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Corona Virus

La carneficina dei medici mandati al fronte senza armi, il loro grido di dolore: 50 morti, per ora

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Una lunga sequela di croci: 50 medici morti, caduti sul fronte anti covid-19, spesso senz’armi o con le armi spuntate. A combattere nella trincea dove il virus si nasconde con le mascherine di carta e i camici dello stesso materiale. In Italia sono 2629 i camici bianchi contagiati dal coronavirus, non si contano, infermieri, assistenti sociali, personale del 118: tutto il mondo della sanità sta pagando un prezzo enorme. Altrove non va meglio: le immagini degli ospedali con i pazienti per terra e i medici con addosso camici di carta strappati a Madrid hanno fatto il giro del mondo. Oggi sono morti altri quattro medici, Anna Maria Focarete a Lecco, Benedetto Comotti e Giulio Calvi a Bergamo, Maurizio Galderisi a Napoli.

I  più esposti quelli che lavorano nei reparti covid e i medici di famiglia che – nonostante le denunce fatte hanno lavorato per settimane senza presìdi: né mascherine né altro.  Secondo le denunce ci sarebbero molti medici che muoio improvvisamente ma  la causa dell amore non viene collegata direttamente la virus perché non è mai stato fatto il tampone. Per l’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, i camici bianchi italiani sono degli eroi: “Ammiriamo i nostri colleghi in Italia, sono degli eroi. Stanno lottando, ha detto Michael Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria dell’Oms, con forza e coraggio. Noi approviamo e sosteniamo le misure prese dall’Italia contro il coronavirus”. Lo ha detto Michael Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria dell’Oms nel consueto briefing sul Covid-19.

 

L’elenco dei morti è tratto dal sito www.fnomceo.it  viene costantemente aggiornato

Roberto Stella 22 07 1952 † 11 03 2020
Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, Responsabile Area Strategica Formazione FNOMCeO, Presidente nazionale della SNAMID Varese
Giuseppe Lanati 24 08 1946 † 12 03 2020
Pneumologo – Como
Giuseppe Borghi 19 01 1956 † 13 03 2020
Medico di Medicina Generale  – Lodi
Raffaele Giura 23 10 1940 † 13 03 2020
Ex primario del reparto di Pneumologia – Como
Carlo Zavaritt 23 02 1940 † 13 03 2020
Pediatra e neuropsichiatra infantile – Bergamo
Gino Fasoli 09 12 1946 † 14 03 2020
Medico di medicina generale già in pensione richiamato per l’emergenza Covid-19 – Brescia
Luigi Frusciante 13 02 1949 † 15 03 2020
Medico di Medicina Generale  – Como
Mario Giovita 27 04 1954 † 16 03 2020
Medico di Medicina Generale  – Bergamo
Luigi Ablondi 05 02 1954 † 16 03 2020
Epidemiologo, ex direttore generale dell’Ospedale di Crema – Cremona
Franco Galli 28 03 1954 † 17 03 2020
Medico di Medicina Generale  – Mantova
Ivano Vezzulli 27 12 1958 † 17 03 2020
Medico di Medicina Generale e medico dello sport – Lodi
Massimo Borghese 12 03 1957 † 18 03 2020
Specialista in Otorinolaringoiatria e Foniatria – Napoli
Marcello Natali 13 09 1963 † 18 03 2020
Medico di Medicina Generale , segretario della Federazione dei medici di Medicina generale di Lodi – Lodi
Antonino Buttafuoco 14 06 1953 † 18 03 2020
Medico di Medicina Generale  – Bergamo
Giuseppe Finzi 21 04 1957 † 19 03 2020
Ematologo e docente a contratto di Malattie vascolari all’Università di Parma – Parma
Francesco Foltrani 08 02 1953 † 19 03 2020
Medico di Medicina Generale  – Macerata
Andrea Carli 02 05 1950 † 19 03 2020
Medico di Medicina Generale  – Lodi
Bruna Galavotti 03 04 1933 † 19 03 2020 (data segnalazione)
Psichiatra, Decana dell’Associazione Donne Medico di Bergamo – Bergamo
Piero Lucarelli 14 01 1946 † 19 03 2020 (data segnalazione)
Anestesista – Bergamo
Vincenzo Leone 23 01 1955 †  21 03 2020
Medico di medicina generale, vicepresidente SNAMI – Bergamo
Antonio Buonomo 14 01 1955 †  21 03 2020
Medico legale – Napoli
Leonardo Marchi 01 01 1956 †  21 03 2020
Medico infettivologo, direttore sanitario Casa di Cura San Camillo – Cremona
Manfredo Squeri 06 01 1944 † 23 03 2020
Già medico ospedaliero, attualmente responsabile del reparto di Medicina nella Casa di Cura Piccole Figlie di Parma convenzionata con SSN – Parma
Rosario Lupo 02 10 1955 † 23 03 2020
Medico legale – Bergamo
Domenico De Gilio 09 11 1953 † 19 03 2020
Medico di medicina generale – Lecco
Calogero Giabbarrasi 28 09 1951 † 24 03 2020
Medico di medicina generale – Caltanissetta
Renzo Granata 28 09 1951 † 23 03 2020
Medico di medicina generale – Alessandria
Ivano Garzena 07 10 1971 † 23 03 2020
Odontoiatra – Torino
Ivan Mauri 30 09 1950 † 24 03 2020
Medico di medicina generale – Lecco
Gaetano Autore 12 12 1951 † 25 03 2020
Medico di medicina generale – Napoli
Vincenza Amato 22 05 1954 † 24 03 2020
Dirigente Medico Responsabile U.O.S. Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – Bergamo
Gabriele Lombardi 20 08 1951 † 18 03 2020
Odontoiatra – Brescia
Mario Calonghi 14 03 1965 † 22 03 2020
Odontoiatra – Brescia
Marino Chiodi 30 05 1949 † 22 03 2020
Oculista – Bergamo
Carlo Alberto Passera 20 05 1957 † 25 03 2020
Medico di medicina generale – Bergamo
Francesco De Francesco 09 03 1938 † 23 03 2020
Pensionato, già medico ospedaliero, scultore e pittore – Bergamo
Antonio Maghernino 14 09 1960 † 25 03 2020
Medico di continuità assistenziale – Foggia
Flavio Roncoli 08 05 1930 † 03 2020
Pensionato – Bergamo
Marco Lera 30 10 1951 † 20 03 2020
Odontoiatra – Lucca
Giulio Titta 23 02 1947 † 26 03 2020
Medico di medicina generale, ex-segretario FIMMG – Torino
Benedetto Comotti, 06 05 1945 † 26 03 2020
Ematologo – Bergamo
Anna Maria Focarete 22 06 1950 † 27 03 2020
Consigliere Provinciale FIMMG, Presidente SIMG e già consigliere dell’Ordine Prov. dei Medici – Lecco
Dino Pesce 16 01 1946 † 26 03 2020
Medico internista, per vent’anni primario del reperto di medicina generale dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena – Genova
Giulio Calvi 19 10 1947 † 26 03 2020
Medico di medicina generale – Bergamo
Marcello Ugolini 01 05 1949 † 27 03 2020
Pneumologo, consigliere dell’Ordine dei Medici – Pesaro Urbino
Abdel Sattar Airoud 23 06 1945 † 16 03 2020
Medico di medicina generale – Piacenza
Giuseppe Maini 24 01 1946 † 12 03 2020
Medico di medicina generale – Piacenza
Luigi Rocca 24 12 1926 † 26 03 2020
Pediatra – Piacenza
Maurizio Galderisi 31 08 1954 † 27 03 2020
Cardiologo e professore di Medicina Interna all’Università Federico II di Napoli – Napoli
Leone Marco Wischkin 23 03 1949 † 27 03 2020 (data segnalazione)
Medico internista – Pesaro Urbino

