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Mattarella riceve Gennaro Arma, definito l'”anti-Schettino”, ma il neo commendatore dice: ho fatto solo il mio dovere

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I media e non solo lo avevano incoronato l’eroe ‘anti Schettino’, per settimane alle prese con la diffusione del Covid sulla sua nave che – a differenza del suo collega e conterraneo – ha abbandonato per ultimo. E ora Gennaro Arma, comandante della nave Diamond Princess, e’ stato ricevuto al Quirinale da Sergio Mattarella, che gli ha consegnato l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. “Mi sento una persona normale che ha fatto il proprio dovere in una situazione difficile, come tanti altri. Il presidente mi ha fatto i complimenti per la gestione dell’emergenza”, spiega Arma, senza divisa ma in giacca, cravatta, mascherina e visibilmente emozionato dopo aver incontrato il Presidente della Repubblica. Lo scorso 2 marzo Gennaro Arma era stato l’ultimo ad abbandonare la Diamond Princess, ferma nel porto di Yokohama con 3.700 persone a bordo per quasi un mese, a causa della diffusione a bordo del virus.

Inevitabile il paragone al contrario con il comandante Francesco Schettino, campano dal suo stesso accento, ma noto per le vicende che hanno riguardato il drammatico naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio nel 2012. “Se c’era bisogno di un recupero d’immagine spero sia servito, ma non trovo opportuno il paragone tra il sottoscritto e altri comandanti”, risponde Arma a chi insiste in quel confronto e gli chiede se la sua dedizione sia servita a riabilitare la figura dei comandanti italiani nel mondo dopo il tragico evento della Concordia. Il capitano della Diamond – che in tanti conoscono per quella foto in cui ancora in divisa e mascherina si trascinava fiero il trolley e la giacca lasciandosi alle spalle la nave vuota – frena anche sugli entusiasmi di chi lo immagina riposare sugli allori per lanciarsi in altri tipi di esperienze: “Al momento non prevedo nessun futuro in politica, tornero’ a fare il comandante – dice – Spero quanto prima di tornare a bordo di una nave. Sono rimasto in contatto con molti membri dell’equipaggio e con alcuni passeggeri. Questa onorificenza e’ un riconoscimento anche per loro e per la compagnia”. Con il presidente Mattarella “abbiamo fatto parallelismi su quanto successo anche in Italia”, spiega sommesso Arma, che ai cronisti ribadisce: “forse abbiamo dovuto attendere questa crisi per riscoprire il valore dei nostri addetti sanitari e delle forze pubbliche che ci hanno aiutati nei momenti di emergenza. Di eroi ce ne sono molti di piu’ di quanto sembra”.

(Le foto sono di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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