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Il Napoli dona 32 tonnellate di cibo ai bisognosi, Uova di cioccolato e colombe nel carcere minorile di Nisida

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Trentadue tonnellate di generi alimentari raccolte dal Napoli attraverso il progetto SSCN Charity Food che vede la società scendere in campo al fianco dei più deboli. È il grande cuore di Napoli e del Napoli di Aurelio De Laurentiis che in questo periodo di emergenza, non solo sanitaria, lancia un’iniziativa di beneficenza a favore delle fasce più deboli della popolazione, con l’obiettivo di assicurare la distribuzione di generi alimentari.

La Società ha stretto attorno a questo progetto alcune delle proprie aziende sponsor, operanti nel settore Food & Beverages, le quali hanno contribuito con importanti donazioni di prodotti alimentari. Complessivamente sono state raccolte oltre 32 tonnellate di generi alimentari.

In considerazione dell’elevata quantità di cibo donato, il club ha organizzato un centro di raccolta logistica, preparazione e distribuzione di pacchi, assemblati con prodotti alimentari a lunga scadenza e non deperibili.

Grazie alla generosità degli sponsor che hanno aderito all’iniziativa, sono stati allestite oltre 1.000 confezioni di cibo, destinate ad altrettanti nuclei familiari. In aggiunta oltre 1 tonnellata tra uova di cioccolato Crispo, colombe pasquali e pastiere, sono state destinate a comunità. Si aggiungono 120 uova di Pasqua Crispo da 3,5 kg ciascuna, consegnate al personale sanitario (medici ed infermieri) di tutti i reparti degli ospedali che in questo momento lavorano in prima linea nel contrasto al Covid-19. La SSC Napoli, insieme alle aziende sponsor, è scesa in campo durante la partita più dura, per restituire parte dell’amore che il popolo napoletano da sempre gli manifesta, partendo proprio da chi ne ha più bisogno. Uniti siamo più forti.

La SSC Napoli ha individuato con metodo un totale di 22 soggetti, operanti nel sostegno alle famiglie. Nel dettaglio si tratta di 12 associazioni locali di volontariato e 9 tra Decanati e Parrocchie della Diocesi di Napoli, che collaborano all’iniziativa, e che si occupano di destinare gli alimenti alle famiglie più disagiate del territorio. Sono state destinate uova e colombe pasquali anche al carcere minorile di Nisida.

Nel dettaglio:
1. Associazione Asso è – Opera nel quartiere San Carlo Arena. Presta attenzione verso situazioni di bisogno presenti sul territorio e spendersi per la diffusione tra i cittadini della coscienza solidaristica ed i principi della cittadinanza attiva.
2. Fondazione Massimo Leone Onlus – Opera nei quartieri Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, San Giuseppe, Porto. Offre supporto alle persone Senza Dimora ed in stato di grave marginalità sociale, azioni di contrasto contro le nuove forme di povertà.
3. Opere del Figlio per i senza fissa dimora– Opera nei quartieri Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia. Presta servizi per la salute e l’alimentazione dei senza fissa dimora e mensa giornaliera a domicilio per le famiglie povere del territorio.
4. Associazione Goccia di rugiada Onlus – Opera nei quartieri Poggioreale, Ponticelli ed alcune famiglie del Centro storico. Lavora per contrastare tutte le forme di povertà materiale ed immateriale delle famiglie del territorio.
5. ‘A voce d’’e creature Fondazione Onlus – Opera nel quartiere Vicaria. Eroga servizi assistenziali, sociali e di integrazione culturale. Svolge, inoltre, progetti di contrasto alla dispersione scolastica e di collocazione professionale.
6. Foqus – Fondazione Quartieri Spagnoli Onlus – Opera nei quartieri San Ferdinando, Montecalvario, Avvocata. Gestisce il progetto di rigenerazione urbana nell’ex Istituto Montecalvario, con l’obiettivo di contrastare l’emarginazione e sostenere lo sviluppo socio-economico del territorio attraverso imprenditorialità e politiche sociali. Attualmente coordina l’attività di spesa sociale ai Quartieri Spagnoli.
7. Figli in Famiglia Onlus – Opera nei quartieri San Giovanni a Teduccio, Barra, Ponticelli. È impegnata nei confronti di famiglie multiproblematiche per promuoverne lo sviluppo culturale e sociale.
8. Fondazione Famiglia di Maria – Opera nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Istituita alla fine del 1800 è attiva nel territorio di Napoli Est, in favore dei minori e delle famiglie che presentano disagi socio-economici. Accoglie 100 minori per favorirne il diritto all’istruzione e l’integrazione sociale.
9. Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus – Opera nel quartiere Stella, nel Rione Sanità. Incoraggia la cura del bello, la cultura del dono, della partecipazione e della responsabilità.
10. Associazione Città della Gioia Onlus – Opera nei quartieri Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, San Giuseppe, Porto. Svolge assistenza ai senza fissa dimora ed in favore delle famiglie più disagiate. Collabora alle mense della Basilica Santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore, della Chiesa di Santa Brigida, del centro La Palma.
11. Associazione di Promozione Sociale Amici di Peter Pan – Opera su più quartieri del Comune di Napoli. Promuove una cultura vera di cittadinanza giovanile attiva e di sostegno alle persone in condizione di svantaggio, disagio e rischio di esclusione sociale.
12. Incontro Società Cooperativa Sociale – Opera nel Comune di Qualiano. Offre assistenza domiciliare ad anziani, disabili minorenni e maggiorenni.
13. Oratorio Rogazionisti Karol – Opera nel quartiere Stella San Carlo Arena. Svolge opere di carità e distribuzione di pasti presso la parrocchia dei Colli Aminei.
14. Parrocchia di San Vitale Martire, Don Fabio De Luca, Fuorigrotta.
15. Decanato 1, Don Carmine Amore – Centro Storico.
16. Decanato 2, Don Enzo Marzocchi – Sanità, Materdei, Carlo III.
17. Decanato 3, Don Giuseppe Carmelo – Quartieri spagnoli, Montesanto, Santa Lucia.
18. Decanato 6, Don Jonmas Giammeo – Vasto, Poggioreale.
19. Decanato 7, Don Francesco Minnelli – Secondigliano.
20. Decanato 8, Don Francesco Minervino – Scampia, Don Guanella, Miano.
21. Decanato 9, Don Federico Saporito – Barra, San Giovanni, Ponticelli, Volla.
22. Istituto Penale per i minorenni di Nisida.

