Collegati con noi

Esteri

L’Iran dà notizia di un secondo attacco missilistico contro basi Usa e parla di 80 morti: i video diffusi dagli iraniani

Pubblicato

del

L’Iran avrebbe dato il via ad un secondo round di attacchi missilistici contro le basi militari americane. Sarebbe una seconda ondata dopo le decine di missili sulla base militare statunitense di Al-Asad, la più grande in Iraq e di Erbil. Lo riferisce la tv iraniana ma non ci sono riscontri sul fronte opposto. Anche perchè terminato l’attacco missilistico è cominciato quello propagandistico. Secondo non meglio precisate fonti iraniane sarebbero almeno 80 i morti nelle due basi irachene, Erbil e Al-Asad, dove erano ospitati militari americani .

La televisione di Stato iraniana cita fonti della Guardia Rivoluzionaria secondo le quali circa 80 persone sono state uccise, ed altre 200 sono rimaste ferite, in seguito al raid. “Grandi perdite sono state inflitte a numerosi droni, elicotteri e equipaggiamento militare nella base” di Al- Asad. Secondo la Guardia Rivoluzionaria almeno 15 missili hanno colpito basi statunitensi, e nessuno e’ stato intercettato dall’esercito americano. “Circa 104 obiettivi degli Stati Uniti e dei suoi alleati locali sono sono osservazione da parte dell’Iran, e se commetteranno un errore, siamo pronti ad attaccarli”, spiega una fonte della Guardia Rivoluzionaria alla tv di Stato.

Siamo in guerra, missili iraniani su due basi Usa in Iraq che ospitano anche militari italiani

Donald Trump. Atteso il suo discorso al Paese dopo gli attacchi iraniani

Il comandante in capo dell’esercito americano, Donald Trump, ha invece detto che è tutto apposto e che presto parlerà agli americani. Rassicurazioni arrivano anche da fonti della nostra Difesa. I militari italiani ad Erbil stanno bene perché erano al sicuro in un rifiugio anti missili.

 

Advertisement

Esteri

L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

Pubblicato

del

Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

Continua a leggere

Esteri

Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

Pubblicato

del

C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

Continua a leggere

Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

Pubblicato

del

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto