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Cronache

Fondi alla Lega, sfilata di testi dai pm: Maroni si difende su Facebook

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 Mentre per tutto il giorno in procura a Milano inquirenti e investigatori hanno sentito testimoni per ricostruire nei dettagli il caso della compravendita a prezzo gonfiato di un immobile per la Fondazione Lombardia Film Commission, l’ex governatore lombardo Roberto Maroni si difende. E via Facebook rivendica la trasparenza e la regolarita’ con cui la giunta regionale da lui guidata a fine 2015 ha erogato a LFC un milione di euro. Cifra che per la Procura sarebbe stata un ‘cadeau’ chiesto e ottenuto dall’allora presidente della Film Commission Alberto Di Rubba, in passato pure ex revisore contabile della Lega, per comprare per 800 mila euro il capannone nel milanese designato a diventare la sede della partecipata regionale. Operazione immobiliare questa che secondo l’inchiesta sarebbe servita per drenare fondi pubblici e farli rientrare verso societa’ o direttamente riconducibili ai tre professionisti o, transitati, come nel caso di 250 mila euro, sui conti di una fiduciaria, la Fidirev Oggi il procuratore aggiunto Eugenio Fusco che, con il pm Stefano Civardi, e’ titolare del’indagine che vede indagati Di Rubbia, altri due commercialisti vicini alla Lega (e cioe’ Michele Scillieri e Andrea Manzoni, e il presunto prestanome, ora in cella, Luca Sostegni) ha sentito una serie di testimoni: a partire dal direttore della filiale di Seriate della Banca Popolare di Bergamo, dove sarebbero stati ‘parcheggiati’ i fondi che poi si sarebbero dispersi in piu’ rivoli, fino ad alcuni consiglieri di amministrazione della stessa fondazione, prima, durante e dopo la guida di Di Rubbia. Da quanto si e’ saputo dovra’ essere convocato come teste anche Giuseppe Farinotti, colui che “siglo'” il contratto definitivo della compravendita, mentre l’interrogatorio di Sostegni, atteso per domani, e’ slittato di almeno una settimana: ha cambiato difesa e il nuovo avvocato, Giuseppe Alessandro Pennisi, ha bisogno di qualche giorno per leggere le carte e per mettere a fuoco la vicenda su cui il suo assistito ha gia’ fatto ammissioni e ha cominciato a collaborare. I pm puntano tra l’altro ad approfondire dove sia finita parte della “provvista” dello “schema illecito”, ossia i 250mila euro passati sui conti della Fidirev, e se siano state messe in piedi altre operazioni e col sospetto di ‘fondi neri’. Ma l’ipotesi formulata in base alla delibera di giunta acquisita negli uffici regionali dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, di un finanziamento extra a LFC di un milione, in gran parte usato per l’operazione immobiliare sotto accusa, ha visto una secca replica di Maroni. “Contrariamente a quanto insinuato da alcuni giornali – ha scritto sulla sua pagine FB – non c’e’ stato alcun ‘regalo’ alla Lombardia Film Commission da parte della Regione Lombardia. Nella seduta del novembre 2015 la giunta regionale delibero’ (in modo assolutamente trasparente e regolare, come sempre) l’assegnazione di contributi straordinari agli enti di spettacolo partecipati dalla Regione, tra cui la Scala, il Piccolo Teatro, la Fondazione Pomeriggi Musicali e la LFC”.

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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