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Influenza e Covid, attesa crescita con ritorno a scuola

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La riapertura delle scuole dopo le festività natalizie potrebbe dare un’ulteriore spinta alle infezioni respiratorie: influenza, soprattutto, ma anche Covid-19 e virus respiratorio sinciziale. È il timore espresso da più parti e confermato anche dalla Società Italiana di Pediatria. “Con il rientro dei bambini a scuola ci aspettiamo un aumento dei casi di influenza anche se – c’è da dire – durante il periodo delle vacanze non si è osservato un calo dei contagi, probabilmente per le occasioni di vita sociale durante le festività.

Inoltre, siamo nel momento del clou del virus respiratorio sinciziale”, dice Rino Agostiniani, consigliere nazionale della Società Italiana di Pediatria, che sottolinea che “è importante che i bambini che hanno sintomi influenzali rimangano a casa”. “Ho scritto al ministro della Salute con l’obiettivo di accedere un faro su una malattia che provoca, soprattutto tra i neonati, gravi patologie, anche mortali: la bronchiolite.

La Commissione europea ha autorizzato il vaccino Nirsevimab che ha già passato severissime e rigidissime misure di controllo da parte di Ema. Questo farmaco potrebbe essere uno strumento fondamentale per la lotta alla bronchiolite ed è arrivato il momento che venga adottato anche nel nostro Paese, quanto prima”, ha intanto fatto sapere Orfeo Mazzella, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali al Senato, citando il caso di una neonata di tre mese morta a fine anno probabilmente proprio a causa di questo virus.

Intanto nelle ultime due settimane, in Italia, l’influenza e le sindromi simil-influenzali hanno fatto registrare numeri da record: due milioni di persone messe a letto solo nelle ultime due settimane dell’anno, con tassi elevati soprattutto nei bambini più piccoli “che sono quelli nel corso degli ultimi anni non hanno sviluppato un patrimonio immunitario per difendersi dall’infezione”, spiega Agostiniani. Covid-19, al contrario, nell’ultima rilevazione del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità ha mostrato un lieve rallentamento.

