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I ricercatori di Neuromed in piazza per il “PubMed”: per parlare di scienze con i cocktail molecolari e la De Lorean

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Uno spettacolo inconsueto: decine di ricercatori Neuromed in camice bianco in piazza Dante a Caserta per il “PubMed”, un incontro informale, un modo per dialogare fuori dagli schemi con i cittadini. L’evento ha segnato l’inizio delle manifestazioni della Notte Europea dei Ricercatori organizzata dalla Fondazione Neuromed. Una serie di iniziative che stanno coinvolgendo le regioni Molise e Campania.

Pubmed (gioco di parole che richiama il sistema internazionale di archiviazione dei lavori scientifici), è stato un vero e proprio pub in piazza. Gustando cocktail molecolari preparati sul posto, cittadini e ricercatori si sono incontrati parlando liberamente di scienza, del mestiere della ricerca, dei sogni, dei successi e, a volte, dei fallimenti di quella che rimane una carriera tra le più affascinanti e poco conosciute. Il tutto accompagnato dalla musica dal vivo della band Howling Mutt. Presenti per l’occasione il Sindaco Carlo Marino, il Presidente della Fondazione Neuromed Mario Pietracupa, la dottoressa Novella Luciani del Ministero della Salute ed Emilia Belfiore Responsabile dell’Ufficio Ricerca&Sviluppo Neuromed.

E in piazza è arrivata anche la macchina del tempo per eccellenza: la De Lorean del film “Ritorno al futuro”. Un’auto che è stata non solo l’occasione per farsi dei selfie originali, ma soprattutto ha rappresentato il simbolo del viaggio nel tempo. Uno sguardo al passato, a quel tempo che ha visto idee lontane farsi realtà, grazie alla scienza, fino a disegnare il mondo che oggi conosciamo. Ma anche uno sguardo proiettato al futuro, con i ricercatori impegnati a spiegare le speranze che le conoscenze moderne aprono per la medicina dei prossimi anni.

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Dl Pnrr: passa la fiducia alla Camera, 185 sì

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La Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Pnrr. I voti a favore sono stati 185, quelli contrari 115, 4 gli astenuti. . Il decreto dovrà avere il via libera definitivo dalla Camera e poi passerà all’esame del Senato.

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Tumori: 99% seno e 92% colon guarisce con diagnosi precoce

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Il 99% delle donne che riceve una diagnosi di cancro al seno in fase iniziale (stadio I) guarisce dalla malattia Lo stesso vale per il 92% delle persone che scopre un tumore del colon-retto in stadio I. A confermare l’importanza della diagnosi precoce in oncologia è lo studio italiano pubblicato sull’International Journal of Cancer, che, inoltre, aggiunge un ulteriore tassello: quanto più la diagnosi è tempestiva, tanto più in fretta il paziente può dirsi guarito.

Lo studio, coordinato dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano Irccs e dall’Azienda Zero della Regione Veneto, ha analizzato i dati di 31 registri tumori italiani concentrandosi sui due tumori più frequenti in Italia: quello della mammella e quello del colon-retto. “Dallo studio è emerso che, al momento della diagnosi, la probabilità di guarire delle donne con tumori della mammella passa dal 99% per le diagnosi fatte al primo stadio (che rappresentano oltre la metà delle diagnosi) al 36% quando la malattia si presenta in stadi più avanzati (circa il 10% delle pazienti)”, dice Luigino Dal Maso, dirigente statistico dell’Epidemiologia oncologica del Centro di Riferimento Oncologico e coordinatore dello studio.

Per il cancro del colon-retto si passa dal 92% di probabilità di guarigione allo stadio I al 34% se la diagnosi arriva nello stadio III o IV. Altro elemento indagato dallo studio è quanto tempo deve passare dal momento della diagnosi prima che il rischio di morire per il tumore diventi trascurabile. In media servono in media circa 10 anni, ma con grandi differenze a seconda dell’età e dello stadio alla diagnosi. In particolare, se la diagnosi avviene in stadio I (e per il seno anche in stadio II) per la guarigione è sufficiente un anno. Attenzione, però, avverte Silvia Francisci, ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità tra le autrici dello studio, questo “non va inteso come un tempo che, una volta raggiunto, non necessiti più di sorveglianza o raccomandazioni suggerite dai medici curanti”.

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Pozzuoli, la terra continua a tremare: ancora scosse

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La terra continua a tremare a Pozzuoli e nei Campi Flegrei: l’ultima scossa poco dopo le 4 ha fatto registrare una magnitudo di 2.5. Ha fatto seguito ad una serie di scosse minori, uno sciame che continua da domenica quando sono state registrate una novantina di episodi sismici, i più forti di 3.7, 3.1 e 3.0. Anche oggi l’epicentro è ad oltre 2 km di profondità. Molta paura tra la popolazione ma nessun danno, scuole e uffici aperti.

 

 

 

 

 

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