La Società di Aurelio De Laurentiis ha voluto ringraziare di cuore tutte le aziende che con il loro prezioso contributo hanno collaborato all’iniziativa:

1. Lete – Azienda leader nel settore delle acque minerali; da oltre 15 anni main sponsor della SSC Napoli.

2. Garofalo – Nasce nel 1789 a Gragnano. Leader in Italia per la pasta di qualità, esporta in oltre 60 Paesi del Mondo.

3. Mars – Mars è un’impresa a conduzione familiare da oltre 100 anni. Investe nel futuro a lungo termine delle attività, delle persone e del pianeta. I prodotti più rappresentativi come M&M’S, Snickers, Orbit, Extra e Skittles regalano momenti piacevoli in più di 180 paesi.

4. San Carlo – San Carlo Gruppo Alimentare S.p.A. è un’azienda italiana leader di mercato nel segmento chips e snack, capace di esprimere il meglio del gusto italiano.

5. Gruppo Di Palo – Azienda campana specializzata nella distribuzione alimentare all’ingrosso ed al dettaglio, e nel retail alimentare con le insegne CRAI ed Ottimo Supermercati, che ha messo a disposizione anche la logistica per quest’operazione.

6. Noberasco – Società alimentare ligure, leader in Italia nel settore della frutta secca e disidratata grazie all’expertise maturata in oltre un secolo di attività.

7. GLS – Corriere espresso offre servizi di spedizione nazionali e internazionali. Effettuare consegne di qualità per tutti i clienti è il nostro obiettivo.

8. Crispo – L’azienda Confetti Crispo, con professionalità, entusiasmo, capacità e qualità produttiva è riuscita ad affermarsi in Italia e nel mondo quale azienda leader in diversi settori del comparto confettiero e dolciario.

9. Villani Salumi – Siamo artigiani di un paese d’Italia guidati da una famiglia che si tramanda la passione di fare salumi, speciali nel gusto e curati nell’aspetto, con la garanzia e i controlli di una grande industria.

10. Berna – presente nella colazione delle famiglie campane dal 1950, è latte fresco, yogurt, UHT, panna, burro, ricotta, stracchino, mascarpone ed insalate fresche. È un marchio Parmalat.

11. Amadori – Fondata nel 1969, Amadori è un Gruppo leader nel comparto alimentare, specialista nel settore avicolo. Amadori si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera, che garantisce ogni giorno una distribuzione capillare in tutta Italia.

