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L’Inter a valanga al Vigorito, il Benevento cola a picco in un tempo

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Serata da incorniciare allo stadio Vigorito: ma per l’Inter, che si impone con un perentorio 5-2 contro i padroni di casa del Benevento guidati da Pippo Inzaghi. I quotatissimi nerazzurri impiegano poco a far valere la legge dei piu’ forti, andando in gol dopo pochi secondi con Lukaku, poi autore di una doppietta che lo proietta in vetta alla classifica dei cannonieri. Antonio Conte cambia tanto rispetto alla vittoria sulla Fiorentina, ma la sostanza resta la stessa e il risultato pure: i tre punti in tasca. Nel Benevento rientra Maggio dal 1′, al debutto in giallorosso nella nuova stagione in Serie A, mentre riposa inizialmente Letizia, sostituito in corsia da Barba. Confermato l’assetto offensivo dei giallorosso, con Moncini supportato da Insigne e Caprari; soltanto panchina, invece, per il nuovo arrivato Iago Falque, a insieme allo stesso Lapadula.

Conte si affida alla grinta di Gagliardini, a centrocampo al fianco di Vidal, e con Sensi alle spalle di Lukaku, confermato al centro dell’attacco, ma con Sanchez intorno, mentre Lautaro parte dalla panchina. In difesa rientra De Vrij, con Kolarov e Skriniar. Risultato in discesa gia’ in avvio di partita: bastano 28″ a Lukaku per sfruttare l’assist di Hakimi, il secondo da interista, e sorprendere Montipo’ per l’1-0. Il Benevento pero’ ci prova e cerca di lasciar poco spazio ai centrocampisti avversari, aggredendo gli spazi. Al 24′ l’Inter trova il raddoppio: cross dalla corsia destra di Hakimi, sponda di Young per Gagliardini che si accentra e colpisce col mancino, anticipando Schiattarella e sorprendendo Montipo’. Bastano 5′ per la terza rete nerazzurra, propiziata da un erroraccio di Montipo’: il portiere del Benevento serve Gagliardini sul rinvio, poi Sanchez trova al centro Lukaku che firma la doppietta.

Il Benevento, pero’, non molla la presa e prova a rientrare in partita al 34′: l’errore questa volta e’ di Handanovic che sbaglia in fase di impostazione e serve direttamente Caprari, protagonista col destro del 3-1. Prima dell’intervallo l’Inter pero’ dilaga, sfruttando soprattutto le fasce: cross basso di Young, tocco maldestro di Lukaku ed anticipo decisivo di Hakimi che lascia sul posto Letizia e firma il 4-1. Nella ripresa cambia tanto Inzaghi, passando alla difesa a 3 con Tuia insieme a Glik e Caldirola: atteggiamento rabbioso, ma che vede protagonista ancora l’Inter, sul 5-1 al 26′ del secondo tempo: Sanchez dentro per Lautaro che stoppa e trova il palo lontano dal limite. C’e’ gioia per il Benevento alla mezz’ora: Lapadula serve Caprari che sfrutta il varco giusto e realizza centralmente il 5-2. Prima del triplice fischio, prima Lapadula si lascia ipnotizzare da Handanovic e poi Eriksen centra la traversa dalla lunga distanza, con una parabola velenosa. Dopo 3′ di recupero, esulta l’Inter al Vigorito: 5-2 per i nerazzurri e padroni di casa ridimensionati dopo il successo in terra di Liguria.

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Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Studenti bocciati con il 5 e multe a chi aggredisce prof

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Dalla bocciatura con il 5 in condotta al ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle scuole medie fino alle multe per aggressioni al personale scolastico. Via libera del Senato al disegno di legge messo a punto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il provvedimento, che ora deve passare alla Camera, prevede una serie di novità. Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Il giudizio sintetico sul comportamento rimarrà, dunque, solamente per i bambini della scuola primaria. Per tutti gli altri ci sarà il voto espresso in decimi e farà media con le altre materie. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà automaticamente bocciati.

L’insufficienza si può ottenere per mancanze disciplinari gravi e reiterate avvenute nel corso di tutto l’anno scolastico. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. Il vero spartiacque per gli studenti delle superiori, specie in ottica diploma, è però l’8 in condotta. Se non si supera questa soglia si possono perdere fino a 3 punti di credito scolastico, punteggio che va a confluire direttamente nel voto di Maturità. Anche le sospensioni cambieranno.

Non ci sarà più l’allontanamento da scuola e lo studente dovrà partecipare ad attività scolastiche di riflessione e a una verifica finale da sottoporre al consiglio di classe. Il tenore della punizione dipenderà dalla durata della sospensione. Chi avrà più di due giorni dovrà partecipare ad “attività di cittadinanza solidale” in strutture convenzionate. Per il ministro Valditara si tratta di “un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti”. “A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive – ha detto il ministro – io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti”.

Il provvedimento introduce anche multe per i reati commessi ai danni di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell’esercizio delle sue funzioni. La somma varia dai 500 ai 10.000 mila euro “a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”. “È anche importante – ha sottolineato Valditara – che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare”.

E sempre il ministro ha annunciato oggi, rispondendo a un question time alla Camera, che è allo studio una normativa che riguarderà le chiusure scolastiche per festività religiose. “La norma che stiamo studiando è molto semplice – ha detto – non consentire la chiusura delle scuole in occasione di festività religiose o nazionali non riconosciute dallo Stato italiano. Ovviamente senza nessuna discriminazione nei confronti dei ragazzi che vogliano invece festeggiare quelle determinate ricorrenze, che saranno giustificati se rimarranno a casa”.

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