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Cronache

Niente termoscanner ma Cei ai suoi, “basta fughe avanti”

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 La Conferenza Episcopale Italiana porta a casa un altro tassello nella trattativa per la ripresa delle celebrazioni. I tanto ‘temuti’ termoscanner, che avevano portato diversi vescovi a rinunciare ai funerali possibili da domani 4 maggio, non saranno “vincolanti”. E quindi non lo saranno neanche per le messe che dovrebbero partire, sempre nel rispetto delle norme anticontagio, entro la fine del mese. Ma ora la Cei serra i ranghi e chiede ai ‘suoi’ di non procedere in ordine sparso. “Sarebbe inopportuno fare corse in avanti, perche’ il bene comune, che e’ il bene di tutti, ci invita a camminare insieme a tutte le Chiese sorelle d’Italia, che vivono la pandemia in condizioni differenti”, ha detto il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti. Sui termoscanner per misurare la temperatura ai fedeli, il portavoce Cei don Ivan Maffeis spiega: “C’era una difficolta’ enorme, il Cts consapevole di come molti italiani stiano assumendo sempre maggiore responsabilita’ ha accettato di non rendere vincolante questa disposizione. Quindi, il termoscanner richiesto in un primo momento, non e’ piu’ considerato tale”. Domani dunque il primo passo, i funerali, nelle chiese italiane con le mascherine, le distanze, il massimo di 15 fedeli. Papa Francesco oggi ha ricordato e reso omaggio ai sacerdoti e ai medici morti nell’assistenza alle persone malate additandoli come “esempio” per tutti. Al Regina Coeli ha invece ‘benedetto’ la collaborazione internazionale nella ricerca di vaccini e cure, lanciando un appello perche’ siano accessibili a tutti. “E’ importante, infatti, mettere insieme le capacita’ scientifiche, in modo trasparente e disinteressato – sono le parole del Papa -, per trovare vaccini e trattamenti e garantire l’accesso universale alle tecnologie essenziali che permettano ad ogni persona contagiata, in ogni parte del mondo, di ricevere le necessarie cure sanitarie”. Infine il pontefice ha accolto l’appello lanciato dall’Alto Comitato per la fratellanza umana affinche’ il prossimo 14 maggio i credenti di tutte le religioni si uniscano spiritualmente in una giornata di preghiera, digiuno e opere di carita’, per “implorare Dio di aiutare l’umanita’ a superare la pandemia di coronavirus”.

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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