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Cronache

Fondi truffati dalla Lega per 49 milioni, Fontana difende Galli: persona specchiata

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Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana difende il suo assessore Stefano Bruno Galli, indagato da ieri nell’inchiesta di Genova sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni di rimborsi ottenuti dalla Lega con falsi bilanci e rendiconti. “Ho appreso questa notizia, conosco troppo bene Stefano per avere dei dubbi sul fatto che sia specchiato, quindi si difendera’, fara’ quanto di sua competenza, e la magistratura altrettanto. Sono assolutamente tranquillo circa l’esito”. Intanto, pero’, la procura chiedera’ quasi certamente l’autorizzazione a procedere al Parlamento per potere acquisire l’hard disk dei computer della societa’ Boniardi Grafiche srl, di cui e’ socio al 25% il deputato leghista Fabio Massimo Boniardi. La guardia di finanza si era presentata ieri presso la sede per acquisire tutto il materiale relativo alle varie campagne elettorali leghiste. Il parlamentare nel pomeriggio aveva eletto domicilio presso la sede e quindi i militari non avevano potuto fare la copia. Secondo gli investigatori, coordinati dall’aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Paola Calleri, tra il 2013 e il 2018 sarebbero transitati da banca Aletti alla fondazione Maroni Presidente oltre 450 mila euro. Soldi che la fondazione avrebbe usato per stampare materiale per le campagne elettorali. Secondo chi lavoro’ a quelle campagne, invece, i costi sarebbero stati gonfiati e i soldi dunque fatti rientrare nelle casse di altre societa’ riconducibili alla Lega. Era stato l’ex consigliere della lista Maroni Presidente, Marco Tizzoni, che a Milano aveva presentato un esposto in cui aveva adombrato proprio il sospetto che l’Associazione (nel consiglio direttivo ci sono anche il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, Ennio Castiglioni e l’ex sottosegretario Stefano Candiani, mentre il tesoriere e’ Federica Moro) “fosse stata tenuta nascosta ai consiglieri dovendo servire quale soggetto occulto di intermediazione finanziaria in favore della Lega o di terzi”. Tizzoni era stato sentito a Genova a giugno. Secondo l’ipotesi dei magistrati, parte dei 49 milioni sarebbero stati fatti sparire in Lussemburgo attraverso la banca Sparkasse di Bolzano e poi fatti rientrare, in parte, subito dopo i primi sequestri disposti della procura. La banca ha invece sempre sostenuto che quei fondi (circa 10 milioni) fossero dello stesso istituto e dunque slegati dal partito. Per gli investigatori, pero’, quello della fondazione Maroni potrebbe non essere l’unico caso di passaggio di soldi per fare perdere le tracce dei rimborsi ottenuti illecitamente e fatti sparire all’estero per evitare che potessero essere sequestrati dai magistrati.

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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