12. Giaguaro S.p.A. – Società italiana impegnata nella lavorazione e commercializzazione di conserve di pomodoro e legumi, e il suo marchio Vitale, sono al lavoro per approvvigionare il paese dei prodotti necessari all’alimentazione quotidiana. La Giaguaro ha messo in atto tutte le misure necessarie per consentire ai propri addetti di operare in sicurezza, con l’animo sgombro e il cuore pieno di speranza.

13. La Torrente – La bontà di sempre nel solco della tradizione. Dal 1965 il buon pomodoro italiano. Bontà, tradizione, ma non solo. Mettiamo tutto il nostro impegno per garantire la massima qualità, nella piena conformità dei regolamenti europei e con criteri di raccolta e lavorazione rispettosi dell’ambiente.

14. La Doria – Gruppo italiano leader nel settore delle conserve alimentari vegetali, in particolare nella produzione di derivati del pomodoro, sughi pronti, legumi in scatola, succhi e bevande di frutta. È il principale produttore europeo di legumi in scatola, pelati e polpa di pomodoro nel segmento retail, il primo produttore europeo di sughi pronti a marchio privato e tra i principali produttori italiani di succhi e bevande di frutta.

15. La Fiammante – Il marchio di punta di una filiera produttiva con 50 anni di esperienza e una “attitudine innovativa unica”, riconosciuta da enti certificatori nazionali e internazionali. Si occupa della produzione di conserve alimentari: pomodori, legumi e verdure dell’orto.

16. Playtime – Marchio di Biscuit Group, un’azienda napoletana in continua evoluzione, dedita alla ricerca di nuove golosità da proporre ai propri affezionati consumatori che scelgono con fiducia il marchio da due generazioni.

17. DI.A. – Azienda specializzata nel settore Normal Trade Food in Campania e nel Lazio. Garantisce alle industrie un’efficace distribuzione dei propri prodotti ed ai rivenditori la sicurezza di una selezione di prodotti di qualità, sempre disponibili ai migliori prezzi di mercato.

18. D’Amico – Il Gruppo D&D è tra le principali aziende in Italia specializzate nella produzione di conserve alimentari. Presente sul mercato con i brand D’Amico, Logrò, Montello, Robo e Dega.

19. Riso Buono – Riso prodotto a Casalbeltrame (NO), nella tenuta La Mondina di proprietà della famiglia Luigi Guidobono Cavalchini, ha dalla sua parte la forza della tradizione, iniziata sul finire del XVII sec.

20. Bonduelle – Azienda familiare creata nel 1853, è un’impresa responsabile e riconosciuta per la sua specifica mission: rendere accessibile al più gran numero possibile di famiglie e individui i benefici di un’alimentazione nella quale le verdure ricoprono un ruolo fondamentale.

21. Olio Dante – Dal 1898 è protagonista sulle tavole di milioni di consumatori. Dante, l’olio che parla italiano. È un marchio degli Oleifici Mataluni di Montesarchio (BN).

22. Sal De Riso – Maestro Pasticcere della Costa d’Amalfi. Nasce professionalmente nel 1988 e lega il suo nome indissolubilmente al territorio natale.

23. Don Peppe – Azienda operante nel settore pizzeria e ristorazione con sedi a Caserta, Venezia, Verona, Roma. Da sempre attiva anche in iniziative a sfondo sociale.

24. Mennella – Dal 1969 la Pasticceria Mennella di Torre del Greco (NA) offre una vasta gamma di prodotti come: ciambella, lievitati, latte di mandorla e prodotti di gelateria.

25. ADV Kaidos– Società di comunicazione e marketing. Affianca i propri clienti nel processo di costruzione o di miglioramento della propria immagine nell’organizzazione della comunicazione, sia interna che esterna.

26. Live 978 – Brand di abbigliamento uomo, interpreta il lifestyle contemporaneo in un’ottica giovane e dinamica, propone uno stile metropolitano ricercato che non passa inosservato.

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Morto Mattia, calciatore s’era sentito male in campo

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Aveva appena fatto un tiro in porta, poi si è messo la mano sul petto ed è crollato a terra durante la partita di ieri pomeriggio del campionato di Eccellenza toscana tra Lanciotto e Castelfiorentino United a Campi Bisenzio (Firenze). Mattia Giani, 26 anni, attaccante della squadra in trasferta, è morto questa mattina all’ospedale di Careggi. Il suo cuore aveva smesso di battere per alcuni minuti, le condizioni erano subito apparse gravissime. Il primo a soccorrerlo il massaggiatore del Castelfiorentino che ha iniziato le manovre rianimatorie, poi c’è stato l’intervento del 118 e il trasporto disperato in ospedale.

