Non solo gli aumenti dell’Iva da sminare e la riduzione del cuneo per i lavoratori da impostare. La prossima manovra, illustrata dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in tv, fara’ della riconversione verde uno dei suoi pilastri e puntera’ a traghettare i sistemi di pagamento nell’era digitale. Ecco in sintesi i principali dossier:
RIMODULAZIONE SELETTIVA IVA, ANCHE RIDUZIONI: il primo impegno resta quello di superare l’ostacolo dei 23 miliardi di aumenti dell’imposta sui consumi. Sul tavolo ci sono diverse ipotesi: l’ultima e’ quella di non aumentare, semmai addirittura, ridurre, viene riferito, l’aliquota ordinaria del 22% e valutare invece aumenti in alcune aree piu’ a rischio evasione, compensati poi dallo sconto per chi paga con carte e bancomat. In campo anche l’idea di abbassare l’imposta su alcuni beni di largo consumo, ad esempio la carne, oggi soggetti all’Iva al 10%. Difficile comunque che l’intervento sia a somma zero, data la necessita’ di reperire risorse per le altre misure.
SCONTO A CHI USA LE CARTA, CARD PUBBLICA PER FASCE DEBOLI: per scoraggiare l’uso del contante si studia un meccanismo di cashback, cioe’ un rimborso (probabilmente mese per mese) sugli acquisti effettuati con moneta elettronica. Lo sconto potrebbe attestarsi al 3% o salire fino al 4% (se abbinato ad aumenti Iva su alcuni beni). Per chi non ha conto corrente arrivera’ la card unica, gratuita, che funzionera’ da carta d’identita’ e tessera sanitaria, ma anche da borsellino elettronico. Si lavora alla riduzione delle commissioni e a un credito d’imposta per gli esercenti che dovranno dotarsi di Pos, sul modello dei benzinai.
PRIMO PASSO PER IL TAGLIO DEL CUNEO: Il taglio delle tasse sul lavoro sara’ il principale intervento espansivo. Una misura graduale, che potrebbe anche non partire da gennaio ma dal 1 maggio o direttamente giugno. A regime si tratta di 5 miliardi di tasse in meno, il primo anno si potrebbe pero’ partire con 2,5 o 3,5 miliardi. L’intervento sarebbe progressivo, non un bonus uguale per tutti. Quindi chi ha stipendi piu’ alti avrebbe riduzioni piu’ consistenti. Ancora non e’ deciso il limite di reddito: si e’ parlato della platea che gia’ beneficia degli 80 euro, fino a 26mila euro, ma anche di innalzare la soglia a 35mila o addirittura a 40mila, come piacerebbe al Pd.
POCA SPENDING, NIENTE TAGLI SCUOLA, VIA SUPERTICKET: Gualtieri ha garantito che non ci saranno tagli a scuola e universita’, e nemmeno alla sanita’. Dovrebbero quindi essere confermati i 2 miliardi di incremento del Fondo sanitario.
E si dovrebbe avviare il superamento, in tre anni, del superticket PER LA FAMIGLIA NUOVI ASILI NIDO, AZZERATE LE RETTE: si dovrebbe partire con la riduzione delle rette degli asili nido e l’azzeramento per i redditi piu’ bassi e con la costruzione di nuove strutture per garantire piu’ posti. Si valuta uno stanziamento di circa 500 milioni.