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Gli allenamenti in terrazza e a casa dei campioni azzurri ai tempi del coronavirus, si prova a stemperare anche il clima di paura che aleggia sulla città

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Un numero uno è senz’altro lui: Dries Mertens. In questo video lo vedete intento sul suo splendido terrazzo ad allenarsi prima da solo nel fare i pesi e poi con la moglie Kat Kerkhofs per gli squat. A seguire per Ciro anche un po’ di footing a via Posillipo nei pressi di casa, mentre va a comprare la verdura e frutta dal suo negoziante di fiducia sotto casa.
Rimandata per effetto del Coronavirus la partita con il Barcellona di Champions League della prossima settimana anche il Napoli ha permesso ai suoi giocatori di stare a casa con le famiglie fissando (per adesso) la ripresa degli allenamenti al Centro Tecnico di Castel Volturno mercoledì 18 marzo. È una data indicativa. Ovviamente tutto dipende da come evolve l’emergenza contagio in Italia e in Campania nelle prossime due/ter settimane. Gli azzurri si tengono in forma, per quanto possibile, a casa loro. Attraverso i social network lanciano messaggi di saluto e solidarietà non solo ai napoletani ma a tutti quelli che soffrono per questa emergenza.

Lorenzo Insigne. Il capitano mantiene la sua smagliante forma facendo esercizi a terra nella sua abitazione napoletana

Dal suo profilo twitter ufficiale il Napoli ha lanciato ieri alle 19:45 il primo invito ai tifosi: affacciarsi al balcone per intonare tutti insieme “un giorno all’improvviso” con tante adesioni all’hashtag #hadapassaanuttata. In prima linea Maksimovic (sulla storia di instagram contempla la bellezza del coro della città) e il capitano, Lorenzo Insigne, che dopo la donazione di 100mila euro agli ospedali di Napoli e l’appello si è fatto immortalare come primo protagonista del coro e anche in un appello a non uscire di casa rivolto a tutti.

Diego Demme. Il calabro-tedesco si tiene in forma sotto lo sguardo attento del suo cane-preparatore

Impegnati poi nel training domestico: Kostas Manolas, Josè Callejon (con la moglie Marta Ponsati Romero) e Diego Demme (stretching con il suo cane). Continuano le azioni di sensibilizzazione dei beniamini azzurri: Matteo Politano aderendo all’hashtag #chefaticalavitadabomber per aiutare gli ospedali italiani e Piotr Zielinski immortalato dalla sua lady, Laura Slowiak, mentre sbuccia le patate. Da sottolineare la grande generosità delle ‘wags’ (mogli e fidanzate dei calciatori partenopei) che hanno sostenuto attivamente la campagna di donazione a supporto dell’ospedale Cotugno e degli altri ospedali napoletani: oltre Laura Zielinski e Marta Callejon anche Jessika Ziolek (compagna di Milik), Thais Allan e Debora Romano (lady Meret).
Tutta Napoli si stringe in un abbraccio virtuale collettivo tra musica, chiacchiere, qualche momento di allegria, ognuno rigorosamente sul proprio balcone e a debita distanza. Così almeno ci si sente meno soli e magari meno spaventati, dal momento che non si riesce a capire questa emergenza quando finirà. Perchè, finirà. Giusto?

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Esteri

Mosca, 2 morti per attacco ucraino con droni a Belgorod

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E’ di due morti il bilancio di un attacco ucraino con droni nella regione russa di Belgorod. Lo annuncia il governatore Vyacheslav Gladkov. – “In seguito al rilascio di due ordigni esplosivi, un edificio residenziale privato ha preso fuoco – ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov -. Due civili sono morti, una donna che si stava riprendendo da una frattura al femore e un uomo che si prendeva cura di lei”.

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Cronache

Maxi incidente fra autotreni sulla A1, traffico bloccato, code fino a 18 km

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Uno scontro fra autotreni ha diviso l’Italia a metà per ore, con file di auto fino a venti chilometri. L’incidente sulla A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra San Vittore e Caianello verso Napoli, all’altezza del km 691: quattro i mezzi pesanti coinvolti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 6° Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia. Agli utenti in viaggio verso Napoli, è stato consigliato di uscire a Cassino e rientrare a Caianello dopo aver percorso la viabilità ordinaria: adesso l’incidente è stato risolto ma per chi sta tornando verso Napoli ci sono ancora più di 10 km di coda.