Però proprio sui tempi dei soccorsi da parte del sistema di emergenza c’è chi avanza dubbi. Secondo ricostruzioni, non ci sarebbe stata un’ambulanza allo stadio. Il capogruppo delle liste di centrodestra Paolo Gandola a Campi chiede di “verificare se i soccorsi del 118 siano stati tempestivi”. Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera e deputato Forza Italia, annuncia un’interrogazione perché “allo stadio di Campi Bisenzio c’era un defibrillatore ma pare non fosse a bordo campo come doveva”. La senatrice di Iv Daniela Sbrollini ha annunciato un’interrogazione al ministro Abodi per far luce sui “casi di malori in campo in particolare nei campionati minori” che si sarebbero “moltiplicati”.

“Ieri si è accasciato in campo N’Dicka della Roma ma ricordiamo tutti Astori e Morosini. Fino a quale limite sono portati i giocatori negli allenamenti? Come avvengono realmente le visite mediche? Esiste un percorso di assistenza?”. Intanto per Mattia Giani è stato disposto il riscontro diagnostico. La sua morte ha sconvolto il mondo dello sport toscano e italiano a poche ore dal malore, fortunatamente senza conseguenze, di Evan N’Dicka durante Udinese-Roma. Il presidente della Figc Gravina ha disposto un minuto di raccoglimento prima dell’inizio delle gare su tutti i campi in programma oggi e per il fine settimana. Giani, era di Ponte a Egola (Pisa) e aveva dedicato una parte della vita al calcio.

La sorte ha voluto che la partita di ieri fosse quella del rientro sui campi di gioco dopo un brutto infortunio. Era cresciuto nelle giovanili dell’Empoli e poi in quelle del Pisa. Nella sua carriera ha indossato la maglia di Grosseto, Real Querceta e Tuttocuoio giocando anche in serie D. Cordoglio anche dalla Fiorentina, dal Pisa e dall’Empoli. Era un conoscente stretto di Gianluca Mancini, difensore toscano della Roma e della Nazionale che sui social ha manifestato la sua vicinanza per l’accaduto con un “Ciao Matti”. Il sindaco Simone Giglioli del suo comune, San Miniato, paragona la vicenda alle “tragedie di Morosini e Astori”, il dolore di vedere ragazzi che trovano la morte nel campo da gioco è una tragedia nella tragedia”.

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Ndicka dimesso e a Roma nuovi test, club ‘trauma toracico’

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Evan Ndicka torna a casa e la grande paura di ieri sera si trasforma in un lungo sospiro di sollievo. Il centrale giallorosso è stato dimesso oggi dopo il ricovero d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine a seguito del malore avuto al 72′ di Udinese-Roma. Una fitta al petto che ha spaventato tutti. Ma già le prime visite svolte al suo arrivo in ospedale avevano escluso che fosse in pericolo di vita, quelle sostenute questa mattina invece hanno fugato ogni dubbio circa eventuali complicazioni che potevano emergere.

Il giocatore, infatti, ha passato la notte in modo tranquillo, aspettando l’ok per le dimissioni. Il bollettino medico è stato poi affidato al club giallorosso che parla di un quadro clinico compatibile con un “trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro”. Dunque nessun infarto o problema cardiaco come scongiurato dagli esami primo e secondo livello che escludono la presenza di patologie cardiache. A Roma sosterrà ulteriori accertamenti, ma oggi è ancora difficile delineare dei tempi di recupero che saranno stimati con più precisione nei prossimi giorni.

Nel frattempo da ieri sera il difensore continua a ricevere l’abbraccio dei suoi compagni di squadra, accorsi in ospedale prima di rientrare nella capitale. E c’era chi come Aouar aveva già detto alla società di voler restare al fianco del difensore, salvo poi venir rassicurato dai dirigenti dopo che la Ceo, Lina Soulokou, il tecnico De Rossi e capitan Pellegrini erano riusciti a parlare con Ndicka che aveva confermato di sentirsi bene. Fino a poco prima delle dimissioni, a fare compagnia al calciatore c’era il difensore e connazionale ivoriano Hassane Kamara. E se il presidente del Coni, Giovani Malagò, si complimenta con tutti per la gestione dell’emergenza, il n.1 dell’Aia parla di “un bel momento di sport” fra le due squadre.

