Collegati con noi

Cronache

Finita la telenovela di Catiuscia Marini, confermate le dimissioni: l’Umbria al voto anticipato

Pubblicato

del

Adesso l’esperienza di Catiuscia Marini come presidente della Regione Umbria e’ definitivamente terminata. La conferma delle sue dimissioni – in seguito all’ indagine sui concorsi ‘pilotati’ all’ospedale di Perugia – e’ arrivata stamani alla presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi via posta elettronica certificata. Una mail che ha di fatto messo fine alla legislatura quasi un anno prima della scadenza naturale, aprendo le porte alle elezioni anticipate, probabilmente in autunno. Un fine corsa deciso da Marini dopo un durissimo scontro con i vertici nazionale del suo partito, il Pd, che ieri ha vissuto il suo momento piu’ aspro dopo che sabato la maggioranza in Regione le aveva rinnovato la fiducia. La mozione era pero’ passata con il voto determinante della stessa presidente e questo aveva innescato altre polemiche. L’annuncio della conferma delle dimissioni e’ invece sembrato placare in qualche misura il clima. “La scelta compiuta da Catiuscia Marini, merita rispetto politico e umano e consente di chiudere una pagina difficile” ha detto il commissario Pd dell’Umbria Walter Verini. Secondo il quale “ci sara’ modo e tempo per ricostruire puntualmente questo mese cosi’ complesso per le istituzioni e la politica umbra”. “Ora, per quanto ci riguarda – ha proseguito Verini -, non e’ il tempo delle polemiche interne”. Toni concilianti anche dal vicesegretario Andrea Orlando. “Credo si sia pasticciato un po’ su questa vicenda – ha sostenuto – ma credo anche che la questione si sia incanalata nella direzione giusta”.

Mentre il presidente del Pd ed ex premier Paolo Gentiloni a proposito delle dimissioni ha affermato che Marini “avrebbe fatto meglio a farlo prima”. “Ben venga la parola fine a questo teatrino insulso e offensivo del Pd che ha continuato a ballare sul Titanic per un mese” hanno invece sottolineato i parlamentari umbri della Lega, Virginio Caparvi, Riccardo Augusto Marchetti, Luca Briziarelli, Barbara Saltamartini, Donatella Tesei e Simone Pillon. “Ora si vada al voto per dare all’Umbria una guida forte e credibile per risolvere le questioni urgenti che devono essere affrontate” la richiesta del capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Squarta. Nella lettera alla presidente dell’Assemblea legislativa Marini ha parlato di “percorso dettato esclusivamente da ragioni istituzionali, di correttezza e di rispetto per tutti i componenti dell’Assemblea, sia di maggioranza, sia di opposizione, e non certo da ragioni personali”. Ha quindi ringraziato Porzi “per la collaborazione istituzionale di questi anni, al servizio delle istituzioni e della comunita’ regionale”; i componenti dell’Assemblea legislativa e il personale di Giunta e Consiglio “che in questi nove anni mi ha supportato con competenza, rigore e professionalita’ nello svolgimento del mio complesso mandato istituzionale”. Per completare l’iter delle dimissioni di Marini sara’ comunque ora necessaria una riunione dell’Assemblea legislativa (la data non e’ stata ancora fissata). Una seduta nella quale dovranno essere completate le procedure previste dall’Articolo 64, comma tre, dello Statuto regionale. Poi sara’ dichiarato lo scioglimento dell’Assemblea con l’avvio del percorso per scegliere la data del voto anticipato.

Advertisement

Cronache

Tragedia a Napoli, giovane turista tedesca investita e uccisa da un camion dei rifiuti

Pubblicato

del

Una vacanza attesa si è trasformata in tragedia per Lisa Herbrich, turista tedesca di 27 anni, morta in seguito a un tragico incidente stradale a Napoli. L’incidente è avvenuto intorno alle 2 del mattino di lunedì, quando Lisa, mentre percorreva via Foria su una bicicletta elettrica a noleggio, è stata investita da un camion dell’Asìa, azienda di raccolta rifiuti.

Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dai soccorritori del 118 e il trasporto urgente prima all’ospedale Vecchio Pellegrini e poi all’ospedale del Mare, la giovane non ha superato i gravi traumi riportati, tra cui un’emorragia cranica importante. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria presso il Policlinico federiciano, in attesa degli esami autoptici che saranno cruciali per le indagini.

La polizia municipale dell’Unità Operativa Chiaia, guidata da Bruno Capuano, sta conducendo le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente, avvalendosi anche delle immagini delle telecamere di sicurezza della zona. Dai primi accertamenti, sembra che un improvviso cambio di direzione della ciclista possa aver reso inevitabile l’impatto con il camion che stava svolgendo la sua abituale raccolta di rifiuti.

