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F1 in Belgio, la Ferrari riparte davanti: prove libere a Leclerc

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Segnali di risveglio per la Ferrari nel tempio della velocita’. Nel giorno delle prime prove libere a Spa-Francorchamps, che segnano il ritorno in pista della Formula 1 dopo la lunga pausa estiva, le Rosse si prendono la scena in vista del Gran Premio del Belgio risultando le piu’ veloci di tutti sia al mattino che al pomeriggio. Il piu’ rapido dei ferraristi alla fine e’ Charles Leclerc griffando il suo venerdi’ da primo della classe con un 1’44”123. Dietro al monegasco si piazza Sebastian Vettel e poi le due Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton. Stelle d’Argento che nella seconda sessione hanno mostrato un ottimo passo gara migliorando rispetto alla prima sessione durante la quale erano finiste dietro anche alle Red Bull di Max Verstappen e della new-entry anglo-thailandese Alexander Albon. Il Circus torna cosi’ in pista con le Rosse protagoniste e con il campione del mondo Hamilton che lancia l’allarme per la super velocita’ delle Rosse in rettilineo: “Dopo ulteriori cambiamenti, abbiamo modificato il set-up nelle libere 2. Le sensazioni sono state decisamente migliori, ma c’e’ ancora del lavoro da fare. Non so i distacchi, ma la Ferrari – sottolinea il pilota inglese sembrano piuttosto veloci, quasi un secondo piu’ rapide rispetto a noi sul rettilineo che porta in Curva 5. E’ piuttosto impressionante, guadagnano molto nel primo settore, non c’e’ molto che possiamo fare per recuperare questo divario”. Da parte sua Vettel non si e’ esaltato piu’ di tanto per il buon ritorno in pista delle Ferrari: ”E’ venerdi’ e abbiamo gia’ visto una situazione simile in altri venerdi’. La cosa piu’ importante e’ mettere le scarpe giuste alla nostra Ferrari per domenica. Chiaramente la Mercedes potra’ lottare per la pole in qualifica”, ha osservato il tedesco. Come ho detto – conclude il pilota tedesco della scuderia di Maranello – non e’ la prima volta che la Ferrari e’ competitiva. Probabilmente sabato mattina sara’ altrettanto buono e poi vedremo cosa accadra’ sabato pomeriggio. Non do niente per scontato”. Il weekend di Spa e’ cominciato all’insegna delle ufficialita’ per quanto concerne il mercato piloti. Valtteri Bottas ha messo il sicuro il sedile in Mercedes anche per il 2020, Esteban Ocon invece ha la certezza di correre con la Renault nel prossimo biennio, mentre Sergio Perez ha confermato nel pomeriggio la sua permanenza in Racing Point addirittura fino al 2022.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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