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Cronache

In corsia medici fino a 70 anni e specializzandi

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Piu’ risorse per la sanita’, specializzandi in corsia, possibilita’ per i medici di rimanere al lavoro fino ai 70 anni, ma anche sei mesi di tempo per la revisione delle procedure sui commissariamenti, che tenderanno sempre piu’ a essere una extrema ratio. E’ l'”ampia intesa” trovata sul Patto della Salute 2019-2021, firmato oggi dopo una lunga trattativa tra il Governo e le Regioni. E il punto di caduta sembra quello giusto: “Governo e Regioni insieme a difesa del diritto alla salute – twitta infatti il ministro Roberto Speranza – Ora e’ piu’ forte il nostro Servizio sanitario nazionale”. Per il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini “finisce la stagione dei tagli”: il Patto, anzi, “sancisce il notevole incremento delle risorse destinate alla Sanita’”. Due miliardi gia’ a partire dal prossimo anno, 3,5 con l’anno successivo, a cui si aggiunge quanto previsto dal Bilancio con un incremento, dopo i 4 miliardi gia’ previsti per il 2019, di 2 miliardi per gli investimenti per l’edilizia sanitaria e l’aumento di 1,5 miliardi di quelli per l’ammodernamento tecnologico. Nell’accordo sono rientrate anche due misure fortemente richieste dalle Regioni, ha spiegato l’assessore laziale Alessio D’Amato, entrambe legate al personale: l’impiego degli specializzandi gia’ dal terzo anno nelle strutture sanitarie, ma anche la possibilita’ su base volontaria per i medici di rimanere in attivita’ anche oltre i 40 anni di servizio e fino a 70 anni d’eta’. Nel Patto e’ inoltre prevista la revisione dei meccanismi e degli strumenti relativi ai piani di rientro e ai commissariamenti. “E’ stata inserita su richiesta della Regione Molise – ha spiegato il presidente Donato Toma – ma condivisa da tutte le altre, la revisione delle procedure entro i prossimi 180 giorni anche alla luce delle disposizioni della Consulta”, che si era pronunciata contro l’incompatibilita’ tra le figure di governatore e di commissario ad acta. Commissariamento che, si legge nel testo, “costituisce un rimedio ultimo dettato da circostanze eccezionali”: dall’anno prossimo il Comitato dei Lea (i Livelli essenziali d’assistenza) effettuera’ ogni anno un monitoraggio, e in caso di “gravi criticita’ in almeno due macro-livelli di assistenza”, detta il Patto, il Comitato invitera’ la Regione entro trenta giorni a presentare un piano di risoluzione (‘Intervento di potenziamento dei Lea’) “nell’ambito della sostenibilita’ economica del Servizio sanitario regionale interessato”. Nel Patto e’ prevista inoltre, spiega ancora Bonaccini, la rimodulazione “nella direzione di una maggiore flessibilita’” del tetto di spesa del personale dal 5% al 10%, valutando la possibilita’ di un ulteriore innalzamento al 15%, e quella del tetto relativo agli acquisti di prestazioni dai privati accreditati. Prevista inoltre la revisione del decreto 70/2015 che fissava gli standard per l’assistenza ospedaliera. Tutti “strumenti importanti” secondo il coordinatore nazionale della commissione Salute Luigi Genesio Icardi. Scettici invece i ‘camici bianchi’ dello Smi, il Sindacato medici italiani: per il segretario generale Pina Onotri e’ un provvedimento “con luci e ombre, in cui ci sono poche risorse per i rinnovi contrattuali dei medici di famiglia”. Il giudizio dei presidenti di Regione e’ pero’ positivo: soddisfatto il governatore della Sardegna Christian Solinas (“le nostre richieste piu’ importanti sono state recepite”) e quello del Veneto Luca Zaia (“in questo documento c’e’ molto della nostra Regione”). “Per la sanita’ nuove assunzioni, investimenti, servizi migliori. Apriamo una nuova stagione di giustizia sociale” sintetizza il presidente del Lazio, e segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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