L’autocarro e la bicicletta sono stati sequestrati per ulteriori analisi, mentre il conducente del camion è stato sottoposto a test per valutare il suo stato psicofisico al momento dell’incidente.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo cordoglio: «Siamo profondamente addolorati per questo tragico incidente e ci stringiamo ai familiari della vittima in questo momento di grande dolore. Speriamo che le indagini possano presto chiarire le dinamiche e le eventuali responsabilità.»

Lisa Herbrich, che aveva già visitato Napoli e l’Italia per motivi di studio, era tornata in città con alcuni amici per una breve vacanza. La sua morte ha scatenato una vasta ondata di solidarietà, specialmente tra la comunità ciclistica. Luca Simeone, direttore del Napoli Bike Festival, ha sottolineato il deterioramento delle condizioni di sicurezza stradale per i soggetti più vulnerabili e ha annunciato l’intenzione di richiedere un’audizione alla Prefettura di Napoli. Inoltre, è prevista l’apposizione di una bici bianca nel luogo dell’incidente, in memoria della giovane studentessa.

Questo tragico evento riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale nelle grandi città italiane e sull’importanza di garantire un ambiente sicuro per tutti gli utenti della strada, in particolare per i ciclisti e i pedoni, frequentemente esposti a rischi elevati.

Continua a leggere

Cronache

Peculato e truffa, arrestato primario a Cagliari

Pubblicato

del

Avrebbe effettuato prestazioni di intra moenia in un ambulatorio dell’ospedale in cui lavorava ma senza versare poi all’azienda sanitaria quanto previsto dalla normativa. Il primario del reparto di urolgia dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, Antonello De Lisa, 64 anni è stato arrestato dai carabinieri e adesso si trova ai domiciliari. Il medico e docente universitario, molto conosciuto non solo in Sardegna, è accusato di peculato e truffa. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nas di Cagliari e sono partite circa due mesi fa. A seguito di alcune perquisizioni negli uffici del medico, su richiesta del pm Nicola Giua Marassi che coordina le indagini, è arrivato un primo provvedimento del Gip con la sospensione del primario dalla professione ospedaliera. De Lisa ha continuato in queste settimane a insegnare. Adesso si sono modificate le esigenze cautelari e per il medico sono scattati gli arresti domiciliari.

Continua a leggere

Cronache

Torino, 18 misure cautelari nei confronti di anarco-insurrezionalisti per il corteo del 4 marzo ‘23

Pubblicato

del

4 marzo 2023, corteo non autorizzato per solidarietà ad Alfredo Cospito: tensione altissima, danni ad autovetture e vetrine, lancio di bombe carta… Oggi maxi operazione della Polizia di Stato di Torino nell’ambito di un’articolata indagine della Digos coordinata dalla locale Procura della Repubblica che ha portato alla denuncia di n.75 militanti anarco-antagonisti, ed ha eseguito a Torino, Roma, Milano, Livorno, Alessandria e Cuneo, anche in collaborazione con gli omologhi uffici di Polizia, nr.18 misure cautelari. Sì va dagli arresti domiciliari, all’obbligo e/o divieto di dimora e/o aell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. nei confronti di militanti anarchici per i reati di devastazione, violenza e lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale.

I fatti risalgono alla manifestazione nazionale anarchica in solidarietà ad Alfredo COSPITO, a causa della sua detenzione in regime di 41 bis, svoltasi a Torino il 4 marzo 2023, allorquando circa 1000 libertari hanno data vita ad un corteo, non preavvisato, in un’area del centro cittadino, nel corso del quale si sono verificati gravi atti di intemperanza con lanci di bombe carta e corpi contundenti contro le Forze dell’Ordine ed il danneggiamento diffuso di numerose vetrine di esercizi pubblici, banche, arredo urbano, monumenti, autovetture private, cagionando danni quantificati in oltre 630.000 euro.
Nella circostanza sono anche rimasti feriti due operatori di Polizia, di cui uno con prognosi di 100 giorni.
Si rammenta altresì che la mattina del 4 marzo, in occasione dell’arrivo a Torino dei numerosi manifestanti provenienti da diversi contesti territoriali e dall’estero, erano stati organizzati controlli preventivi della Digos, dei Reparti Mobili, della Polaria, della Polizia Stradale, di Frontiera e Ferroviaria, a seguito dei quali erano stati accompagnati in Questura nr. 37 libertari, trovati in possesso di numeroso materiale (caschi, maschere antigas, martelli, piedi di porco, frombole, bastoni, bombe carta, petardi, aste, scudi, coltelli, accette e materiale per travisarsi) nr. 28 dei quali poi denunciati per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Si fa presente che tutti i predetti indagati sono presunti innocenti fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto