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Cronache

L’eterna guerra sull'”impossibile” discarica di Roma

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La scelta di localizzare la nuova discarica di Roma nella Valle Galeria, lo stesso territorio che per decenni in passato ha ospitato la mega-discarica di Malagrotta, e’ arrivata a Capodanno. Il 31 dicembre il Campidoglio ha fatto sapere che la giunta Raggi avrebbe indicato Monte Carnevale come prossimo sito di smaltimento nell’ambito dell’accordo raggiunto con la Regione Lazio sui rifiuti. Dopo questa scelta, che ha da subito creato proteste sul territorio e crepe nel Movimento 5 Stelle, diversi dossier con le criticita’ di tale localizzazione sono arrivati a Palazzo Senatorio. Ora, salvo retromarce politiche, la ‘palla’ dovrebbe passare ad una eventuale conferenza dei servizi sul progetto, luogo che riunisce Regione, Comune e altri soggetti per valutare il progetto. L’amministrazione capitolina, proprio oggi, per voce della delegata ai rifiuti Valeria Allegro ha ribadito ai cittadini della Valle Galeria di aver individuato il sito nell’ ambito del piano regionale dei rifiuti in corso di approvazione, sottolineando poi “che tutti gli aspetti tecnici relativi alla fattibilita’ dell’impianto verranno valutati” in quella sede”. La conferenza dei servizi dovra’ essere attivata “dal privato proprietario dell’area”. Tutto parte dall’accordo raggiunto dal Campidoglio a 5 stelle e Regione a trazione dem, a dicembre 2019 sulla complessa gestione dei rifiuti.

La Capitale sconta una storica carenza di impianti (invia puntualmente fuori dai propri confini l’immondizia) e la recente chiusura di uno dei siti di smaltimento nell’hinterland a cui si appoggiava (la discarica di Colleferro) aveva destato forte allarme in citta’. Anche per scongiurare il caos, alla fine e’ stata raggiunta l’intesa con la Regione di Nicola Zingaretti: Roma Capitale si impegnava a indicare entro fine 2019 un sito per lo smaltimento dei rifiuti nel territorio comunale (prendendo atto di quelli contenuti nel Piano Rifiuti regionale attualmente in corso di approvazione e indicati dalla Citta’ Metropolitana); la Regione, nel periodo di transizione per la realizzazione della discarica, avrebbe individuato soluzioni alla gestione dei rifiuti della Capitale all’esterno del territorio di Roma Capitale. Viste le immediate proteste sul territorio e l’alzata di scudi anche all’interno del Movimento, fonti M5s in Campidoglio avevano spiegato a microfoni spenti che Monte Carnevale nel ventaglio delle possibilita’ era tecnicamente l’unica opzione possibile. In soldoni: la scelta sicuramente “sofferta” (la stessa sindaca si e’ schierata fino alla fine contro nuove discariche chiedendo di prorogare il sito di Colleferro)era stata “obbligata”. Della necessita’ o meno di una nuova discarica per la Capitale si parla da anni, da prima della chiusura di Malagrotta che avvenne sotto la giunta di Ignazio Marino. Il tema, per esempio, fu affrontato gia’ con Gianni Alemanno e negli anni sono diverse le ipotesi che si sono avvicendate: prima hanno preso corpo, poi hanno destato forti proteste sui territori interessati e infine, per un motivo o per un altro, sono state accantonate. Si va dalla zona di Riano, vicino Roma, ad un sito vicino Villa Adriana; da Monti dell’Ortaccio (sempre nella Valle Galeria) a Falcognana, non lontano dal Santuario del Divino Amore. In tutti questi e in altri casi alla fine non si procedette. Oggi – scossoni politici a parte – le criticita’ tecniche avanzate su Monte Carnevale parlano di vincoli, dell’esistenza di una falda acquifera, della vicinanza all’aeroporto Leonardo Da Vinci e della necessita’ che quel territorio sia riqualificato.

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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