossimo pacchetto di aiuti militari corrisponda alla risolutezza che vedo sempre nei nostri negoziati”, ha aggiunto Zelensky. “Le capacità a lungo raggio, l’artiglieria e la difesa aerea dell’Ucraina sono strumenti fondamentali per ripristinare prima la pace giusta”, secondo il presidente. Gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore militare di Kiev nella sua guerra contro la Russia, ma il nuovo pacchetto di aiuti che include forniture militari vitali era rimasto bloccato per mesi al Congresso americano. L’esercito ucraino si trova ad affrontare una grave carenza di armi e di nuove reclute, mentre Mosca esercita una pressione costante da est.

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Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cina: infondate le accuse Usa di supporto militare a Mosca

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La Cina ha definito “infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare” di Pechino alla Russia, impegnata nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell’imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, “hanno presentato una legge sugli aiuti su larga scala per l’Ucraina, lanciando allo stesso tempo accuse infondate contro il normale commercio tra Cina e Russia. Questo tipo di approccio è estremamente ipocrita e del tutto irresponsabile, e la Cina vi si oppone con fermezza”. Sulla questione ucraina, “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e giusta, ha sostenuto attivamente i colloqui di pace e ha spinto per la soluzione politica”, ha rincarato Wang, per il quale Pechino “implementa costantemente le normative sull’esportazione di beni a duplice uso.

La Cina non è né artefice né parte della crisi ucraina e non ha mai gettato benzina sul fuoco e per questo con accetteremo che altri scarichino la responsabilità o diano la colpa a noi”. Negli ultimi anni, in particolare dall’aggressione di Mosca all’Ucraina di febbraio 2022, Cina e Russia hanno intensificato la cooperazione economica e i contatti diplomatici, portando la loro partnership strategica a livelli elevati, mai raggiunti prima. Pechino ha rivendicato un ruolo neutrale nel conflitto ucraino, ma evitato condanne di Mosca e ha offerto sostegno diplomatico ed economico, facendo schizzare l’interscambio commerciale nel 2023 al record di 240 miliardi di dollari.

Prima dell’imminente visita in Cina del 24-26 aprile, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Pechino sta indirettamente alimentando la guerra in Ucraina con la fornitura di componenti a Mosca usati per espandere le sue capacità militari. “Quando si tratta della base industriale della difesa russa, il principale contributore in questo momento è la Cina”, ha detto Blinken venerdì, dopo l’incontro ministeriale del G7 a Capri, aggiungendo che ciò “permette alla Russia di continuare l’aggressione contro l’Ucraina”.

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