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Cronache

Lutto nel calcio: è morto Raffaele Santagata, terzino 18enne del Casarano

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Il giovane calciatore Raffaele Santagata non ce l’ha fatta: il 18enne atleta del Casarano è morto nell’ospedale Cardarelli dove era ricoverato da qualche settimana. “Lello” già da qualche giorno era ricoverato in condizioni critiche dopo aver subito un delicato intervento chirurgico al cervello.

Lo piangono tifosi, società e squadra del collettivo pugliese, con la quale il ragazzo giocava. Scrivono i tifosi su Facebook: “Non piangere perché una cosa finisce, sorridi perché è accaduta”, porteremo sempre con noi il tuo sorriso, la tua leggerezza, la spensieratezza dei tuoi 18 anni. Sarai con noi nella gioia della vittoria, così come nell’amarezza della sconfitta. Sarai sempre con noi. Ciao Lello. La famiglia Rossazzurra.

Raffaele Santagata, difensore napoletano di Melito era in forza al Casarano dove era approdato all’inizio di questa stagione dalla Sangiustese. E sono stati infatti i due club a dare notizia della scomparsa del terzino sinistro. Ricordo e commozione espressi anche dalla Lega Dilettanti attraverso un tweet del presidente Cosimo Sibilia “È un giorno terribile per tutto il calcio italiano e per la Lega Dilettanti. Raffaele Santagata, che aveva vestito la maglia delle nostre Rappresentative, ci ha lasciati, a soli 18 anni. Un abbraccio e le condoglianze alla sua famiglia, giocherai sempre con noi”.

Il ricordo del Presidente del Casarano, Giampiero Maci: “Ci lascia per sempre un ragazzo che abbiamo conosciuto solo quattro mesi fa, ma che ci aveva immediatamente colpito per la sua spontaneità, amore per lo sport e per la vita. Personalmente porterò tra i miei ricordi più belli un viaggio in macchina da Bari a Casarano nel momento in cui, con grande entusiasmo, Lello accettò di tesserarsi con la nostra società… un viaggio in cui mi parlava della sua breve ma già intensa esperienza fuori dalla sua Napoli per abbracciare il sogno di diventare calciatore …. mi colpì la sua straordinaria maturità a dispetto della sua giovanissima età, la sua passione per questo sport e la sua grande curiosità per tutto ciò che lo circondasse … ricorderò poi  le sue movenze in campo da calciatore già esperto … in pochi mesi questo sfortunato ragazzo ha avuto modo di ricordare a noi tutti valori ineguagliabili. Alla sua mamma e al suo papà un abbraccio immenso dalla famiglia rossazzurra! Ciao Lello !

Struggenti i tanti messaggi sui social di amici, compagni di squadra e avversari che ricordano il giovane calciatore con affetto e stima.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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