Non manca però qualche polemica, come quella nata dal tweet di Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato. “Questi episodi sono troppo frequenti e va fatta chiarezza sulle dimensioni numeriche e sulle cause”, il post su X che ha chiamato la replica del professor Burioni che ha definito il comportamento del senatore “irresponsabile”, aggiungendo che “i numeri sono concordi nell’escludere qualunque correlazione tra vaccinazione e malori cardiaci”. Mentre la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, vuole presentare un’interrogazione al ministro Abodi sul caso Mattia Giani, il calciatore del Castelfiorentino venuto a mancare, e quanto successo a Ndicka.

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Gudmundsson e Ikoné, il Genoa frena la Fiorentina

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La Fiorentina deve ancora rinviare l’appuntamento con la vittoria che le manca in campionato dal 2-1 sulla Lazio datato 26 febbraio: contro il Genoa la squadra di Vincenzo Italiano non è riuscita ad andare oltre l’1-1 raggiunto nella ripresa con Ikoné. Il francese, a digiuno da febbraio, ha rimediato alla rete del solito Gudmundsson realizzata su rigore alla fine del primo tempo: per Gilardino, alla prima da allenatore al Franchi e tra i candidati per la panchina viola in caso di addio del collega, si allunga la striscia positiva in trasferta con 3 vittorie e 5 pareggi nelle ultime ultime 9 gare.

Mentre Italiano ritrova un punto in A dopo due ko di fila e comunque l’obiettivo è andare avanti nelle coppe: giovedì ci sarà il ritorno dei quarti di Conference con i cechi del Viktoria Plzen (andata 0-0), fra una settimana la semifinale di ritorno di Coppa Italia a Bergamo con l’Atalanta battuta 1-0 all’andata. I viola sono partiti senza Nico Gonzalez (dentro Ikoné), Arthur, Milenkovic e Biraghi cui è stato preferito Parisi. In mediana Bonaventura rientrato dopo la botta alla caviglia, in attacco conferma per Belotti anche per l’indisponibilità di Nzola. Nel Genoa Gilardino ha lasciato all’inizio in panchina Retegui nonostante fosse al rientro dopo la squalifica: al suo posto Ekuban sostenuto da Messias e Gudmundsson. Difesa confermata, a centrocampo fiducia all’ex Badelj. La gara è stata preceduta da un minuto di raccoglimento per le vittime dell’esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana, per lo stilista Roberto Cavalli noto tifoso viola e per il giovane calciatore di Eccellenza Mattia Giani scomparso per un malore nel corso di una partita.

Le prime occasioni sono state del Genoa sceso in campo con personalità: ci ha provato Messias, poi due volte Ekuban sul quale si è fatto trovare pronto Terracciano. La Fiorentina con la sua manovra spesso elaborata ha reagito con Beltran dalla distanza e soprattutto con Belotti che al 26′ ha trafitto Martinez: l’ex giallorosso ha esultato ma la rete è stata annullata dal Var per un millimetrico fuorigioco. Dal possibile vantaggio la squadra di Italiano si è trovata sotto poco prima dell’intervallo: da un errore di Quarta è scaturita l’azione che ha provocato il fallo di rigore di Parisi su Ekuban, l’arbitro non ha avuto dubbi e Gudmundsson dal dischetto non ha fallito. Liguri avanti ma senza più Messias che, dopo una botta, ha chiesto il cambio: dentro Thorsby.

La Fiorentina ha iniziato la ripresa a caccia del pareggio che dopo 9′ ha trovato con Ikonè di testa su assist di Bonaventura. A quel punto Italiano, dopo Arthur, ha inserito Gonzalez, Mandragora e Kouamé centravanti (fuori Sottil, Beltran e Belotti), Gilardino ha risposto inserendo Spence, Haps e Retegui (per Ekuban) e proprio l’italo-argentino, strattonatosi con Kayode, ha chiesto il rigore che prima è stato assegnato, poi tolto tra le proteste rossoblù dopo check Var e revisione dell’arbitro al monitor. Il risultato è rimasto in bilico fino all’ultimo anche se nessuna delle due squadre ha creato vere e proprie occasioni. Per il Genoa continua il digiuno di vittorie al Franchi che dura dal ’77. Per la Fiorentina prosegue quello di successi in questo 2024: appena tre in 19 gare fra campionato e coppe.

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