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La Juventus vince ma passa il Lione in Champions, si salva solo Ronaldo

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La Juventus vince, ma non basta: il 2-1 maturato all’Allianz Stadium qualifica il Lione, i bianconeri falliscono l’appuntamento con la rimonta e vengono eliminati dalla Champions League. La doppietta di Cristiano Ronaldo aveva ribaltato il momentaneo vantaggio di Depay, in virtu’ dei gol segnati in trasferta a Lisbona ci va la squadra di Garcia. Nessuna sorpresa da parte di Maurizio Sarri, la sua Juventus e’ la migliore che possa schierare in questo momento: Pjanic regista tra Bentancur e Rabiot, Cuadrado esterno basso e Bernardeschi alto, in attacco Ronaldo e Higuain. Gia’, il Pipita e non Dybala, che ce la fa a recuperare dallo stop muscolare dello scorso 26 luglio ma parte dalla panchina. Per Rudi Garcia, al ritorno all’Allianz Stadium dopo sei anni dall’ultima volta, solito 3-5-2 dove il terzetto Denayer-Marcelo-Marcal compone la linea difensiva davanti a Lopes e come spalla di Depay viene preferito Ekambi a Dembe’le’. “Non verremo a Torino soltanto per difenderci, ma anche per provare a segnare” diceva il tecnico dei francesi alla vigilia. E cosi’, dopo il primo brivido procurato da Aouar che impegna Szczesny, ecco il vantaggio del Lione: Zwayer valuta da rigore il contrasto tra Bentancur e il centrocampista franco-algerino, le proteste da parte di Sarri e di tutta la panchina non fanno cambiare idea all’arbitro tedesco e dal dischetto Depay firma lo 0-1 con il cucchiaio. Alla Juve servono quindi tre gol per passare il turno, il primo potrebbe gia’ trovarlo al 20′ ma e’ incredibile il salvataggio di Marcelo su Bernardeschi a pochi metri dalla linea di porta. A cinque dalla fine, invece, il portiere e’ costretto al miracolo sulla punizione di Ronaldo, con il pallone che passa tra la barriera ma prima di entrare in rete trova la mano aperta dell’estremo difensore. E due minuti dopo, e’ ancora l’arbitro Zwayer ad essere protagonista: secondo il fischietto e’ punibile con il rigore la deviazione con il gomito di Depay sul calcio da fermo di Pjanic, CR7 spiazza Lopez e fa 1-1. Il portoghese riaccende cosi’ le speranze bianconere prima di rientrare negli spogliatoi. E anche ad inizio ripresa si carica il peso della squadra sulle spalle: con il sinistro realizza la doppietta personale e fa tornare in mente la rimonta dell’anno scorso contro l’Atletico Madrid. Questa volta, pero’, il ribaltone non si concretizza. Sarri prova a giocarsi anche la carta Dybala, la sua partita dura appena 14 minuti: la Joya sente nuovamente tirare la coscia ed esce sconsolato, mentre i suoi compagni continuano ad assaltare la porta di Lopes. Le occasioni migliori capitano sulla testa di Bonucci prima e di Ronaldo poi, ma entrambi non riescono a centrare lo specchio. I sei minuti di recupero non bastano alla Juve per trovare il gol che garantirebbe il pass per Lisbona: le ultime speranze si spengono su una punizione contro la barriera sempre del 7 bianconero. Il digiuno in Champions prosegue, anche Sarri fallisce l’appuntamento. Questo fallimento, pero’, fa piu’ rumore: il Lione, prima del sorteggio, non rappresentava di certo un ostacolo insormontabile. La stagione dei bianconeri finisce allo Stadium, per Garcia e’ la piu’ dolce delle sconfitte.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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