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L’oscuro male di Madonna, la pop star non riesce più a camminare

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Madonna sarà costretta a restare ferma per qualche settimana e a interrompere il suo tour in Nord America. I dolori alle articolazioni che non danno tregua alla regina della musica pop hanno consigliato alla pop star di fermarsi e curarsi. L’annuncio è della stessa Madonna con un lungo messaggio su Instagram, accompagnato dal video di uno spezzone del show Madame X dello scorso sabato a Miami. La pop star si esibisce su una scala in scena e parla di un “dolore indescrivibile” avvertito durante lo spettacolo che per poco non l’avrebbe obbligata a interrompere l’esibizione. A suon di preghiere, invocazioni e grinta, però, la star ha ultimato il concerto. Di proseguire il tour, però, anche a detta dei suoi medici, non se ne parla. E per tornare il forma, la diva avrà bisogno di “un lungo periodo di riposo”.

 

“Mentre salivo la scala per cantare Batuka sabato sera a Miami” scrive Madonna sui suoi profili social, “ero in lacrime per il dolore causato dalle mie lesioni che è stato indicibile negli ultimi giorni. Durante ogni canzone che ho cantato, ho detto una preghiera per riuscire ad arrivare a quella successiva e terminare lo show. Le mie preghiere sono state esaudite, e ce l’ho fatta. Mi considero una guerriera, non mi arrendo mai, tuttavia, questa volta devo ascoltare il mio corpo e accettare che il mio dolore sia un avvertimento. Ho trascorso gli ultimi due giorni con i medici, scansioni, ultrasuoni, raggi X” prosegue Madonna, “mi hanno reso molto chiaro che se devo continuare il tour, devo riposare il più a lungo possibile in modo da non infliggere ulteriori danni irreversibili al mio corpo”. “Non ho mai lasciato che un infortunio mi impedisse di esibirmi”, aggiunge, “ma questa volta devo accettare che non c’è vergogna nell’essere umani e nel dover premere il pulsante di pausa” conclude Madonna, scusandosi con i fan e ringraziandoli per la comprensione.Madonna, 61 anni, aveva ripreso il tour dopo aver cancellato le tappe di Boston alla fine del mese scorso. Anche allora era stata costretta a fermarsi a causa del dolore. La cantante, che da sempre è molto sportiva, salutista e fan degli alimenti biologici – non ha specificato la natura dei suoi guai fisici, ma alcuni media hanno rivelato che si tratta di una lesione al legamento crociato.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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