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Napoli

Farsi rapire da colori naturali abbandonandosi nelle opere di Jeong-Yoen Rhee in mostra al PAN dal14 Ottobre

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Forse alcuni penseranno che sia solo una forma artistica bio, un pittura naturale  che vuole solo distaccarsi dalle tecniche e dai materiali industriali, e sicuramente saranno queste due delle motivazioni che animano il lavoro dell’artista coreana Jeong-Yoen Rhee,  nota per l’originalità dei suoi lavori, ma la grande  forza delle sue opere scaturisce  dalla complicità della pratica zen, della meditazione e dello yoga, sviluppando una riflessione sulla vita che nasce dall’osservazione della natura per arrivare alla relazione uomo-natura, uomo-destino. Dal 14 ottobre per la prima volta a Napoli, nelle sale del museo PAN di Via dei Mille,  Jeong-Yoen Rhee, con la mostra RE-GENESIS|RINASCITA, esporrà le sue opere realizzate senza pennello, amalgamando i colori con la mano e stendendoli con il dito indice,  utilizzando prodotti esclusivamente organici preferiti a quelli industriali non solo per la capacità che hanno di mantenere nel tempo tonalità uniche e proprietà originali in quanto a odori e colori, ma per riappropriarsi del rapporto uomo-natura nella sua purezza, come ci spiega la curatrice della mostra Paola De Ciuceis “la nuova genesi è il piacere di giungere alla purezza di materia e forma del demiurgo nel momento della nascita dell’oggetto creato per la prima volta. E come il grande artefice impastò la terra con le mani per dar vita al mondo, così l’artista ritiene che il metodo ideale sia quello diretto, senza la mediazione di strumento alcuno”.

I materiali usati sono sostanze organiche arcaiche, ancestrali, che risiedono nel nostro DNA culturale, ma che non vediamo usare spesso, per la sopraffazione che i materiali industriali hanno perpetrato ai loro e nostri danni, la lacca presa direttamente dall’albero della lacca; la creta, la terra e la cenere vulcanica, la polvere di carbone e di oro, il guscio d’uovo, la madreperla, l’argilla rosa, materiali utilizzati su carta coreana fatta a mano dal gelso oppure la tela di canapa tessuta al telaio. Materiali e supporti che donano come valore aggiunto alle opere il senso del mistero. E poi c’è il bambù che come sottolinea il catalogo è: “forte e resistente, con quelle sue articolazioni cave flessibili ma sempre dritte, è emblema di fermezza ed esempio per l’individuo che nella condivisione di abilità e valori può trovare il perno della società”. Opere, queste di Jeong-Yoen Rhee, nelle quali ci si deve abbandonare per assaporare il benessere.

 

Fotogiornalista da 35 anni, collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani. Ha raccontato con le immagini la caduta del muro di Berlino, Albania, Nicaragua, Palestina, Iraq, Libano, Israele, Afghanistan e Kosovo e tutti i maggiori eventi sul suolo nazionale lavorando per agenzie prestigiose come la Reuters e l’ Agence France Presse, Fondatore nel 1991 della agenzia Controluce, oggi è socio fondatore di KONTROLAB Service, una delle piu’ accreditate associazioni fotografi professionisti del panorama editoriale nazionale e internazionale, attiva in tutto il Sud Italia e presente sulla piattaforma GETTY IMAGES. Docente a contratto presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli., ha corsi anche presso la Scuola di Giornalismo dell’ Università Suor Orsola Benincasa e presso l’Istituto ILAS di Napoli. Attualmente oltre alle curatele di mostre fotografiche e l’organizzazione di convegni sulla fotografia è attivo nelle riprese fotografiche inerenti i backstage di importanti mostre d’arte tra le quali gli “Ospiti illustri” di Gallerie d’Italia/Palazzo Zevallos, Leonardo, Picasso, Antonello da Messina, Robert Mapplethorpe “Coreografia per una mostra” al Museo Madre di Napoli, Diario Persiano e Evidence, documentate per l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, rispettivamente alla Castiglia di Saluzzo e Castel Sant’Elmo a Napoli. Cura le rubriche Galleria e Pixel del quotidiano on-line Juorno.it E’ stato tra i vincitori del Nikon Photo Contest International. Ha pubblicato su tutti i maggiori quotidiani e magazines del mondo, ha all’attivo diverse pubblicazioni editoriali collettive e due libri personali, “Chetor Asti? “, dove racconta il desiderio di normalità delle popolazioni afghane in balia delle guerre e “IMMAGINI RITUALI. Penitenza e Passioni: scorci del sud Italia” che esplora le tradizioni della settimana Santa, primo volume di una ricerca sui riti tradizionali dell’Italia meridionale e insulare.

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Cronache

Soldi falsi, ai 4 indagati sequestrati anche tre case e due magazzini

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Sequestro preventivo di beni per un milione di euro emesso dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere e di falsificazione e spendita di banconote contraffatte, già destinatari, di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.

