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È morto Francesco Lo Schiavo, eccellente chirurgo oncologo apprezzato per umanità e umiltà

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Si è spento all’improvviso Francesco Lo Schiavo, chirurgo di prim’ordine. Lo Schiavo è stato stroncato da un infarto mentre rientrava in treno da Verona a Napoli. L’importante chirurgo, molto apprezzato a livello nazionale, non era solo, nel momento della tragedia. Al suo fianco c’era la moglie Rita. A nulla è servita, purtroppo, la corsa in ospedale a Padova dove si è tentato inutilmente di rianimarlo.
Francesco Lo Schiavo era professore ordinario di chirurgia generale e oncologica. Dal 1997 al 2006 è stato direttore di Dipartimento universitario e Direttore di dipartimento assistenziale di Chirurgia generale e specialistica della Università Vanvitelli. La sua formazione internazionale ne ha fatto un innovatore nell’ateneo napoletano; promotore, tra l’ altro, di protocolli integrati per il trattamento oncologico della mammella e del colon retto. La sua attività chirurgica è stata, per scelta, sempre svolta in ambito pubblico. Si è dedicato a trasmettere ai suoi allievi il sapere, accreditandoli in strutture internazionali di alta specializzazione. Anche il figlio ha seguito le sue orme: è l’oculista Rodolfo Lo Schiavo-Elia. Ha portato l’Associazione Nazionale Tumori a Napoli, di cui è stato primo presidente. Era ricordato e apprezzato nell’ambone medico universitario per la sua carica di umanità  e per la sua capacità di aiutare il prossimo, provando sempre ad immagine soluzione ai problemi. Se c’è una qualità umana in cui eccelleva Lo Schiavo, quella è certamente l’umiltà. Non era una primadonna, pur avendo le qualità professionali ed umane per meritare un posto del genere. Non era un effimero. Era un medico concreto, vero. Ed è così che sarà ricordato dai suoi amici, dai suoi amici medici e dai suoi tanti allievi.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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