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Cronache

Due corpi carbonizzati in auto sul litorale romano, è giallo su movente e autore dell’atroce duplice delitto

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Un’auto avvolta dalle fiamme e all’interno i corpi carbonizzati di un uomo e una donna. Giallo a Torvaianica, sul litorale romano. L’allarme e’ scattato dopo le 8 di questa mattina quando alcuni abitanti delle ville vicine hanno visto la macchina a fuoco e hanno chiamato i soccorsi. I pompieri hanno iniziato a spegnere l’incendio e durante le operazioni c’e’ stata la macabra scoperta. I corpi, completamente carbonizzati, erano uno sul sedile anteriore e l’altro su quello posteriore. Del caso si occupano i carabinieri di Pomezia, coordinati dalla procura di Velletri, che al momento non escludono nessuna ipotesi. Qualche ora piu’ tardi gli investigatori hanno rintracciato la proprietaria dell’utilitaria grigia. Si tratta di un’anziana di Pomezia di 78 anni. L’anziana ha raccontato che la macchina era utilizzata dalla figlia, Maria C., scomparsa da casa da ieri sera. Si fa strada l’ipotesi che possa trattarsi proprio della donna carbonizzata. I due corpi, irriconoscibili, non sono stati ancora identificati. Sara’ l’autopsia a fornire elementi utili sull’identita’ e a chiarire le cause della morte, in particolare se erano gia’ deceduti quando e’ divampato l’incendio o al contrario sono stati bruciati vivi. Intanto i carabinieri in queste ore stanno ascoltando la madre, il compagno, amici e conoscenti della 46enne scomparsa. La donna e’ madre di una bambina e di lavoro fa le pulizie. Gli investigatori stanno scavando nella sua vita per ricostruire con chi ha trascorso le ultime ore e se avesse appuntamento con qualcuno. Al momento non si esclude nessuna ipotesi: da un duplice omicidio, forse per motivi sentimentali, all’omicidio-suicidio. Svelata l’identita’ dell’uomo che era nell’auto: si trattava di un amico di famiglia della donna. E davanti alla caserma dei carabinieri di Torvaianica nel pomeriggio si sono radunati parenti e amici di Maria C. in attesa di notizie e sconvolti per quello che le potrebbe essere accaduto. Intanto i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno effettuato a lungo i rilievi in Via San Pancrazio, una stradina isolata al confine tra Torvaianica e Pomezia.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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