Il provvedimento di sequestro scaturisce da accertamenti economico-patrimoniali che hanno fatto emergere significative incongruenze in un ampio arco temporale, compreso tra il 2004 e il 2022, fra i beni nella disponibilità degli indagati e dei rispettivi nuclei familiari e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.
Tale circostanza, sintomatica di un’illecita accumulazione patrimoniale protratta nel tempo, è alla base del sequestro preventivo per sproporzione eseguito dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza, avente ad oggetto tre abitazioni ad uso civile e due magazzini siti in Napoli nonché i rapporti bancari e finanziari risultati nella disponibilità degli indagati, anche per interposta persona. È stato inoltre sequestrato un immobile ubicato nel quartiere Pendino di Napoli, costituente la base operativa del sodalizio nonché il luogo utilizzato dagli indagati per lo smercio delle banconote contraffatte.
Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 1 milione di euro. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i relativi destinatari sono persone
sottoposta ad indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Fiumi di euro falsi da Napoli anche in altri paesi d’Europa, decine di indagati e arresti in Italia e all’estero

Alla banda di falsari clan Mazzarella chiedeva pizzo “a piacere”

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Napoli

Il Pioneer Award per la robotica e l’automazione al professor Bruno Siciliano

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La società IEEE RAS ha recentemente insignito il professor Bruno Siciliano, esperto di robotica di fama internazionale e docente di Automatica presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Ateneo fridericiano, del prestigioso premio di Pioniere per la Robotica e l’Automazione.

La Robotics and Automation Society (RAS), una delle 39 società tecniche all’interno dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), ha riconosciuto il professor Siciliano per il suo eccezionale contributo nel promuovere lo sviluppo e lo scambio di conoscenze scientifiche nel campo della robotica e dell’automazione.

Con oltre 15.000 membri in tutto il mondo, la missione della RAS è quella di facilitare la crescita professionale e promuovere il beneficio dell’umanità attraverso l’avanzamento della robotica e dell’automazione.

Il premio sarà consegnato durante il convegno annuale della società ICRA 2024 (IEEE International Conference in Robotics and Automation) a Yokohama, in Giappone, il 16 maggio. Un luogo significativo per il Prof. Siciliano, poiché è lì che nel 1985 ha tenuto la sua prima presentazione a un convegno internazionale.

Il professor Bruno Siciliano

Siciliano, che è stato il più giovane Presidente nella storia della società IEEE RAS dal 2008 al 2009, ha commentato l’importanza di ricevere questo prestigioso riconoscimento: “Ricevere il riconoscimento più ambito dalla società di cui mi onoro di essere stato il più giovane Presidente nella sua storia è qualcosa di davvero speciale.”

Oltre alla sua attività accademica, il professor Bruno Siciliano coordina il laboratorio di robotica PRISMA Lab e guida il programma di ricerca in robotica del Consorzio CREATE. Nel 2022, ha ricevuto anche il prestigioso Engelberger Award for Education dall’Association for Advancing Automation (A3).

Siciliano ha espresso gratitudine per i suoi successi recenti, che includono il finanziamento per il progetto EndoTheranostics e la soddisfazione per lo scudetto ottenuto dal Napoli, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e il suo costante impegno nel progredire nel campo della robotica.

Il Pioneer Award si aggiunge ai precedenti riconoscimenti ottenuti dal professore Siciliano dalla IEEE RAS, tra cui il George Saridis Leadership Award on Robotics and Automation nel 2015 e il Distinguished Service Award nel 2010: Siciliano continua a essere un punto di riferimento nel campo della robotica e dell’automazione, e il suo lavoro e la sua dedizione sono un’ispirazione per gli altri nel settore.

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Cronache

Napoli, ricercato per violenza sessuale di gruppo arrestato dai carabinieri

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Si era reso irreperibile dallo scorso 25 gennaio e ora dovrà scontare la condanna definitiva per violenza sessuale di gruppo. Si tratta di  di un 46enne del rione Traiano già noto alle forze dell’ordine. A catturarlo i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli che con il prezioso contributo dei militari del nucleo radiomobile partenopeo hanno scovato l’uomo a Salita Pontenuovo.
Erano 2 mesi che i carabinieri lo cercavano e, grazie al web patrolling e ad ore e ore di pedinamenti e appostamenti, ieri sera il cerchio si era ristretto nel centro storico di Napoli. Le gazzelle dell’Arma – con foto dell’uomo a portata di mano e modello dell’auto da ricercare – individuano il 46enne a bordo dell’utilitaria.
L’uomo prima fornisce generalità false ma poi, sentitosi scoperto e braccato, tenta inutilmente di fuggire.
Il 46enne è stato trasferito nel carcere di Poggioreale dove – in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Napoli – dovrà scontare la pena definitiva di 3 anni, 7 mesi e 27 giorni ed espiare la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici per 5 anni.
L’arrestato dovrà inoltre rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, di falsa attestazione sulla propria identità e di possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. Nell’auto, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato arnesi atti allo scasso. Trovata anche una dose di cocaina.

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