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Laura Pausini e Biagio Antonacci, i “Pausinacci” in trionfo col loro pop negli stadi italiani

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Una lunga passerella a forma di L a destra del palco, una B a sinistra e in mezzo due frecce circolari che si rimandano a vicenda e accolgono il pubblico in un tenero abbraccio. L per Laura e B per Biagio, Pausini e Antonacci (i ‘Pausinacci’, scherzano loro) che stasera a Bari hanno debuttato con il loro primo tour insieme negli stadi (che tocchera’ in tutto 10 citta’, con un bis a Milano). Un concerto maestoso (78 metri di palco, 22 metri di altezza per tre livelli, 4 passerelle lunghe 35, 9 ballerini, 4 coristi), durato oltre tre ore, durante il quale i due artisti sono stati re e regina, accompagnandosi, duettando, giocando uno nella canzone dell’altra e viceversa, lasciando spazi aperti e riempiendoli subito dopo.

Un concerto pensato come uno spettacolo pirotecnico a 360 gradi, sul quale e’ impressa a fuoco la firma del direttore artistico Luca Tommassini, che ha pensato e voluto uno show dal sapore internazionale, tra colori (a dominare il corallo e l’ottanio, voluti da Laura), coreografie (che hanno coinvolto anche i due cantanti), video realizzati per quasi tutte le 33 canzoni in scaletta (come quello di Ritorno ad amare con una Pausini che omaggia Freddie Mercury con tanto di giacca di pelle gialla o quello di Ti penso raramente con Antonacci moderno Charlie Chaplin, in uno dei tanti rimandi cinematografici inseriti qua e la’), viaggi virtuali per creare mondi diversi per ogni canzone. Il tutto intessuto come una trama preziosa, con la musica comunque a regnare sovrana nel segno del pop (con qualche concessione piu’ rock).

Il via, dopo un mini-documentario di 8 minuti che ha ripercorso il lavoro di questi mesi, e’ a due voci con Un’emergenza d’amore e Liberatemi, mentre sullo schermo scorrono le immagini di cavalli che corrono veloci e strizzano l’occhio a Il Gladiatore di Ridley Scott con Russell Crowe. I ‘Pausinacci’ si divertono e si commuovono: c’e’ spazio anche per un momento familiare con l’intervista doppia in stile Iene a Silvia e Graziano, rispettivamente sorella di Laura e fratello di Biagio. E l’atmosfera intima si respira anche durante i momenti di Laura canta Biagio e Biagio canta Laura quando sul palco si materializza un piccolo loft accogliente con divano, quadri appesi alle pareti (il “selfie” di Van Gogh che prende vita con le fattezze di Biagio e la Ragazza con l’Orecchino di Perla che parla romagnolo) e loro due a chiacchierare e a cantare vecchi successi come fossero a casa tra pochi amici, in un equilibrio che non vacilla mai (Laura si aggiudica pero’ la gara dei cambi d’abito 8 a 4). Atmosfera da pianobar, avevano auspicato loro prima di salire sul palco, seppure ad attenderli ci fossero quasi 45 mila persone.

Trentatre in tutto i brani in scaletta, tutti riarrangiati per il tour. C’e’ Sognami, sul quale Laura e Biagio si esibiscono in un tango, c’e’ Vivimi con entrambi seduti a due pianoforti sui quali e’ disegnato il loro volto, c’e’ Lui e’ pazzo di lei, prima volta in cui Laura e’ senza microfono e si lancia in balletti stile Beyonce’ o Rihanna. In Se e’ vero che ci sei, lei suona il flauto, in Primavera in anticipo lui imbraccia la chitarra. Ci sono tutti i loro pezzi piu’ famosi (molti di quelli della Pausini sono stati scritti proprio da Antonacci), c’e’ la loro storia musicale. E allora non si puo’ prescindere da La solitudine, Incancellabile, Strani Amori, Simili per Laura; da Se io, se lei, Convivendo, Iris, Mi fai stare bene per Biagio. Il finale e’ per Non vivo piu’ senza te, Invece no, tra te e il mare. Per la gioia dei fan.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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