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Milan devastante all’Olimpico, spezzato il sogno scudetto della Lazio

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Il sogno scudetto della Lazio si infrange forse definitivamente in una calda serata, al cospetto del Milan che passa (con merito) all’Olimpico grazie ad un perentorio 3-0. Privi dei loro arieti, i ragazzi di Simone Inzaghi sono la pallida copia delle squadra che resta seconda in classifica, ma domani puo’ vedere l’Inter arrivarle ad un solo punto di distacco, se i nerazzurri batteranno il Bologna. Ed intanto la Juventus vola a +7 in classifica, lanciata verso il nono titolo consecutivo. Il Milan ha meritato perche’ ha saputo aspettare che la sfuriata iniziale dei padroni di casa si esaurisse, per poi colpire con autorita’, unendo ripartenze e fraseggi manovrati, senza mai chiudersi in difesa. In avvio Pioli lascia in panchina Rebic, suo asso nella manica in piu’ di un’occasione, ed in attacco si affida al solo Ibrahimovic, supportato da Calhanoglu, Bonaventura e dal 21enne belga Alexis Saelemaekers, appena riscattato dall’Anderlecht, che prende il posto dell’infortunato Castillejo. Inzaghi davanti non ha l’imbarazzo della scelta: squalificati sia Immobile che Caicedo, chiede i gol a Luis Alberto e Correa. Restera’ deluso. Il centrocampo a cinque e’ orchestrato da Lucas Leiva. Radu raggiunge la presenza n.300 in A con la Lazio. Senza pubblico l’Olimpico appare gigantesco, un catino che l’acquazzone pomeridiano ha reso ancor piu’ afoso. I biancocelesti pero’ non fanno calcoli e si rovesciano in territorio avversario. Il Milan non ci sta a farsi schiacciare ed appena vede un varco riparte in contropiede. La Lazio e’ piu’ intraprendente, ma sbaglia anche molto. Gli avversari ne approfittano per recuperare tanti palloni. Al 21′ una punizione di Milinkovic scavalca la barriera, Donnarumma blocca senza problemi. Due minuti dopo arriva, con un po’ di fortuna, il vantaggio rossonero, al primo tiro nello specchio di Strakosha.

Calhanoglu sferra un destro potente, ma e’ la deviazione con un tallone di Parolo a rendere la sua traiettoria imprendibile. La reazione laziale e’ veemente, ma anche un po’ confusa. L’assenza dei due attaccanti ‘di peso’ si sente. Delude soprattutto Correa, mai incisivo. Ibra si vede annullare un gol per fuorigioco al 31′. Ma al 33′ il cross di Saelemaekers colpisce l’avambraccio di Radu ed e’ rigore. Lo svedese trasforma. Sfortunato Strakosha, che intercetta ma non trattiene il pallone. Si fa male l’autore del primo gol ed al 38′ entra Paqueta’. Jony tenta un paio di cross, Donnarumma pulisce l’area senza tanti complimenti. La Lazio appare spenta, specie nella coppia Parolo-Stankovic. Ma a non rientrare in campo dell’intervallo e’ Leiva, sostituito da Adekanye. Anche Pioli cambia: fuori Ibrahimovic, dentro Rebic. Al 4′ Correa ha una buona occasione. Tiro debole e Donnarumma e’ pronto. Risponde Kessie, sinistro e Strakosha blocca a terra. Gol annullato per fuorigioco anche alla Lazio, Luis Alberto aspetta troppo a servire Lazzari. Inzaghi cerca forze fresche in panchina: fuori Jony e Radu, dentro Lukaku e Vavro. Due minuti ed e’ proprio quest’ultimo a perdersi in area Rebic che, ben servito da Bonaventura, con grande freddezza realizza il 3-0. E’ il 14′ e per la Lazio la notte scende definitivamente. Si fa male anche Milinkovic, poi Hernandez spreca malamente il quarto gol, bravo Strakosha a deviare. Sarebbe punizione troppo severa per la Lazio.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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Dries Mertens a Napoli con il piccolo Ciro, visita a sorpresa agli ex compagni di squadra

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Kat seduta al tavolino sulla spiaggia che bagna Palazzo Donn’Anna, Dries in acqua e la scritta: a casa. È il ritorno di Dries Mertens a casa sua, a Posillipo, per qualche giorno di riposo con la moglie e il piccolo Ciro. Mertens ha approfittato della sosta per andare a trovare i vecchi compagni di squadra a CastelVolturno, durante un allenamento e, ne siamo certi, per suonare la carica ai ragazzi che sembrano non ritrovare più la via del bel gioco e dei gol, soprattutto al Maradona. Una gradita visita a sorpresa, l’ha definita il Napoli sul suo sito ufficiale dove sono state pubblicate anche le foto che vedete qui.

Mertens con il piccolo Ciro

Abbracci, sorrisi: con il capitano Di Lorenzo che ha postato la foto su Instagram, con Lobotka, Osimhen e tutti gli altri e, ovviamente con Tommaso Starace. Il piccolo Ciro Romeo si è divertito a correre sull’erba del campetto: uno scugnizzo biondo, nato a Napoli, che chissà un giorno potrebbe ereditare la maglia numero 14 che indossava il padre e con la quale ha segnato 149 gol, record assoluto tra i goleador azzurri.

 

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Champions, il Borussia Dortmund in semifinale:4-2 all’Atletico Madrid

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Tletico Il Borussia Dortmund ha compiuto un’autentica impresa al Wanda Metropolitano, ribaltando il risultato dell’andata quando aveva perso per 2-1 e battendo 4-2 l’Atletico Madrid, qualificandosi così per le semifinali di Champions League.

La squadra di Diego Simeone è subito andata sotto, con il Dortmund che ha colpito due volte nel primo tempo grazie ai gol di Brandt e Maatsen. Tuttavia, i “colchoneros” hanno reagito nella ripresa, pareggiando il punteggio con un autogol di Hummels e un gol di Correa.

Il Dortmund peró ha continuato a spingere e ha trovato il gol del vantaggio con Fullkrug, prima di segnare la rete decisivo al 29′ con Sabitzer. Nonostante i tentativi dell’Atletico Madrid di rimontare, i tedeschi hanno saputo difendersi bene e hanno conquistato una meritata qualificazione alle semifinali. Ma anche se fuori dalla Champions il Cholo Simeone può sorridere lo stesso: il suo Atletico è  nel ricco mondiale a squadre e rappresenta la Spagna con il Real Madrid. Con l’eliminazione dell’Atletico ma anche del Barcellona dalla Champions, sconfitto dal Psg, il vantaggio dei ‘colchoneros’ sui blaugrana non è più riducibile.

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