In questo messaggio Mattarella parla di “un necessario riesame del Patto di Stabilità”. Ovvero la regola sacra del rigore europeo, quella per cui il rapporto tra deficit e Pil non deve superare il 3%. Un vincolo applicato con particolare intransigenza agli Stati indebitati come l’Italia. Le avesse pronunciate Matteo Salvini queste parole sarebbe successo il finimondo.
Per il presidente della Repubblica, che in passato aveva invece rimarcato più volte la necessità di conti in equilibrio e il valore costituzionalmente garantito del pareggio di bilancio, è una specie di rivoluzione. “Coesione e crescita – queste le parole di Mattarella – sono gli obiettivi ai quali guardare e il necessario riesame delle regole del patto di stabilità può contribuire a una nuova fase, rilanciando gli investimenti in infrastrutture, reti, innovazione, educazione e ricerca”. Il capo dello Stato, in un altro passaggio chiave, esorta l’Italia a “cogliere l’ occasione di fornire il suo contributo a questa fase di rinnovamento del progetto europeo” e a svolgere “un ruolo di primo piano, partecipando con convinzione e responsabilità a un progetto europeo lungimirante, sostenibile ed equilibrato dal punto di vista ambientale, sociale e territoriale”. Mattarella insiste: “Vanno fatti passi avanti per una fiscalità europea che elimini forme di distorsione concorrenziale e affronti invece il tema della tassazione delle grandi imprese multinazionali, per un sistema più equo e corretto”.
Le parole del Quirinale in serata vengono controfirmate da Paolo Gentiloni, l’uomo indicato dall’ Italia per una poltrona da commissario europeo (con la speranza che sia la più importante: quella agli Affari economici). “In Europa – ha detto l’ ex premier – si discuterà il rilancio della crescita, il futuro del lavoro e dell’ innovazione tecnologica. Non possiamo rimanere alla finestra”. Una settimana fa, alla festa del Fatto in Versilia, era stato Giuseppe Conte, ad annunciare uno degli obiettivi del governo prima ancora di giurare sulla Costituzione. È lo stesso citato da Mattarella: “L’ Italia darà il suo contributo per cambiare il Patto di Stabilità”.