Collegati con noi

In Evidenza

Giada presenta il suo album “Dal balcone di casa mia” con tre testimonial d’eccezione: Maresca, Giordano e Patriciello

Pubblicato

del

Da un balcone di Benevento, durante il lockdown, Giada Lepore, ragazza sannita di appena 15 anni, ha incantato tutti con la sua voce sublime, intrattenendo i vicini di casa con le cover di pezzi di artisti famosi, da Nina Zilli ad Adele, passando per Vasco Rossi, Arisa e Christina Aguilera. Postati sulla sua pagina Facebook, quei video hanno macinato migliaia di condivisioni. Oggi quelle cover diventano un album registrato nelle sale di Universarte Studio da Marco Colella e il titolo poteva essere solo uno, ovviamente: “Dal balcone di casa mia”. Mercoledì 15 luglio alle 11, l’album di Giada sarà presentato a Napoli al Gran Caffè Gambrinus dall’Accademia delle Arti, Mestieri e Professioni. Insieme alla giovane artista, saranno presenti il magistrato antimafia Catello Maresca, lo scienziato Antonio Giordano e il parroco anticamorra padre Maurizio Patriciello. A moderare l’incontro, il direttore di Juorno Paolo Chiariello. 

Giada è nata con una malformazione oculare che l’ha poi portata a perdere completamente la vista. La musica è stata allora un rifugio e uno stimolo per andare avanti. E ad incoraggiare Giada è stato il tenore Andrea Bocelli con una splendida lettera. “Carissima Giada, ho saputo dalla tua mamma che, solo un mese fa, hai perduto la vista. Come sai è una cosa che è capitata anche a me e a quanti altri è capitata! Ora la tua mamma è disperata, perché pensa che tu viva nel buio, mentre tu sai già molto bene, che il buio può vederlo solo chi vede. Per chi non vede, il buio non c’è. Pian piano dovrai spiegare alla tua mamma, che con gli occhi si guarda soltanto e guardare non è mai sufficiente. C’è chi guarda tutto e non vede niente; viceversa, c’è chi vede tutto, senza bisogno di guardare niente. (…) Sii felice; apriti al mondo, leggi, impara, ascolta, tocca, fiuta l’aria, godi la vita che è il dono più prezioso e soprattutto, non permettere a nessuno di giudicarti sfortunata”.

Una lettera meravigliosa scritta col cuore da un maestro della musica a cui il destino ha riservato la stessa sorte di Giada. Ma Bocelli non s’è mai sentito diverso o sfortunato, e col suo grande talento è diventato un tenore famoso in tutto il mondo. Una grande fonte di ispirazione per Giada, anche lei appassionata di musica e di canto. Una lettera che ha aiutato anche Apollonia Botticella, la mamma di Giada, a superare momenti difficili. “Ho compreso il vero senso dell’amore e della vita nelle parole che Andrea Bocelli scrisse a Giada, spiegando, in poche righe, la normalità”, ha raccontato la mamma. “Giada non è diversa perché noi genitori non la consideriamo diversa. Volevamo la figlia che abbiamo. Spero che la mia testimonianza possa essere d’esempio ai tanti che hanno perso la speranza e sono alla ricerca di un senso o di un perché. Le risposte a queste domande troviamole negli occhi dei nostri figli. La gioia, l’amore, le soddisfazioni che arriveranno ci ripagheranno di tutto… proprio di tutto”. 

A presentare l’album di Giada sarà l’Accademia delle Arti, Mestieri e Professioni, sempre in prima linea nel supportare i giovani nel loro percorso di crescita umana e professionale. “Quest’iniziativa rientra nei principi che orientano ogni giorno il lavoro della nostra associazione – spiega Rosario Bianco, l’imprenditore che nel 2017 ha fondato l’Accademia assieme al pm Catello Maresca -, accogliere i giovani che hanno qualcosa da dire e accompagnarli verso il successo e l’affermazione dei propri obiettivi. Abbiamo aderito a questo progetto perché Giada è una ragazza che ha delle cose da dire e sa farlo con professionalità, noi vogliamo accompagnarla e sostenere questa sua ambizione”. 