 

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Economia

Allarme Upb sul Superbonus, Parlamento studia deroghe

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La “generosità” dell’agevolazione, le ripetute proroghe, un sistema di controlli che ha favorito la “diffusione di comportamenti opportunistici e fraudolenti”, la concessione di deroghe. Nasce anche da qui il ‘vulnus’ con cui il Superbonus si è trasformato in una zavorra per i conti pubblici, lasciando “una pesante eredità sul futuro”. L’Ufficio parlamentare di Bilancio lancia l’allarme e invita a far tesoro di questa esperienza per ridisegnare le future agevolazioni. Il Parlamento intanto prepara nuove modifiche all’ultima stretta impressa dal governo, comprese nuove deroghe per altre aree colpite dal terremoto o il coinvolgimento dei Comuni nei controlli. E sul Superbonus si accende un faro anche oltreoceano, con il Fondo Monetario Internazionale che sprona l’Italia a ridurre il debito. La crescita, stimata allo 0,7% nel 2024 e 2025, è destinata a ridursi al lumicino nel 2026 (rivista al ribasso allo 0,2%) con il Superbonus e il Pnrr in via di esaurimento, avverte il Fondo.

Ma intervenire si può, ed è dal debito che bisogna partire: per ridurlo, bisogna partire dagli sgravi fiscali, “molti dei quali inefficienti” come il superbonus, suggerisce il Fmi, ed eliminare quelle “scappatoie” dal fisco e “numerosi programmi di sostegno anti-inflazione”. Il Superbonus, insieme al bonus facciate e, in misura minore, gli incentivi alle imprese Transizione 4.0 “hanno inciso marcatamente sui conti pubblici degli ultimi anni”, evidenzia l’Autorità dei conti pubblici in una memoria alla commissione Finanze del Senato che sta esaminando l’ultimo decreto sull’agevolazione. Superbonus e bonus facciate, in particolare, hanno avuto un impatto “rilevante e crescente” nel tempo: l’asticella del periodo 2020-23, secondo gli ultimi dati, è salita a circa 170 miliardi. Con un gap tra i risultati e le attese “macroscopica” nel caso del Superbonus, e che “non ha precedenti”, osserva l’Upb, che indica vari elementi che hanno contribuito a far lievitare la spesa: la generosità dello sconto e le modalità di fruizione, l’ampliamento degli obiettivi, proroghe e deroghe.

A farne le spese è il debito. Quanto rilevato in termini di competenza economica nel quadriennio 2020-23 inciderà soprattutto sul 2024-26, evidenzia l’Upb, che quantifica questa “pesante eredità”: un impatto in media annua pari allo 0,5% del Pil nel triennio 2021-23, che salirà a circa l’1,8% in quello successivo. Un’esperienza, quella del Superbonus, da cui “occorre trarre insegnamento per il disegno di future agevolazioni”, osserva l’Upb, che indica la rotta: selettività e stop agli automatismi. In prospettiva, dunque, la soluzione suggerita è “un trasferimento monetario” (un contributo diretto alla spesa), modulato in base alle condizioni economiche delle famiglie e alla classe energetica dell’edificio, sottoposto ad autorizzazioni preventive e soggetto a un limite di spesa, o con prestiti agevolati. E in vista delle prossime misure di sostegno per le case green, a mettere in guardia è anche la Banca d’Italia: le “criticità” emerse con il Superbonus sembrano “sconsigliare la riproposizione in futuro della cedibilità dei crediti”, se non in “forma limitata” e “circoscritta ad alcune categorie”.

Dopo l’ultima stretta sul Superbonus intanto, si studiano nuove deroghe. A proporle, per altre aree colpite dal sisma diverse da quelle per cui già si è fatta eccezione (a partire dall’Emilia Romagna) o dalle alluvioni e per il Terzo settore, sono sia la maggioranza che l’opposizione con diversi emendamenti al decreto Superbonus. Il termine per presentare le proposte di modifica è mercoledì 24 aprile, ma sul tavolo del relatore, Giorgio Salvitti, gli emendamenti cominciano ad arrivare. Si studia anche la possibilità di coinvolgere, su base volontaria, i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus, garantendo loro un ritorno economico pari al 30% dell’eventuale recupero. Nulla sarebbe invece ancora arrivato sulla possibilità di allungare da 4 a 10 anni i tempi di utilizzo dei crediti del Superbonus. Ipotesi su cui però si è già detto favorevole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. E che, secondo i calcoli dell’Upb, consentirebbe al debito di restare abbondantemente sotto quota 140%.

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