Tuttavia, nel mondo sembra che i contagi abbiano ripreso a salire: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle ultime 4 settimane ci sono stati 850mila casi di Covid nel mondo, con un aumento del 52% rispetto al mese precedente. I numeri reali, tuttavia, potrebbero essere molto più alti.

“Sappiamo che in tutto il mondo le segnalazioni sono diminuite, i centri di sorveglianza sono diminuiti, i centri di vaccinazione sono stati smantellati o chiusi. Questo fornisce un quadro incompleto della situazione e purtroppo dobbiamo aspettarci più casi di quelli che abbiamo dichiarato ufficialmente”, ha detto Christian Lindmeier dell’Oms.

Che la situazione stia peggiorando si intuisce anche dai ricoveri: tra il 13 novembre e il 10 dicembre, nei Paesi che segnalano sistematicamente i dati all’Oms e che sono ormai meno di 60, sono stati registrati più di 118 mila nuovi ricoveri per Covid e più di 1.600 nuovi ricoveri in terapia intensiva, con un aumento rispettivamente del 23% e del 51%.

La ripresa dei contagi potrebbe essere legata alla nuova JN.1 del virus Sars-CoV-2. I dati che arrivano dagli Stati Uniti sembrano confermarlo. Secondo le ultime stime dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) nell’ultima settimana JN.1 è arrivata al 61,6% di prevalenza. JN.1, che ormai è dominante anche in Italia, discende dalla variante BA.2.86 (Pirola) ed è stata isolata proprio negli Stati Uniti lo scorso settembre. Per i Cdc “al momento non vi è alcuna indicazione di un aumento della gravità da JN.1”. Tuttavia, è possibile che “questa variante possa determinare un aumento delle infezioni”.

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Covid, meno ricoveri in ospedale e meno contagi

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L’indice di trasmissibilità per il Covid-19 basato sui casi con ricovero ospedaliero al 26 dicembre si conferma sotto soglia epidemica e sostanzialmente stabile con 0,75; in leggera diminuzione anche i ricoveri sia nei reparti che i terapia intensiva. Anche l’incidenza di casi Covid-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 28 dicembre 2023-3 gennaio 2024 è in lieve diminuzione pari a 66 casi per 100.000 abitanti rispetto ai 70 della settimana precedente. Il numero di nuovi contagi segnalati è 38.736 contro i 40.988 della settimana precedente e i 60.556 della settimana ancora prima. Questo quanto emerge dall’ultimo monitoraggio del ministero della Salute-Istituto Superiore di Sanità, in cui viene spiegato che, per l’Rt, i valori potrebbero essere sottostimati “a causa di un ritardo di notifica dei ricoveri durante i giorni festivi” e per l’incidenza “in parte per una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi”.

Per le ospedalizzazioni, al 3 gennaio l’occupazione dei posti letto in area medica risulta pari al 10,1% (6.320 ricoverati) rispetto all’11,0% rilevato al 27 dicembre 2023. In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,8% (246 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (3,2% al 27 dicembre 2023). I tassi di ospedalizzazione e mortalità, viene rilevato nel monitoraggio, aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età. L’incidenza settimanale dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione nella maggior parte delle Regioni e Province.

L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Lazio (128 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (6 casi per 100.000 abitanti). Le reinfezioni sono al 43% circa, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. Per quanto riguarda le varianti, alla data della più recente indagine rapida condotta dall’11 al 17 dicembre 2023, JN.1 (discendente di BA.2.86) è predominante, con una prevalenza nazionale stimata pari a 38,1%. Si conferma, inoltre, se pur con valori di prevalenza in diminuzione, la co-circolazione di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB, ed in particolare alla variante d’interesse EG.5 (prevalenza nazionale stimata pari a 30,6%).

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In Spagna torna mascherina contro boom virus respiratori e Covid

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Un appello al “buon senso” e la raccomandazione “ad avere sempre a portata di mano la mascherina” da indossare negli ambienti affollati o sui trasporti pubblici è stato lanciato oggi dalla ministra spagnola di Sanità, Monica Garcia, a causa del “notevole aumento” di virus respiratori registrati negli ultimi giorni, che hanno già portato in emergenza numerosi centri di salute e servizi di pronto soccorso ospedalieri. In una dichiarazione alla tv nazionale Rtve, Garcia ha fatto riferimento all’incidenza attuale di virus respiratori “di 1.000 casi per 100.000 abitanti”, secondo il rapporto settimanale dell’Istituto Carlos III di riferimento.

“Il tasso di ricoveri, nonostante il lieve aumento, si mantiene basso, sotto i 30 casi per 100.000 abitanti”, ha aggiunto, ma “è prevedibile che continuerà a intensificarsi nei prossimi giorni”. La ministra ha convocato per lunedì il Consiglio interterritoriale del Sistema sanitario nazionale di salute, per “unificare i criteri per “affrontare i picchi di virus respiratori”, dopo che regioni come la Catalogna e la Comunità Valenziana hanno ripristinato da oggi l’obbligo di mascherina in ospedali, centri sanitari e residenze di anziani.

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