Advertisement

Esteri

Musk rifiuta di eliminare da X video dell’attacco a Sidney

Pubblicato

del

Elon Musk ha reagito all’ordine di un tribunale australiano di eliminare da X i video dell’attacco nella chiesa di Sidney dopo che il commissario per la eSafety dell’Australia ha chiesto un’ingiunzione. Il miliardario patron di Tesla ha risposto con un post sulla sua piattaforma accusando il premier Anthony Albanese di “censura”. “La nostra preoccupazione è che se qualsiasi Paese è autorizzato a censurare i contenuti di tutti i paesi, allora cosa impedirà a qualsiasi paese di controllare Internet?”

Musk ha detto che X farà appello contro l’ingiunzione australiana. “Abbiamo già censurato il contenuto in questione per l’Australia, in attesa di ricorso legale, ed è archiviato solo su server negli Stati Uniti”, ha aggiunto. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha affermato che Musk è cieco di fronte all’angoscia causata dai video. “Faremo ciò che è necessario per affrontare questo miliardario arrogante che pensa di essere al di sopra della legge, ma anche al di sopra della comune decenza”, ha detto Albanese all’emittente pubblica Abc. “L’idea che qualcuno vada in tribunale per il diritto di pubblicare contenuti violenti su una piattaforma mostra quanto il signor Musk sia fuori dal mondo”, ha aggiunto.

Continua a leggere

Economia

Enel, istruttoria Antitrust per rincari sui rinnovi

Pubblicato

del

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Enel Energia per accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta sulle modalità di comunicazione dei rinnovi. L’informativa di avvio istruttoria è apparsa sul bollettino dell’Authority, che evidenzia il “numero elevato di istanze di intervento pervenute”. In sostanza è stato segnalato “oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato”, anche il “non aver ricevuto alcuna informazione preventiva” sul rinnovo contrattuale e “di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso”. Enel Energia ha prontamente respinto le ipotesi avanzate nell’istruttoria affermando di “aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonché della disciplina contrattuale” e di confidare pertanto “di poter dimostrare la piena correttezza del proprio operato nel prosieguo del procedimento”.

“Se saranno accertati illeciti, le maggiori somme pagate in bolletta come conseguenza dei rinnovi contrattuali scorretti andranno restituite agli utenti”, ha fatto sapere intanto il Codacons commentando la decisione del Garante della concorrenza e del Mercato. “Gli utenti nell’ultimo periodo avevano ricevuto bollette sensibilmente rincarate, senza però essere stati adeguatamente informati dalla società circa le modifiche tariffarie applicate – ha precisato l’associazione dei consumatori – Attendiamo ora l’esito dell’indagine e, se saranno accertate irregolarità, avvieremo una azione per far ottenere ai consumatori coinvolti la restituzione delle maggiori somme pagate in bolletta per effetto delle scorrette o mancate comunicazioni su rincari tariffari, che in modo evidente hanno impedito ai clienti di esercitare i propri diritti, come quello al recesso”.

“Da mesi le società dell’energia stanno comunicando ai propri clienti modifiche unilaterali delle condizioni economiche, ossia sensibili aumenti delle tariffe praticate, comunicazioni però che avvengono spesso in modo sibillino, ad esempio attraverso mail che l’utente può dimenticare di leggere o messaggi che sembrano contenere informazioni pubblicitarie”, ha stigmatizzato Consumerismo.

“I rialzi erano vergognosi e spropositati – ha invece messo in evidenza l’Unione nazionale consumatori – Stavamo già raccogliendo casi in modo da ottenere un ricalcolo delle bollette. Ora si apre, in caso di condanna, una nuova via per ottenere lo storno di quanto pagato per le bollette fin qui”. Sono oltre 600 le segnalazioni pervenute all’Antitrust di singoli consumatori e microimprese, anche per il tramite di associazioni di consumatori, che lamentano di aver ricevuto, in occasione dei cicli di fatturazione relativi al quadrimestre ottobre 2023-gennaio 2024, bollette recanti un significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica rispetto alle bollette riferite allo stesso arco temporale nell’anno precedente.

Continua a leggere

Economia

Vivendi si astiene, strada libera per Labriola in Tim

Pubblicato

del

Vivendi, il maggior azionista di Tim con il 23,7% del capitale, ha deciso per lo ‘status quo’, all’assemblea del 23 aprile si asterrà su tutto, meno che sulla lista del collegio sindacale da lei stessa presentata. Di fatto si decreta la vittoria della lista del cda con un nuovo mandato triennale a Pietro Labriola che proverà a portare a termine il riassetto del gruppo, passando dalla vendita di Netco a Kkr, anche se i francesi hanno tutt’altro che ‘deposto le armi’.

“Spetta al management in carica e ai suoi sostenitori risolvere la delicata situazione in cui si trova Tim – motiva la sua decisione il gruppo francese -. Di conseguenza, Vivendi ha deciso di astenersi dal voto sul rinnovo del Consiglio nonostante il lodevole impegno dei proponenti di liste alternative di maggioranza”, ovvero il fondo Merlyn che ha candidato Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, come presidente e ad, e il fondo Bluebell con Paola Gianotti de Ponti e Laurence Lafont. Merlyn potrebbe aver coagulato intorno al 5% del capitale andando a ipotecare i 3 posti in consiglio destinati alle minoranze, lo stesso sulla carta può fare il fondo di Giuseppe Bivona e Marco Taricco.

L’opposizione però proseguirà, Vivendi infatti spiega che “non sostiene la lista presentata dal consiglio di amministrazione uscente, data la continuità con un consiglio durante il cui mandato il titolo ha perso metà del suo valore e che è responsabile di aver approvato la vendita della rete fissa di Tim nel novembre 2023 ad un prezzo che, a giudizio Vivendi, non riflette il pieno valore dell’asset, senza coinvolgere l’assemblea degli azionisti e il comitato parti correlate e senza fornire, ad oggi, informazioni complete e affidabili al mercato sull’operazione e sui suoi effetti sulla sostenibilità di Tim”. Lo scontro è solo rimandato al 21 maggio, data della prima udienza al Tribunale di Milano. Vivendi infatti “porterà avanti con decisione il ricorso contro la delibera del consiglio di amministrazione del novembre 2023 presso il tribunale di Milano e ogni altro strumento giuridico a sua disposizione per tutelare i propri diritti” sottolinea il gruppo francese. Intanto però l’operazione prosegue, l’Antitrust europeo la sta esaminando e a fine maggio potrebbe già arrivare il via libera (secondo gli analisti di Equita “è improbabile l’ipotesi di andare in fase 2).

“Si conferma quindi giugno come la probabile data per l’ottenimento della seconda e ultima condizione sospensiva al closing dell’operazione Netco” fanno notare gli analisti. Lo step successivo dovrebbe essere la rete unica. L’ad di Cdp Dario Scannapieco va già in pressing, ricorda che la fusione tra Open Fiber e NetCo è un obiettivo strategico e auspica che “si possa aprire presto un tavolo di lavoro. Prima si fa e meglio è”. “La combinazione, con i dovuti remedies, è molto probabile e l’unica strada per risolvere la situazione di stress finanziario su OF e per dare garanzie sulla tenuta di medio termine della top-line di NetCo – commenta Equita -. La chiara presa di posizione di Scannapieco rende molto più concreta l’ipotesi di combinazione e quindi l’attivazione dei potenziali earn-out negoziati da Tim con Kkr, per un importo fino a 2,5 miliardi”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto